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venerdì 31 dicembre 2010

ALLE PORTE


 Non dare per scontato o irraggiungibile
ciò che può rivelarsi un futuro di scoperte!
Lasciati guidare dalla curiosità di vivere
in un nuovo giorno, io non smetto di sperare
e in ciò che desidero continuerò a
mettere in gioco me stessa
per Te e per Me
per tutti quelli che Amo!
Mic

BUON 2011
AUGURI!






martedì 28 dicembre 2010

VIA DA QUI


"Qui c'era un altro post!" 
Mi diverte l'idea - pensare chi ha commentato o silenziosamente ha letto e passato oltre non trovare più quelle parole.
Sono attimi, ancora le mie piccole e disubbidienti impulsività che corrono più veloci prima che io possa afferrarle, frenarle, tirarle per il vestito sulla schiena.
Parole che loro stesse mi mettono due dita in gola per farsi cacciare fuori.
Poi i ripensamenti, ritornano indietro comprendendo la faciloneria quella voglia che avevano d'andarsene in giro con quell'arroganza che non mi rispecchia e mi supplicano il colpo di spugna.
Ecco qua, ripulita la pagina da quello sfogo.

Però ora via da qui  prima di ricadere sotto una nuova richiesta di libera uscita.

GOODNIGHT
Mic


 



 





 




 

lunedì 27 dicembre 2010

HO VOGLIA DI SPORCARMI DI MARE


Improvvisa e insaziabile arriva la voglia di sole e tepore, la lama di luce ha trafitto lo sguardo apertosi al risveglio baciandomi per scendere dai sogni ancora impressi fra i capelli spettinati.
In cucina dopo la colazione ho avuto pochi ripensamenti, mi sono mossa decisa a far felice i palati di casa.
Ho riempito una teglia di sfoglie, sapori e besciamelle e i ragazzini festosi saltellanti canzonavano: "Mamma fa la pasta al forno - mamma fa la pasta al forno!!!"
Tutta quella pioggia, quel plumbeo assillo dei giorni scorsi appena rischiarati da luci artificiali decori d'alberi di Natale e l'umido opprimente, il freddo e la febbre, il mal di ossa, sono un piccolo ricordo concentratosi ora al centro della mia colonna vertebrale. 
M'incanto sul volo d'uccelli che cercano riposo su un ramo spoglio sfregio sul quadro di cielo azzurro appena venato di spennellate di grigio.
"Questo pomeriggio portami al mare!" ho chiesto abbozzando un sorriso che sapeva di  preghiera, ho voglia di sporcarmi d'alghe e sabbia bagnata.

Mic

giovedì 23 dicembre 2010

DOVE SEI FINITA?


 



Giornata caotica quella trascorsa, uscita dall'ufficio e senza pranzare sono corsa a scuola dalla mia piccola che si sarebbe esibita alle 14.30 con l'inizio della recita di Natale. Trecentoventi bambini uno più uno in meno su un palco allestito per il "percorso di Gesù nei secoli".



Le due settimane precedenti sono state concentrate sull'organizzazione. I figuranti vestiti in abiti d'epoche diverse per raffigurare i momenti più salienti della storia della nostra Italia. Personaggi dell'Arte si sono avvicendati,Galileo Galilei ammantando la scenografia di un gioco di luci e stelle, Dante, Leonardo da Vinci, Garibaldi coi Mille (erano una quarantina con le giubbe rosse e i moschetti, ma sembravano tantissimi sul palco). La Breccia di Porta Pia, il 900 e via fino ai nostri giorni tra il Va Pensiero per concludere con l'Inno di Mameli invitando la platea a sollevarsi in piedi con la mano sul petto e cantare in coro.



La Topastra era in abito cinquecentesco, quando è salita sul palco con le sue compagne anch'esse in costume, mi è sembrata la più bella per portamento e grazia, orgoglio di mamma commosso alla vista dell'amata figura eretta e graziosa.



All'uscita della scuola ci siamo trovati fra genitori a scambiarci saluti, auguri in prossimità delle feste e le impressioni sulla teatralità della recita.



Accompagnata a casa la piccola sono tornata in ufficio dove avrei continuato a lavorare per un altro paio d'ore, solo un caffè ha confuso la sensazione di fame. Alle 18.30 ero ufficialmente in ferie per ciò che resta di quest' anno.



Sarei stata l'ultima a chiudere la porta della Sede e per un attimo ripulita la scrivania e messo tutto sottochiave ho provato improvvisa una morsa di sofferenza. E' come se fermandomi in quell'istante non più distratta dal lavoro e tutto quanto il resto avessi incontrato quello che veramente prova la parte più congenita di me stessa. Spegnendo le luci nei due piani il passo sembrava terribilmente stanco, mi sono allora seduta nella saletta d'attesa per il pubblico lasciando che nel buio la luce del distributore del caffè illuminasse dalla sua finestra invitando alla scelta di bibite e snack. Le tensioni sono cadute con le mie borse sul pavimento ho portato le mani sul volto e ripetendo con un filo di voce qualcosa che qualcuno incontrandomi mi aveva detto all'uscita di scuola ho pianto.
"Dove sei finita?"



Mic



mercoledì 22 dicembre 2010

POST IT





Nel circo equestre delle mie frustrazioni metto alla prova ogni mio muscolo in esercitazioni di sopravvivenza.
Ammetto l'insufficiente capacità di accorgermi che altri stiano ad osservare i miei sforzi per migliorare e quando invece esausta mi lascio andare.
Può capitare un mattino che ha le sembianze di tanti giorni passati di rendersi speciale.
Può capitare che sia distratta dai gesti usuali e ancora sia cieca sul particolare che mi attende per meravigliarmi.
Poi lo vedo è un ritaglio di post it che si evidenzia sulla tastiera, mi vesto di quell'affetto arrivato gratuito e m'allargo in un sorriso,  un'energia positiva ottimizza la giornata.
Ci sono anime che non hanno paura di confidare il loro attaccamento, la confidenza e l'amicizia migliore e di questo nutrimento reciproco si alimentano rapporti che ogni giorno di più si consolidano.
Mi brucia invece pensare che nella mia strada ci sia qualcuno a cui possa aver lasciato una nota negativa della mia persona con un comportamento negativo, ma ho avuto abbastanza tempo per analizzarmi e sono giunta alla conclusione di non essere affatto una persona negativa anche se tendo all'introversione. Quando ho un comportamento distorto solitamente accade perchè questo è stato causato da circostanze che mi hanno logorato o messo talmente alle strette da rendermi confusa e plagiata sfociando in reazioni incontrollabili.
Spesso mi chiudo in questo dilemma senza soluzione, vorrei riparare tutte quelle mie sfortunate impulsività che hanno interrotto un rapporto affettivo, vorrei poter avere le chiavi per entrare in quella stanza silenziosa e buia di ostinazione e lasciare tanti post it colorati per evidenziare il mio "T.V.B." scritto con il mio più sincero affetto.
Vorrei possedere il potere d'allargare un sorriso sul volto di chi non mi considera più una persona degna di fiducia e trasmettergli invece tutta la mia fedeltà.
Non ho reticenza ad ammettere di voler bene a qualcuno e dimostrarlo è istintivo e rende speciale ogni mia azione che va incontro all'altro, non ho timore nel dimostrarmi umile e la sincerità mi rende sicura del bene che possiedo e che voglio offrire e non mi arrendo se posso recuperare e grafittare muri eretti con coraggiosi mi dispiace se riconosco d'aver commesso degli errori che hanno ferito la sensibilità dell'altro.
Non ho reticenza a dire Ti Amo! se il mio cuore grida d'essere liberato.
Mic


 

lunedì 20 dicembre 2010

MAL DI NATALE



Il rimpianto per l'infanzia perduta, l'ansia per gli incontri indesiderati, l'obbligo di mostrarsi felici: non sempre il Natale è davvero la festa dei buoni sentimenti. Senza contare che sotto l'albero addobbato cresce il rischio di cardiopatie e aumentano i suicidi. Un'indagine inedita rivela che il disagio di Natale non è legato all'eccesso di cibo o allo stress da regali, ma ha a che fare soprattutto con aspettative tradite e promesse mancate. Di Paola Emilia Cicerone Buon Natale? Non esageriamo. La festa più attesa dell'anno non suscita solo buoni sentimenti. Il disagio è palpabile, si percepisce per le strade affollate, nelle corsie del supermercato dove si scontrano carrelli colmi di cibo, nelle tavolate familiari dove una patina di buona educazione non basta a mantenere sereni gli animi. E soprattutto si coglie il giorno dopo, quando ci risvegliamo con gli avanzi da finire e le carte regalo da buttare via. Dicendoci che, anche per quest'anno, Natale è passato. Lasciandosi dietro una sensazione di rimpianto per ciò che non si è avuto. Perché Natale, o ancora meglio il periodo natalizio, che oggi si «spalma» per esigenze commerciali su diverse settimane, è soprattutto un periodo di attesa. Ma attesa di che cosa? «La festa del bambino Gesù dovrebbe essere il modo per celebrare il bambino che c'è in ognuno di noi», osserva Renato Rizzi, medico e psicologo. Ma intorno alla festa si agitano altre emozioni: l'ansia per gli incontri indesiderati, il rimpianto per chi non c'è, il dovere di mostrarsi felici e anche quello di fare un bilancio dei mesi trascorsi e disegnare un catalogo di buoni propositi. E su tutto, inevitabile, lo stress. «Gli studi sulla relazione tra stress e depressione inseriscono il Natale tra gli eventi stressanti per gli stimoli emotivi legati a questa ricorrenza», spiega Stefano Pallanti, professore di psichiatria all'Università di Firenze. «Natale è la festa dell'amore, e non c'è sentimento più crudele dell'amore».

articolo da fonte:
http://lescienze.espresso.repubblica.it



 

venerdì 17 dicembre 2010

LA BELLEZZA




[... eppure ci manca sempre qualcosa...]

Non fioccano parole
in questo inverno inverso
dal mio cuore che sfida
un bianco sotto zero
sul panorama il dorso
di rovesciate barche
 ai confini di soffice rena
distante da qui.

E' soltanto una fotografia 

eppure mi strazia per quella bellezza 
che non concede altra opportunità.



Una bellezza algida e bianca
 bianco bagliore custode.




Mic


foto dal web


(... e intanto si avvicina Natale!)

 

giovedì 16 dicembre 2010

PERMISSION DENIED

Aprivo e richiudevo, iniziato un racconto lo portavo avanti appena il lavoro mi consentiva di rivolgerci attenzione.
Affrontavo un argomento, ma ora non ha importanza specificare di cosa stessi scrivendo, il fatto è che quando ho fatto per pubblicare tutto l'ambaradan colmo di parole fitte fitte (che quando mi ci metto so essere VERAMENTE logorroica o grafomane che dir si voglia) è sparito da sotto i miei occhi.
Nada de nada, permission denied, murdered.
Forse è meglio così, in fondo era solo il resoconto di un'altro giorno d'ordinaria follia.
La mia.
Mic

martedì 14 dicembre 2010

THE POWER OF LOVE


Ho il fegato a pezzi, lo stomaco chiuso, la testa confusa, il viso emaciato, labbra incollate, nausea e tosse convulsa.
Le vene rigonfie sul dorso delle mani, unghie lunghe, limate e spezzate.
Una fede al dito che non portavo da anni, non entrava allora non esce adesso.
Ho il mal di mare sulla terra ferma, un sapore di ostriche e altri frutti di mare e ho voglia d'andare... d'andarmene per inabbissarmi in quel mare, madre dei derelitti e dei marinai.
Ho voglia di tela, di pizzo e di velo, bramo d'essere salvata da un Angelo in volo.
Ho guanti da sposa dentro una scatola di legno, faceva freddo il penultimo di dicembre e il bouquet era troppo delicato per una stronza come me
... e intanto butto giù sorsi di rubino, ogni notte è un bicchiere in più per sentire il calore che ho solo sognato circolarmi miscuglio di sangue alcolico e rido da sola, di me, di te di tutti quanti finchè reggo e poi sento la testa scoppiare prima d'andare a dormire e in quel letto sprofondo ma non dormo. Giro a gran ruota veloce di giostra con occhi chiusi e sento il vento sulla fronte e la punta del naso, mi arrotolo invece tra le coperte senza orientamento, quando sotto-sopra ecco che sono caduta ... "guarda come ti sei ridotta!"ho sospirato prima di scivolare nel più nero dei sonni
... e l'amore... l'amore... l'amore è andato perduto quel giorno stesso che l'ho scoperto, già io pensavo...l'amore... ah!! l'amour... ma s'era già perduto prima che fosse reale.
Ho chiesto perdono a tutti anche a Dio, al Cielo, all'Angelo dell'Ira e dell'Orgoglio, ma la Chiesa era vuota, non c'erano Santi nè Eroi, pregavo davanti un esercito di sordi.
Manca la forza al mattino e mi sollevo ancora pasticciata d' incubi, tutti quei colori sprecati e confusi stanno sulla mia faccia e mi lascerei andare ad un sano vomitare ma ho dignità ed un esempio da mostrare.
"Sei a pezzi" sale una voce dalla coscienza come una bambina maleducata faccio la linguaccia alla mia stessa faccia.
Ho quest'atteggiamento strafottente e disinibito, il mio linguaggio non più forbito è un cerchio chiuso di anatemi.
... eh l'amore! ... l'amore...the power of love...
...concorso per titoli, selezione naturale, l'amore è gratuito per questo è sleale.
Mic

domenica 12 dicembre 2010

RIFLESSIONI SU UN EQUILIBRIO INSTABILE




Mi vedo su un banco di scuola ogni giorno nuove lezioni, imparare a completare la mia formazione, quota da raggiungere per ora senza veri obiettivi, i sogni chiusi nel proverbiale cassetto odorano di chiuso e fibre d' indumenti intimi.

Sono apatica e devo fare uno sforzo maggiore per indurmi alla concentrazione, ho bisogno di un alito di soddisfazione per alimentare entusiasmo e ripropormi nella mia stessa vita, con un pò più di saggia decisione.



Mi manca qualcosa o qualcuno che mi faccia sentire leggera. La sobrietà che mi caratterizza è ingombrantei, sono molte le cose che non faccio più da diverso tempo ed erano quelle che rendevano saporita l'esistenza.
Basterebbe tanto poco per dare gusto a questa pietanza sciapita, una spezia per condire o un bicchiere di vino bianco che esalti il sapore in cottura di un cibo.
Manca qualcosa o qualcuno e questo destabilizza le mie percezioni sul concreto.
Penso, ragiono e rifletto, ma una parte di me va per la sua strada a ritroso nel tempo, cercando quelle emozioni perdute che vivevo in perfetta linea ed equilibrio su un piede ignorando il precipizio che mi avrebbe teso quella trappola in cui ho ceduto per la vertigine.

Mic

lunedì 6 dicembre 2010

SUL VOLTO DI OGNI UOMO SI CELA IL MIO NEMICO





Quando ho chiesto a me stessa di cambiare, fra lacrime di delusione e sacrificio non era esattamente quello che sento da qualche giorno salirmi dentro che io volevo.
Non è un genere di pagina che si dovrebbe scrivere in un diario, i diari sono scarabocchiati da grafie infantili, spesso le pagine hanno dei post scriptum colorati quali smile, fiori e cuoricini, i TVB marcati una decina di volte con la biro fino a grattare la pagina di sotto perchè è un mondo speciale quello dei diari. Sono un mondo d'infanzia che sta lasciando libero il passo all'adolescenza.
Sono i diari di Sara e di Yara due mondi completamente lontani, vite differenti. Il sorriso immaturo dalla dentatura ancora da correggere dal vistoso acciaio dell'apparecchio di Yara nelle foto che la ritragono ancora bambina, la pelle del suo viso visibile capriccio ormonale dell'età, la passione per l'atletica, la neve del bergamasco e Sara occhi color cielo in un viso d'angelo, timidi sorrisi e corpo esile. Cos'avranno in comune queste due ragazzine? I loro diari cartaccei e virtuali violati dall'indagine spasmodica per carpire il segreto e fra tanti piccoli segreti innocenti di quelle età forse una traccia per arrivare a chiudere il capitolo tragico della parola FINE.
Cos'hanno avuto in comune Sara e Yara? Cos'avranno in comune con loro due decine e centinaia e migliaia di vittime di raptus sessuale.
Di Yara non si è ancora trovato il corpo ma oramai pare terribilmente definitiva la notizia del suo assassinio.
Come donna ma soprattutto come madre di una bambina conosco l'effetto che sfibra il minuscolo tarlo di preoccupazione che accompagna di giorno in giorno la crescita di queste nostre amate creature.
Questi accadimenti hanno spaventato mia figlia, forse è un bene dico tra me, la sua insicurezza naturale si è acuita, ha paura, ha incubi, vuole dormire con mamma e papà perchè ha paura di quel "mostro" che si nasconde nell'inconscio delle nostre bambine dalle sembianze brute.
"Mamma che vuol dire che è stata stuprata?!"... Bimba mia non ci riesco a spiegartelo, forse faccio male ti ho detto che le hanno fatto del male questo ti basti, voglio lasciarti ancora nel tuo mondo innocente di fantasia, anche se oggi come oggi per un genitore romantico come me è mera illusione, ma non credo lei sappia ancora, verrà il momento nel quale lei comprenderà il significato di questi orrori capitati a ragazze cui la disgrazia ha teso una mano d'inganno e irrefrenabile cattiveria, ma io non mi sento preparata a descriverle un atto così bestiale qual'è uno stupro. Dirle che "il lupo cattivo" è un uomo qualunque che ha una vita comune ma dentro di se è il serpente più viscido esistente nel creato, il demonio fattosi in sembianze umane, che si appropria indebitamente e con violenza della vergine da sacrificare per gratificare la sua sete demoniaca.
Ho troppa rabbia, paura e non ho più fiducia in nessuno e questo non può essere educativo per mia figlia, per tutte le nostre figlie che vorremmo sempre tenere strette e proteggere.
Non esistono maschi cattivi... esiste l'inestinta serpe ai piedi del melo: LA TENTAZIONE! - IL SESSO!
Non è un marocchino a cui dare la caccia... è al maschio che non riesce a correggere i propri istinti primitivi di  possesso sulla donna che considerano un essere inferiore, debole, oggetto per il proprio piacere rozzo e sozzo.
Non sono le tensioni razziste che riporteranno in vita la povera Yara. Ora si scatena la guerra razzista, senza neppure attendere che sia un'altra la verità (ma in questo caso fa comodo credere sia un uomo "venuto da fuori" piuttosto che uno di loro... che schifo! La verità è che l'intero mondo degli adulti dovrebbe potreggere e crescere i propri figli invece è spesso artefice di un comportamento corrotto, falsamente moralista e schifosamente perverso.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Quante volte vedo sguardi lubrici scivolare sui corpi di noi donne, un istinto incontrollabile e qualche volta la sete diventa ossessione e questa riesce a trasformare uomini in esseri ignobili stupratori e omicidi.
Prego per le anime di Yara e di Sarah, prego per tutte quelle donne vittime di stupro e violenze. Prego per tutti quei corpi martoriati e offesi che non sono mai stati ritrovati e sono veramente tanti, purtroppo, anche se di questi casi non viene pubblicata un'ANSA.
Prego per le loro famiglie e per la nostra società, per le nostre bambine, per noi donne che non dobbiamo sentire la paura di camminare per strada, che tutte abbiano il diritto di crescere fiere dei propri corpi e della femminilità propria, senza il timore di alimentare insani pensieri su pervertiti d'ogni razza e genere.
E' un post che ha un suo perchè forse un pò disconnesso, forse non il genere di post che solo qualche tempo fa avrei pubblicato.
Mi allontano dal VOSTRO mondo piena di risentimento, con la rabbia che trasuda da ogni poro.
SUL VOLTO DI OGNI UOMO SI CELA IL MIO NEMICO!
Sul mio diario senza fiori e cuoricini stilizzati quest'ultima frase la ripasserò con il refil nero decine di volte fino a bucare la pagina che irreversibilmente non potrà più essere bianca!
MICOL


 

sabato 4 dicembre 2010

BUON WEEK END


Sotto freddo e pioggia è arrivato anche questo fine settimana.





Non mi resta che augurare

BUON WEEK END

MIC