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sabato 31 maggio 2008

Senza titolo 4


Qual'è la formula alchemica
per cui alcune persone arrivano nella nostra esistenza
per mettere radici nel nostro intimo bisogno di condivisione,
e al contrario per altre non ricordiamo neppure che ci abbiano sfiorato?

(... tarlo mentale di una notte di fine Maggio!)


Mic*



giovedì 29 maggio 2008

UNA POESIA FATTASI CANZONE





LA COSTRUZIONE DI UN AMORE



La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se, se te ne rimane

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare

La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
come un grattacielo di cento piani
o come un girasole

Ed io ci metto l'esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lí
e che non fa male

E ad ogni piano c'è un sorriso
per ogni inverno da passare
ad ogni piano un Paradiso
da consumare

Dietro una porta un po' d'amore
per quando non ci sarà tempo di fare l'amore
per quando farai portare via
la mia sola Fotografia

E intanto
guardo questo amore
che si fa piú vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo

E sono io e sono qui
e mi meraviglia
stretto fra le mie braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

E la fortuna di un amore
come lo so che può cambiare
dopo si dice l'ho fatto per fare
ma era per non morire

Si dice che bello tornare alla vita
che mi era sembrata finita
che bello tornare a vedere
e quel che è peggio è che è tutto vero
perché

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare

E intanto
guardo questo amore
che si fa piú vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo

E sono qui
e mi meraviglia
qui stretto fra le mie braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

Sono io che guardo questo amore
che si fa grande fino al cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo

E tutto ció mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso

Sì.


Ivano Fossati


martedì 27 maggio 2008

LA ROCCIA


Mi accorgo di non avere più nulla da raccontare.
Le emozioni sono state messe in cantina in appositi scatoloni sigillati.
Così anche la poesia, le tele e i colori, i miei libri.
Scorre tutto programmato, ogni giorno è fotostatico al precedente.
Mi rimane questa tendenza alla commozione.
Non ho chiuso a chiave la sensibilità,
Ma avverto in me la roccia formatasi dai detriti del tempo,
sedimentarsi dentro.






sabato 24 maggio 2008

Un mondo di felicità a Simona e Luca

Questo pomeriggio l'ho dedicato a farmi coccolare: estetista, parrucchiera, chiacchiere inutili quelle futili futili alle quale si danno via libera, in questi saloncini profumatissimi e pieni di operosità.
E fra una ceretta e una piluccatina alle sopraciglia, una pennellata di tinta sui capelli e una ciocca tirata fra spazzola e phon... e una risata sana nel confidandarci di uomini e mariti si è fatta l'ora di ritornare a casa.
A memoria da che ero una bambina tutte le parrucchiere hanno concorso a "lisciarmi" i miei boccoli e ricci... e io come al solito non so dire di no, anche se NON VOGLIO con tutta me stessa, ma loro sono lì che ti sorridono alle spalle riflesse nel grande specchio suadenti dicono le paroline magiche: "Che dici facciamo una bella piega, li stiriamo un poco? Giusto per cambiare?Daiii sei sempre riccia!!!!"... ma oggi ho detto: "Non li voglio troppo lisci, una morbida piega che cadano dolci sulle spalle!" HO VINTOOOOO! 
A parte il ciuffo che mi cade sull'occhio destro ed il caldo color tabacco che incornicia la mia pelle chiara... diciamo che potrò sentirmi a mio agio domani, al matrimonio dell'ultima delle tre cugine di primo grado.
Che giornata!!!
Domani tacchi da 10 cm dalle 10.30 del mattino... e si prevede caaaaaaaaaldo!
Finirò scalza sotto il tavolo del ristorante, come a tutti i matrimoni.
Dimentico qualcosa?
Ah!sì... e come no...








UN MONDO DI FELICITA' A SIMONA E LUCA!!!









giovedì 22 maggio 2008

BUON COMPLEANNO MARTA!






E' che sei stata il mio primo pensiero davanti al cappuccio del mattino, ascoltando le previsioni che il segno dei Gemelli avevano per oggi... ma tanto 'sti Oroscopi non ci azzeccano mai... E noi due in fondo non ci crediamo!
Ma anche se siamo lontane mille e poi mille e ancora mille miglia sono certa che sentirai tutto il mio affetto, anzi il nostro... ma tanto lo senti ogni giorno anche se noi siamo qui e tu li... insomma che sarà mai tutta questa distanza eh?
A noi basta il pensiero e ci teletrasportiamo dentro un fortissimo abbraccio! Ricordati amore mio, mi devi mandare le foto dei ciliegi in fiore, sarà primavera inoltrata anche da te? Non fare tardi la notte, ma divertiti fin che puoi che poi mi devi raccontare fitto fitto appena ce la farai ad essere qui da noi e anche se ora per fuso orario non so bene cosa tu stia facendo, prenditi questa delicata ma decisa "tirata d'orecchie"!



MARTA
QUESTO E' PER TE:

"CHE LA VITA TI REGALI TUTTO, MA PROPRIO TUTTO CIO' CHE DESIDERI!
(se poi arriva qualcosina di più è meglio!)

BUON COMPLEANNO
BELLISSIMA FANCIULLA!"


TI VOGLIAMO BENE
MA TANTO TANTO!!!!






mercoledì 21 maggio 2008

PAUSA!

Mi concedo una piccola pausa.
Il tramezzino rucola e gamberetti sta già sotto i denti, verrà irrorato da un fresco succo alla mela verde!
mmmhhh! ottimo questo tramezzino... peccato... stia per terminare...
vado a gustarmi gli ultimi due bocconi.
Voglio farlo nell'intimità del mio ufficio!
BUON PRANZO!

Mic

sabato 17 maggio 2008

UOMINI E SILENZIO!

CI SONO UOMINI CHE DEL SILENZIO NE HANNO FATTO UN'ARTE.
Puoi convincerti che la loro è una forza.
Barricati dietro quel muro sembrano saggi, immensamente giusti.
Ti fanno sentire come tu fossi la sintesi di un errore... perchè quell'errore sei TU,proprio TU.
Quella che ha lottato per un ideale non condiviso.
Che ha sgomittato in una vita ostile e che ha pensato vedendolo così disponibile al tuo mondo piccolo e tragico: ECCOLO!
FINALMENTE!
NON LO ASPETTAVO MA E' ARRIVATO!
IMMAGINIFICAMENTE GRANDE e io mi sento così piccolina e stupida,
una donnina dalle misure mignon, con la testolina tutta presa da un sogno infantile che sembra realizzato davanti ai propri occhi.
Eccolo, l'uomo che mi proteggerà e mi aiuterà a crescere, mi amerà, mi farà sentire la più fortunata delle donne.
e SEI PER LUI QUEL LIBRO APERTO, QUEL FIORE FRAGILE E DISTRUTTIBILE, INNANZI AL GRANDE UOMO.
LUI ti prende per mano, t'insegna ad amare... ti fa SOGNARE, CREDERE che la VITA C'E' ... dopottutto e ...poi...

IL SILENZIO!!!

Puoi convincerti che questa sia la loro forza.
Fino a che arriva ad insinuarsi un pensiero serpente... e se la loro fosse solo PAURA?
Se il loro silenzio fosse solo CODARDIA?
Se la rabbia, la frustrazione, l'inadeguatezza, il bisogno di sapere, il bisogno di spiegare, il senso sconfinato di caduta, il rimorso, il rimpianto, il dolore, lo strappo, l'incisione, le catene, la depressione, il vuoto incolmabile che si provano davanti a questo silenzio sono il sintomo che l'UOMO che ti aveva preso per mano

non aveva poi così tanta volontà di amare, condividere il suo tempo e comprendere te, piccola donna inutile?

CI SONO UOMINI CHE DEL SILENZIO NE HANNO FATTO UN'ARTE.
MA CI SONO DONNE CHE DELLA SOMMA DEI SENTIMENTI CHE PROVANO DAVANTI A QUEL SILENZIO NE HANNO FATTO LA PROPRIA MISSIONE!

Mic



venerdì 16 maggio 2008

Una giornata di ferie

Una giornata libera, per sentirti libera...
No! Quando mai!
Una giornata libera dal cartellino ma con tanti impegni fitti fitti, che si accumulano incredibilmente e ogni giorno trascorre stressato dal solo pensiero che quelle incombenze vanno soddisfatte.
Così dopo aver fatto ciao ciao e baci baci verso la mia piccolina che mi guardava dal finestrino del pulman dato che oggi partiva per la gita scolastica (beata lei!!!) ecco che mi metto in moto... nel vero senso della parola.
Veloce con la mia macchinina da rotamazione ecco che spunto le tappe.
Caldo, afa... l'aria sembra appiccicarsi addosso... via la giacca, giù i finestrini... a metà mattina ho fatto quasi tutto... quasi perchè le energie vengono meno, due o tre telefonate iricevute al cell. interrompono il mio entusiasmo, ma spingo il motore fino alla resa finale.
Mi mancano tre tappe, uscirò prestissimo nel pomeriggio e vedrò di terminare l'incompiuto.
L'allergia mi sfinisce, non ho preso l'antistaminico perchè diversamente non sarei neppure riuscita ad attraversare le strisce pedonali... mi fa sentire un ameba... mi distrugge dentro, ma evita che il naso si disintegri in prurignosi e fastidiosissimi sintomi caratteristici.
Solo la parola FIORE mi fa starnuttire EEEEEEETCIU'''...
Che pizzaaaaaaaaaaa!!!
... a proposito di pizza... vado ad accendere il forno, in panetteria ne ho acquistato un paio belle alte, soffici e appettitose...
allora vado!

PER FAVORE SE LASCIATE QUALCHE COMMENTO O SALUTO, NON PRONUNCIATE LE PAROLE:
FIORE
PROFUMO
FUMO
POLVERE
ACARO
FORFORA
GATTO
CANE
CAVALLO
MUFFA
GRAMINACEE
ASFODELO
OLIVO
EUCALIPTUS
ETC. (NO, ETC SI PUò MENZIONARE)

DIEGO CUGIA


Queste parole le ho "prese" da un sito di scrittura, faranno da presentazione ad un'antologia... ma stanno lì così fresche e poi appartengono ad uno dei miei  "amori" artistici, che porto nel cuore per aver letto i suoi libri e per aver ascoltato le sue trasmissioni quando si trattava di JACK FOLLA, di ALCATRAZ... perchè è proprio nel sito di ALCATRAZ che ho datoi miei natali come internauta... bellissima esperienza alta culturalmente, politicamente, artisticamente etc...  che non ho potuto fare a meno di condurle qui.
ok! ora darò spazio alle sue parole
Grande Diego Cugia!



Si diventa poeti per necessità,
perché scopri di essere un organo dai cento registri
il flauto, il corno inglese, vox umana, violini
ma ne suoni uno solo per volta e gli altri o muti o stonano
e allora capisci che deve salire un artista
lui solo può, col verso delle sue mani folli
suonarli tutti insieme, eseguire il tuo accordo
fare un Io di un coro

Si diventa poeti per necessità
sopravvivenza, esercizio, solitudine e rabbia
finché dopo decenni di incomprensione di te
entra nella tua chiesa uno straniero, ombra
generata dai tuoi incubi e dai tuoi sogni
e per un secondo ti dona te stesso.
Da quel momento, e per sempre,
cercherai di ripetere quell'accordo felice.


(Diego Cugia)


fonte: http://www.apostrofo.com/phpBB2/portal.php

mercoledì 14 maggio 2008

Vuoto

Lacio emostatico

/anestetico./
Un vuoto di ore,
giorni,
settimane,
mesi.
Nessuna reazione,
nessuno stimolo,
non c'è d'attendersi il risveglio
- coma farmacologico -
Avevi tante opportunità
potevi scegliere
la migliore.
Invece sei salita
sul mezzo sbagliato
/errore di sistema/
/virus alienante/
/memoria in stand by/
inutile tentativo di resezione
stato vegetativo d'introspezione.

Mic





martedì 13 maggio 2008

AGO

Ogni notte consumo
poveri giacigli
d'insonne rimestare
del sopore di corpo
e inappagata mente.
L'oscurità è movimento
d'ombre conosciute e
del fieno ha il pungente
profumo di sogni infantili.
Ancora ho quelle mani
curiose e acerbe
graffiate dal frumento di paglia
in cerca dell'ago.
Natura insidiosa
in così fine anima d'acciaio
prepotente del suo valore
s'adopera, strumento di dolore.
Micol

lunedì 12 maggio 2008

Mi manca.....

Ho bisogno d'aria!
Arrivo qui e mi lascio andare.
Una "bestia" si sta impossessando di  me.
Non riesco più a controllare la rabbia e l'insoddisfazione.
Non so cosa mi stia capitando, continuo a fare elenchi e tracciare e cancellare nomi, volti, voci, situazioni.
Provo un risentimento e un istinto di repulsione per tutto ciò che vedo, sento, le persone che si ergono superiori al mio cospetto.
Non voglio neppure che mi si rivolga la parola... non sono mai d'accordo con nessuno.
TUTTI TROPPO DIVERSI DA ME!
HO IL MIO MONDO DIFFERENTE DOVE VOGLIO SGUAZZARCI SENZA ESSERE DISTURBATA!
ALLA PORTA C'è VISTOSAMENTE SCRITTO


NO DISTURB


Voglio stare qui.
Voglio piangere!!!
Voglio che mi lascino sola... SOLA CON ME STESSA!

Mi manca l'aria... mi manca la terra sotto i piedi... mi manca.............
vorrei poter urlare il titolo di questo ASSOLO!
VORREI ESSERE LIBERA!








giovedì 8 maggio 2008

Non c'è tempo

Quando ho pensato che più di tanto non si poteva andare a fondo c'è sempre stato qualcosa che mi ha portato ancora più sotto.
Così ci sono situazioni nella vita che portano a  pensare che da un momento all'altro ci si potrebbe spezzare o esplodere in un'infinità di schegge impazzite per ogni dove, ma non è decoroso neppure lasciarsi andare ad una così indignitosa fine.
E' tempo di disagi e cambiamenti assurdi ma necessari ed inevitabili.
Il lavoro richiede ogni energia possibile, non c'è tempo per il resto, ogni ragione va accantonata, il futuro lavorativo è ad una svolta decisiva.
Ho l'impressione che dal mio atteggiamento mentale significherà la vittoria o la resa definitiva.
Ok! eccomi a rimboccare le maniche!
Non c'è tempo per i rimpianti e gli sconforti, armiamoci di corazza e ... avanti tutta!
Mic

martedì 6 maggio 2008

Il mio ritorno dopo un lungo viaggio


Ho aperto un pò dubbiosa, la chiave nella toppa ha resistito un poco prima di girare la mandata in senso inverso. E' come quando si parte per un lungo viaggio e improvvisamente ritorna quella sottile nostalgia di casa, di cose conosciute.
Apro le finestre e lascio che i tendaggi si muovano liberi a lambire le parole che sono rimaste qui in attesa di me.
Km di parole, quante... ne avrò scritto nella mia vita. Ad unirle tutte si ha il metro dei miei viaggi, delle mie storie, di quella che sono stata e di quella che sono diventata.
L'aria è ancora pesante, forse satura del pulviscolo delle emozioni lasciate qui ad aspettare.
Non oso ancora andare a ritroso, in quello che scrissi solo qualche mese fa.
Fa ancora male o forse troppo bene!
Non sono andata molto lontano da qui, ma non sono riuscita a rimane qui.
Ho ancora molta strada da fare, per ora ho bisogno di riposarmi e vorrei udire nuovamente il mio cuore elargire poesia.
Anche lui è stato in clausura. Non ha ricevuto le carezze che sentiva di meritarsi ed è ancora lì con una vistosa sutura che di tanto in tanto sgancia in qualche punto gocce di rosso e vivo rimorso.
Tolgo i teli impolverati dagli arredi.
Anche se è pieno giorno, accendo candele ed incensi... voglio che l'aria profumi di me e dei miei sogni e bisogni. Lascerò cadere il mio corpo stanco in un sonno ristorartore... per chi è passato, per chi ha bussato, per chi mi ha cercato... sono tornata!
Ma sono anche cambiata.
Il mio bacio in punta di dita e perdonate se è ancora senza sorriso.
Mic