Sostanzialmente
credo d’aver fatto degli eccessi
convinta che mi fossero dovuti
come debito di una vita statica.
Forse non dovrei perdonarmi
le libertà intraprese,
ma l’illusione ottica
sta nel dimostrare
che si può sparire
restando a guardare.
Ci sono logiche
che non si ripetono
e menzogne che si ripropongono.
Semplicemente
non vorrei continuare a soffrire
ma sono incapace di comprendere
i dettagli che acquistano
le meccaniche contorte
della mia natura introspettiva.
Inevitabilmente m’infliggo lividi
intenta come sono a distruggere aquiloni
ancor prima che abbiano sperimentato
il brivido del primo volo.