segui i miei passi

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martedì 30 settembre 2008

QUANTO MANCA

Quanto manca alla fine della strada
quella per arrivare
(anche se in ritardo)
all'appuntamento mancato
all'abbraccio scaduto
Quello che mi avrebbe dato l'occasione
di ritrornare sui miei passi
quelli incerti
di un mattino assolato.
Quanto manca alla fine dei miei giorni
incalcolabili sulla retta
da qui alle stelle.
Sono rimasta li
sulla terra battuta
caduta di lato
fallita equilibrista
scontata illusionista.

Micol


lunedì 29 settembre 2008

Sono una sognatrice


No, non sono quella fanciulla delle favole che si sveglia stiracchiosa e sorridente in mezzo ad un bosco cinguettante o in una stanza reale fra cuscini di piume... sono piuttosto quella che sta nelle cucine a rassettare le tazze della colazione dei principi e principini.
Ricordo che quando ero una giovinetta di belle speranze mi soffermavo a meditare su quello che sarebbe potuto essere il mio futuro.
I miei desideri erano così semplici e dignitosi che bastavano ad arreddare i sogni.
Poi cosa sia successo nel bel mezzo del cammino mi è ancora oscuro...
Ma capita che arrivino quei momenti, che con i gomiti puntati sul davanzale della finestra guardo l'orizzonte e i miei pensieri spaziano incuranti di quel che accade intorno.
Sorrido ancora spensierata pensando a cosa farò da grande.
Dentro quegl'istanti dimentico che grande lo sono già e mi concedo un ballo da debuttante, o un giro in un'altalena vestita di ghirlande con la punta dei piedi che va incontro al cielo.
Sono una sognatrice e probabilmente è questo il mio più grande difetto.
Trovarmi a vivere una realtà incompatibile con i miei sogni mi crea non pochi disagi.
Ma alla fine ce la farò... sono sicura che con un pò d'impegno riuscirò a diventare grande.

martedì 23 settembre 2008

You respect me, me respect'u


Qui finalmente carta bianca!
Ho infinite possibilità per metterci su ciò che mi passa per la testa.
La barra di Splinder m'invita con: Organizza/Scrivi.
Mi rendo conto che è più difficile di quanto credessi, mi riferisco all'organizzare.
Gli argomenti da trattare sarebbero diversi, ma ho una tale confusione mentale che l'unico pensiero che mi verrebbe da postare è...è...
Vorrei ma non posso liberarmi la coscienza o lavarmi la bocca o ... mettere su un pò di musica, creare un'atmosfera e poi via, lasciare che le parole trovino strada, viottoli, panorami... orizzonti!
Invece questa sera ho qualcosa che mi preme, mi fa sentire come in trappola.
Sono un topolino che squittisce disperato cercando una via di fuga o la soluzione per mangiare il formaggio senza farsi del male e rimetterci il musetto.
Insomma proprio a me succede, che quando minaccio una mosca che potrei farla fuori con un colpo di paletta, prima l'avviso per darle modo di volare via, io che non faccio del male neppure al più piccolo degli insetti (a parte i ragni che mi fanno uno schifo tremendo e ci trovo pure soddisfazione a schiacciarli) ecco... io provo un angosciante senso d'ingiustizia nei miei confronti e sento sopra di me la minaccia di una mano munita di paletta e so per certo che l'estremo gesto m'arriverà fra capo e collo senza la premura d'esser prima avvisata!
Sig!
clik!



lunedì 22 settembre 2008

Candela






Per quanto sia breve l'esistere tremulo della fiamma di una candela
essa scalda ed illumina solo a guardarla e incanta la cera che si scioglie
scivolando di lato in una goccia, che liquida si condensa, in bianca lacrima.
Mic

Io ho un vizio!





<Io ho un vizio!>
<Già! Che scoperta! ... sei l'unica> direte voi.
<Non è un vizio comune a tutti.>
<Sì... sì... dicono tutti così!> (continuate pure a ridervela.)
<ll mio, è un vizio che non so se considerare tale!>
<Che sarà mai, allora!>
<Qualche volta fumo 2,3 al massimo 5 sigarette in un giorno, ma poi smetto, magari poi riprendo!>
<... naaaaaaa! ma quello non è un vizio oramai è una regola.>
Il vizio è qualcosa di differente è un'abitudine subdola e guardinga perchè si sa è qualcosa di non convenzionale, un perseguire continuo nel tempo di un'azione o di un modello di vivere non conveniente al raggiungimento di una buona condotta o di una coscienza serena
<... insomma... ho un vizio.>
<Ok! piccola raccontaci delle tue perversioni... tutti ne abbiamo una, non è un vizio se ti fa star bene!>
<Ahhhhh!!! Perversioni? no! no!... voglio dire, sì forse ... ma ecco, (qui ci trovo bene lo spazio per un colpetto di tosse nervosa e imbarazzata)... insomma non sono qui per parlare di perversioni e poi non confondiamo le due cose... la perversione non è un vizio come è comune pensare. la perversione è la degenerazione di un comportamento, il ribaltamento, la visione distorta di un comportamento altrimenti non -perverso.
Ecco io sto uscendo fuori dal seminato, dai binari, dal recinto... e accipicchia non mi ricordo più di ciò per cui ho iniziato a scrivere ... ahh! sì!
Dicevo: Ho un vizio!
Ho il vizio d'essere e pensare per la bambina che vive in me.
Questo m'impedisce di comprendere e imparare ad esistere in un mondo fatto di adulti.
Vedere tutte quelle persone che hanno grandi poteri, grandi risorse, scalatori del successo, arrivisti e saltimbanchi, professori e supplenti pieni di boria per fare finalmente i professori, comizianti e oratori...
per difendermi lascio sempre uscire la bambina che c'è in me... è un vizio.
Non accetto di giocare la partita, mi nascondo, voglio annullarmi... personalità dissociata gridano i sapienti.
Ho visto il mio corpo e il mio volto crescere e cambiare, ho guardato il tutto da spettatrice, ma quello, il corpo è solo un involucro quello che c'è dentro è un parcogiochi, un giardino incantato, una bambina interrotta e la fantasia dell'infanzia.>



domenica 21 settembre 2008

A mia sorella





L'incontro con una persona a noi affine inconsapevolmente ci forma e ci completa.
Piccole tessere vanno a formare un puzzle che è il percorso che l'incontro dà inizio ad una storia.
Della mia vita mi è difficile quantificare quante e quali persone ho conosciuto dando a loro la possibilità di avvicinarmi più intimamente o meno.
So per certo che i legami che ho saldato sono avvenuti perchè c'è stata una reciproca apertura e disponibilità, nonchè come ho citato sopra, affinità per carattere o gusti, esperienze condivise e tutto questo ha fatto si che si creassero ottimi rapporti.
Sono un'istintiva e notoriamente introversa.
Ho sempre preferito la stretta anzi strettissima cerchia d'amici piuttosto che ritrovarmi al tavolo con cento persone falsamente dichiarate tali.
Sono molto sensibile e perciò selettiva.
La mia non è presunzione, è la conoscenza della sofferenza delle delusioni che nella spiaggia della mia esistenza fra la sabbia generosa mi hanno punto come subdole spine.
Sono perciò spesso una persona definita solitaria, ma non è un difetto... anzi ho tempo per apprezzare ciò che più mi piace, quando il tempo mi lascia spazio per avere a disposizione un buon libro, un bel film (che quasi sempre guardo sola perchè i miei gusti non sono condivisi almeno in famiglia), la scrittura, la pittura e la buona musica.
Ma quelli sono anche i momenti di meditazione e quiete dal caos dei pensieri altrui.
Così apprezzo tantissimo quando dopo tempo un'amica mi telefona o mi viene a trovare.
Apprezzo molto di più la sua presenza.
Ma capita che c'è una persona speciale della quale  non si potrebbe o vorrebbe fare a meno e succede che il rapporto diventa così vero e importante e ci si arriva a conoscere così a fondo da sentirsi come sorelle.
Quando ho sentito le sue parole morirle in gola ho capito che era arrivato il momento di un arrivederci un pò più lungo dal buongiorno di ogni mattino  o del sorriso per quella buonanotte materna di ogni notte.
Lei è mia sorella e mia madre... non è una semplice amica, è una persona che dice: "so cosa provi!"
e io so che non mente! perchè come me non sa mentire.
Lei è quella che lo scorso Natale, mentre mi trovato gettata nel letto diceva: "Non piangere come spiegherai le tue lacrime?" e allora mi tirava su con qualcosa di buffo che le era capitato o mi raccontava episodi della sua vita per tirarmi fuori oppure finivamo per ridere tra le lacrime cercando di essere spalla l'una dell'altra.

E' meravigliosa quest'amicizia, quest'incontro di solitudini di due persone troppo simili per non essere specchio l'una dell'altra.

Ora chiedi tempo, sei stanca, delusa e anche un poco arrabbiata.
Mi hai detto: con te non cambia nulla, ci sarò sempre... ma ho bisogno di staccare!
... e io tremo all'idea di perderti!
Ma capisco che ti devo lasciare andare, mi troverai ad aspettarti!

SEI IMMENSA MARI' TI VOGLIO UN MONDO DI BENE SORELLA MIA DELL'ANIMA!

CIAO!
D*



sabato 20 settembre 2008

ma il cielo è sempre più blu!

Coraggio! Buona parte della settimana è trascorsa, siamo in fase week end!
Mah! Un pò invidio quelli che osannano l'arrivo del sabato, si vede che hanno programmi differenti dal mio.
Sono già stordita dalla mole di lavoro che invece a me attende.
Sistemare una settimana che finisce per organizzare quella successiva... così va avanti il mio tempo, ciclicamente su se stesso.
Di che mi lamento?
Ho voluto la bicicletta e ora pedalo.
PEDALA PEDALA
... accidenti pure l'ultima delle zanzare della stagione ci si mette!
mi ha punto... che faccio gratto?
GRATTA GRATTA!

Bon nuit! 




"Ma il cielo è sempre più blu" - Rino Gaetano

mercoledì 17 settembre 2008

Esercitando il tempo





Esercitando il tempo!

Lattina vuota, rotola il tempo,
avanza dietro colpi di stivale.
Ammaccato, distorto
insensibile al mutamento
non si ferma l’incedere
di questo mio atto.
Con piede levato, calciando tal’aria
in tasca ferita, lui, stringe 
sonante moneta
per liquidare un sorriso.
Corre, tossisce, rimorchia col naso
scanzonato fischietta
incurante d’esser maltrattato
e riprende la corsa,
pendendo di fianco
Gira in tondo senza fine
si sente ubriaco
ed è cieco il baccano
di come dal gioco rovina
atterrando ad angolo
lì, di marciapiede, dove rimbalza
fra minuti, secondi e primi
nel buttare le braccia al cielo
mentre il suolo
si fa dimora

Micol & Marisa

martedì 16 settembre 2008

Questa notte non conosce poesia.





On the Air: Eagles "Hotel California"


Questa notte non conosce poesia

ma ciò che vivo

ha la sua musica.

D*



domenica 14 settembre 2008

Immagini





Ultimamente girovago spesso fra immagini e ovviamente la mia amante fedele, la musica.
L'immagine è essenziale per me, è spesso fonte d'ispirazione.
Guardare i dettagli, le sfumature, il colore,

..........
15/09/08  01:01:00

Scrivevo questo post quando sono stata interrotta.
Il momento è passato.
Non ricordo il perchè stessi a scrivere sulle immagini.

Ora non conta più, sono stata privata di quell'emozione.
L'immagine che ho postato mi ricorda solo che la scelsi perchè fuori pioveva e forse in quel mentre mi sentivo come la ragazza dell'immagine, bagnata e soddisfatta.
Piove ancora, ho indossato un pigiama lungo di raso nero.
Sono contenta che l'estate ci stia lasciando.
Ho voglia di plaid sulle spalle, ho voglia di un altro tipo di calore.
Non quello che tortura che non si riesce di levarlo dalla pelle nemmeno se giri nuda per casa, ma quel calore morbido, quello cercato dopo il brivido di freddo che sale per la schiena e si ferma sulla nuca.

Adoro l'autunno e l'inverno forse parte della primavera... ma sto già superando il mio gradimento.
Tra poco non mi concederò null'altro che il meritato riposo... anche se avrei tanta voglia di essere avvolta da un abbraccio!

Cuscinone mio fatti bello, sto arrivando!!


Buonanotte!
clik








Tabacco N. 5

"Color tabacco!"
così si è espressa dentro un sorriso calcolato sotto evidenti occhiaie di pura stanchezza la mia dolcissima parrucchiera  sorprendentemente dotata di una pazienza oltre ai limiti dell'inverosimile.
Sì, perchè noi donne, diciamocelo chiaro, abbiamo tutti quei piccoli desideri pigiati come stessero dentro un tubetto di fondotinta che se aperto incautamente esce di botto creando solo confusione.
Così ero lì a dirle che - basta con tutte quelle gradazioni di rosso che mi avevano decisamente stancato, che il nero blu, violino,  degradè li avevo già provati e convenivamo insieme che non si sposano bene cn la mia carnagione, ancora c'erano i castani che se troppo scuri m'invecchiano se troppo chiari: oh! Signour! ... lei prende fra le mani esperte le ciocche dei miei capelli, poi guarda i miei occhi sorride come illuminata da un'idea ed è lì che chiamando l'aiutante esclama: "Alla signora Tabacco N. 5"!
Ok! io ricordavo qualcosa del tipo Chanel N.5, ma sicuramente non sono la stessa cosa.
Così, complice una giornata di sole con qualche grado in meno rispetto agli altri giorni dopo una testolina nuova mi sono concessa anche  un bel massaggio shiatzu.
Oddio!!! Nuovo look e massaggino... che dire!
Mi sento rinata!
... ed ora ...
Buonanotte
...e le stelle, loro continuano a guardarmi e mi cullano senza far rumore!

clik!



On ThE Air: The Animals "The House of the Rising Sun"

venerdì 12 settembre 2008

goooodmoooorniiiiing






ON tHE AiR - Deep Purple "Smoke On The Water" (Live)


La scorsa notte un vento pieno d'ira m' ha scosso svegliandomi.
Camminavo attraversando cristalli policromi che tintinnavano mossi dalla brezza d'intime passioni.
Mi voltavo continuamente scalciando lenzuola che scivolarono sul pavimento.
Irrequieta pensavo a quegli oggetti malcapitati che si trovavano sulla linea di fuoco di quel vento inatteso, sentivo la danza di ogni ombra sbattuta contro muri e marciapiedi.
"Sono io tutte quelle ombre sulla strada!"
la voce parlava per me ed ero paralizzata dal brivido
e da quel senso d'identità persa in una pozzanghera.
Nell'ora dell'aurora stringevo le ginocchia piegata in me stessa
per contenere un desiderio nascosto
e la fronte madida proiettava diapositive sul soffitto
come farfalle di cristallo palpitavano
in trasparenza
ritagli di un volto amato.
Troppo presto si è svegliato il mondo
e mi ritrovo già nella noia e nel tormento,
portata dal vento
.




MIC

giovedì 11 settembre 2008

I don't know who I'm


Succede di avere un milione di cose da dire (o da scrivere) e al contrario, nel momento del da farsi tutto sembra svanire.
In realtà avrei molto da dire (o da scrivere) ma l'imposizione di un castigo mi costringe di star zitta (o evitare di scrivere).
Ci sono giorni che mi sento come un vulcano pronto ad eruttare tutto il magma che prepotentemente ha deciso di vedere la luce, stanco di ribollire la propria materia all'interno delle viscere... altre volte sono simile a quei giochini della prima infanzia che premuti sul pancino emettono un piccolo sibilo altrimenti stanno buoni e silenziosi.
Perchè ho scritto tutto questo? Non lo so, forse ho bisogno di calmare un dolore o forse ho bisogno di dire a me stessa che in fondo mi sono mossa di una stazione, sono una pedina, forse un pedone e dondolo sempre con angoscia chiedendomi se la soluzione giusta sia cadere da una parte o dall'altra e comunque se non godo di ottima salute,  vibro... pulso... saltello tentando piccoli voli, ma che insuccesso... sono sul vago percepire di una ricaduta... anche se a forza di ricadere non mi ritrovo più sull'asse terrestre.
Dove sono arrivata? mi è incomprensibile, inconcepibile, in ... in ... intollerabile, perchè se fosse stato il contrario non sarei qui a chidermi: dove sono? chi sono? cosa faccio? dove mi porteranno le  forze oramai esigue che mi guardano dalla spia rossa e lampeggiando allarmano perchè ho quasi finito il carburante, tutte le energie, tutte le risorse e non ho armi e neppure coraggio che quello sta agli eroi come ai martiri.
Ora rido, rido di sogghigno sadico e maligno contro me stessa; sarò forse insignita della medaglia al valore?
Che eroe !! no, anzi eroina che dalle vene picchia in testa per un orgasmo psichedelico e forse tu non sai chi sono io...
ma non farti dilemma, neppure io so chi sono!




martedì 9 settembre 2008

Dedicata - 1





Una giornata di festa, una tavola imbandita, parenti e amici, sui  piatti si affettano discorsi, risate, il vino scivola sui bicchieri, discreto e  insonoro fra rumori di posate.
Guardo quei volti e mi ferma un pensiero. Osservo mia madre che si muove con percettibile difficoltà, una stanchezza sul volto, da quel giorno più pallido.
Le sto accanto silenziosa, l'aiuto nonostante le sue rimostranze, ma io voglio starle addosso.
Devo farmi perdonare tante mancanze, quel giorno che ho temuto d'averla persa ho pianto d'emozione mai provata quando ha  ripreso conoscenza sul mio petto.
Da quel giorno l'amo di un amore rinnovato e non manco di attenzioni.
Io lo so perchè sono madre, che lei mi ha già perdonato d'ogni volta che l'ho fatta piangere, arrabbiare.
Per tutte le volte che l'ho delusa e forse senza cattiveria anche un pò tradita.
Ma se quella notte l'avessi persa mi sarebbe rimasto il rimorso e non avrei avuto un'altra occasione per farle capire quanto invece l'amo e con lei mio padre.
D*



lunedì 8 settembre 2008

...e le stelle stanno a guardare!







On the AiR: Led Zeppelin "Stairway to Heaven"





Qui di sotto con il naso all'insù ho guardato il cielo che offre questa notte.
E' opaco, coperto di uno strato di condensa gelatinosa.
Il blu ha una sfumatura grigio cupo, non pioverà, non c'è vento!
Avrei preso volentieri la macchina, come quando avevo vent'anni ed eludevo la sorveglianza dei miei genitori, attendevo che si addormentassero e scendevo le scale scalza per non farmi sentire , fosse estate o inverno, non c'era freddo o caldo che fermasse le mie fughe verso la libertà.
Mettevo la macchina in folle a fari spenti e scendevo per la discesa che mi portava fuori dal cortile di casa e poi via... verso nastri di nero asfalto mobili.
Nella notte i panorami mutavano benchè conosciuti, credo dipendesse molto dal mio stato d'animo.
Quando il vento era forte la strada assumeva contorni grotteschi, gli alti alberi d'eucaliptus frangivento si piegavano senza ritegno e senza una ben definita direzione, si spezzavano ramoscelli che volavano sul parabrezza, ma io vincevo la paura e se una meta mi ero prefissata lì era la mia fermata.
Qualche volta ero in compagnia, ma spesso ero sola.
Qualche volta avevo con me un ragazzo con gli occhi tristi e un cuore da consolare, che mi offriva birra e fumo e alla fine del tragitto, dopo notti di fuga mi ritrovavo con un cuore spezzato e tergicristalli sugli occhi per vedere meglio la mezzeria segnata sulla strada.
tante volte il mare si è aperto davanti a me e non mi ero neppura resa conto d'esserci arrivata, meravigliata guardavo il mare e poi il cielo.
Il cielo e poi il mare. Prima che l'abatjour sul comodino di mio padre svegliasse anche mia madre, stavo fra lenzuola sicure come braccia materne, con un sorriso malinconico appena sotto ciglia chiuse sopra occhi oramai senza sonno.
Ho guardato un ultima volta da qua sotto il cielo prima di chiudere la finestra.
Ho sorriso ai ricordi e di taglio qualcosa ho intravisto. Piccole luci che tentano la sfida contro il manto opaco di questa notte che le divide dalla Terra, sono le stelle e improvvisamente mi sento meno sola perchè so che le stelle stanno a guardare!

Buonanotte
clik

Mic




sabato 6 settembre 2008

I miei occhiali

Qualcuno ha visto i miei occhiali?
Sono miope e di conseguenza faccio fatica a mettere a fuoco le distanze.
Se li aveste per caso trovati, per favore restituitemeli.
Capiterà, altrimenti che delle persone vedrò solo sagome fluttuanti e ofuscate, se poi mai mi dovessero fare un cenno per richiamare la mia attenzione o un semplice saluto, non potrò riconoscere a chi appartiene quel cenno, quel saluto.
Sicuri che nessuno si è trovato tra le mani i miei occhiali?
Sono certa che qualcuno li ha presi... s'intende in buona fede, forse ha pensato che fossero stati smarriti e li ha tenuti, magari tornassero utili.
No, No!
Quegli occhiali sono miei.
A pensarci bene... non so che farmene, sapete che vi dico? Potete tenerli.
Se già li avete in tasca o sopra il naso.
Voglio godermi questo panorama dietro vetri appannati o come quando si tiene una lacrima nel palmo dell'iride.
In fondo è da favola vedere così!
Non mi piace il mondo che ho davanti.
Non mi piace il progresso che corre troppo velocemente e io non riesco a stargli dietro.
Non mi piace la gente e i loro rapporti mordi e fuggi, corrono anch'essi,  sono tutti troppo distratti, attratti dall'elisir di giovinezza che sono secoli si sa non si è riusciti a cavarne una formula decente, tutti così presi dal bello, che si è persa la vera percezione e concezione di cosa sia BELLO!
Non esistono più virtù, pudore, rispetto, amicizia, amore.
Ed io sono così semplice!
Datemi un'amaca e un tramonto ed
il mio brogliaccio di poesie sparse... forse un giorno le riordinerò... forse un giorno....
Forse un giorno ritroverò i miei occhiali.
Per ora riuscirò ad adattarmi anche così. Ho uno spirito d'attamento che vorrebbe studiarmi la scienza.
I miopi sono gli altri, nella mia tenera cecità, trovo il senso delle piccole cose, posso cullarmi in emozioni che altri non provano perchè non sono disturbata dal caos dell'efimera ricchezza.
E' solo di un bicchiere d'acqua limpida e fresca il mio bisogno.
Poi mi cullerò nell'amaca dei miei sogni fragili e infantili.
Per dormire non sono necessari gli occhiali.
Se li avete visti... se li avete presi... potete tenerveli...
Guarderò attraverso i miei nitidi sogni.

Buonanotte!
clik