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domenica 31 ottobre 2010

ECO DI SPARO (Novembre)



opera "le Vent"- Il Vento - Claude Théberge

Aprirò domani la porta a novembre
sarà in anticipo rispetto al mio calendario,
non può essere già trascorso
ancora un anno, un altro e ancora un altro.
Le pareti di cartongesso si sono ispessite
rocce impossibili d'abbattere

Davanti la croce mi vede sgranare rosari
di semi d'onice nera e lucida come lacrime
di sangue rappreso
che cosa è successo?
Sento arrivare novembre 
come fosse piombo, eco di sparo
a distanza ravvicinata.

Micol©


 

giovedì 28 ottobre 2010

DONNE

Sono sempre stata molto severa verso me stessa, posso considerarmi grosso modo persona integerrima, non certo priva di difetti e qualche peccatuccio senza grossa rilevanza.
Tutta questa severità risultato di un'educazione impartitami dall'infanzia dalle donne di casa della famiglia originaria di mio padre. Allora mi veniva inculcato che una donna nell'immaginario collettivo dell'epoca della mia infanzia era e doveva essere "pura e casta" corpo ed anima da farmi credere lo dovesse essere anche dopo sposata. Lo so fa sorridere questo concetto, ma questa era la mentalità, e so anche che loro, le "donne di casa" che contribuirono alla mia educazione e che oggi purtroppo non ci sono più, si fecero tanto male con questo genere di convinzione.
Il troppo come si dice storpia. Una donna secondo il "regolamento della casa" doveva sorridere mai ridere "apertamente", indossare abiti puliti in ordine e sobri, avere buon gusto e maniere nell'arredare casa e accogliere l'ospite, laboriosa in preghiera (ora et labora), andare a Messa e rispettare la memoria dei cari defunti ricordandoli con l'orazione del Rosario e le visite al Campo Santo.
Il sesso argomento tabù, tanto che pensavo a quei matrimoni come contratti fatti per uno status estetico più che vissuto nell'interezza.
In realtà non so perchè sto buttando giù questa sorta di appunti, probabilmente cerco risposte per quell'atteggiamento sempre sofferente che non mi fa vivere bene e allora provo ad indagare scavando fino alle radici.
Il carattere viene influenzato dall'ambiente in cui si vive, dalle persone che sono responsabili dell'educazione e anche dalle circostanze, dalle occasioni che arrivano o si perdono, insomma sono indecisa se rendere completamente responsabili le mie "maestre" ma di sicuro una mano a questa forma d'attitudine mentale che ho, ce l'hanno messa.
Avranno mai pensato nella loro vita che probabilmente non è stato abbastanza ciò che hanno fatto per se stesse? Sempre circoscritte nella famiglia d'origine con rari sbocchi verso l'esterno. Non so se hanno realizzato prima che la malattia ce le portasse via e quelle rimaste sono chiuse nelle loro vite avvitate, che c'è un mondo oltre quel cortile, che non è mai stato sufficiente il chiacchiericcio davanti alla pasta fatta in casa o i dolci per il giorno della festa, la solidarietà famigliare è una grande ricchezza, ma una bambina con l'abitino in crépelle bianco e le scarpe di vernice nera forse avrebbe costruito nel tempo un'altra idea della vita e più stima in se stessa.
Le rimprovero e loro mi sorridono da Lassù, ma per averle qui ancora con tutto l'amore che hanno versato su di me, l'allora bambina gracile e nervosa, farei tutto il percorso a ritroso.
Vi penso, vi amo al di là di questa vita bisognosa di valori che appassiscono come i fiori del vostro giardino che nessuno più ha cura.
A mia nonna Emanuela, zia Tata, zia Anna e zia Lucia!
Il mio bacio alato fin Lassù

sabato 23 ottobre 2010

SOTTO IL PIUMONE ROSSO RUBINO



Primo stop stagionale.
Mi ritrovo sotto il mio piumone rosso rubino alle dodici oramai superate da dodici minuti con indosso ancora il pigiamone di cotone flanella rosa antico. Febbre e mal di gola, penso ad una faringite o una tracheite, deglutire fa un male cane fino alla schiena. Penso che devo assolutamente mettermi in piedi prima di lunedì e ho solo un giorno davanti a me.
La settimana lavorativa in arrivo ha un numero incredibile di scadenze fiscali e io devo ASSOLUTAMENTE DEVO trovarmi sul posto di lavoro, quindi starò calmina questi due giorni cercando di muovermi giusto per il necessario e poi a riposo.
D'altronde il mio medico lo dice sempre, conoscendo la mia indole di quella che deve strafare anche quando sta male, che il riposo è la miglior medicina di tutti i malesseri. Intanto mentre scrivo faccio un'applicazione di FROBEN soluzione da nebulizzare, allevia il dolore alla gola ed è gradevolissimo, e durante la giornata prenderò due pasticche effervescenti di Efferalgan e tazzoni caldi di camomilla e thè dolcificati al miele di eucaliptus. Bòn se non addolcisco così questo raffreddamento mi dica lui che devo fare, col pigiamone, calzettoni e in piedi sul letto mi viene difficile ammaliarlo con la danza del ventre!
Una cosa stupendissima però che mi succede quando sono febbriccicante è che faccio dei sogni talmente colorati e lucidi, mi sembra di viverli realmente e mi tengo su il morale... troppo lungo spiegare cosa ho sognato stanotte ma solo pensare mi fa impennare sulle onde.
comunque il risultato è che sopporto con insofferenza stare male fisicamente... ho una valanga di cose da fare che mi attendono lì ferme e desolate. Vado a consolarle con due paroline.

Buon sabato!


 

mercoledì 20 ottobre 2010

'Volo' Come una poesia





image from web





Come una poesia.

Sai come si dice in inglese studiare a memoria?

By Heart, col cuore.

Conoscere una persona

By Heart, a memoria,

significa, come quando ripeti una poesia,

prendere anche un po' di quel ritmo che le appartiene.


da Il giorno in più


Fabio Volo




 



 



martedì 19 ottobre 2010

L'idiota Zen di PV







Un brutto raffreddore mi obbliga a casa scompigliando un pò l'ordine sistematico delle cose.
Non mi dispiace quest'improvviso stop... probabilmente il mio IO da un pò si dimenava per fermarmi a prendermi cura di me stessa. Per chi mi legge e ha captato qualcosa di me avrà compreso il mio profondo rapporto con la spiritualità, benchè le lotte intestine si affaccino di giorno in giorno come materialistiche guerre ad armi impari la vera grande battaglia è tra i tue titani l'IO legato al terreno e il ME extrafisico.
Profondamente emozionale sono un centro di radioattività - attenzione, nell'avvicinarvi prendete le dovute precauzioni. 
Lascio una vignetta di Pietro Vanessi che con autocritica e buongustaia satira riesce a farci specchiare nei suoi tratti in continua evoluzione. (visitatelo http://www.unavignettadipv.it/public/blog/ )

Buona giornata

Mic



venerdì 15 ottobre 2010

DALLE MACERIE


 





foto Danielaesse (Micol)©



Qualcuno si sta prendendo cura di creare un archivio storico nell'Ente in cui lavoriamo.
Si riesumano antichi cimeli ed è riportare alla luce le radici di una storia di generazioni di cui oggi facciamo parte anche noi. Una storia complicata quella che stiamo scrivendo, fatta di capitoli faticosi e con la preoccupazione di un capolinea incombente.
L'umore non è dei migliori, si guarda ad un futuro che abbiamo difficoltà a riconoscere come proseguo della nostra vicenda lavorativa.
Ci confidiamo il peso delle lotte inutili, delle nostre voci inascoltate, la paura di essere solo numeri nella grande cesta di una lotteria. Ma non abbiamo un biglietto vincente.
Ci muoviamo senza fretta, come nell'assistenza di un malato terminale attendiamo un verdetto, qualsiasi esso sia purchè ci tolga l'insicurezza dell'ignoto.
Qualcuno la scorsa mattina aveva con se delle scatole polverose che contenevano vecchi registri, antichi documenti e alcuni libri.
"Abbiamo pensato a te!" Una collega ha un libro in mano, pubblicazione del 1954. Mi consegna fra le mani un libro di poesie con la copertina ingiallita e un pò macchiata dall'età "puoi tenerlo sulla scrivania, a te le poesie piacciono".
Così fra tanto splendore che un dì fu il nostro Ente qualcuno amava rilassarsi leggendo delle poesie che sono rimaste lì in attesa di un erede.
Quel gesto mi ha commosso e la mia passione per l'antiquariato ha avuto un guizzo di soddisfazione.
Ho annusato il libro, aperto e accarezzato quelle pagine. Alcune note scritte in una calligrafia istruita e ben impostata. Sfoglio il libro senza ancor leggere la stampa ma cercando i segreti che questo contiene.
Lo giro sul retro, lo peso e annuso ancora l'odore di carta impregnata dal tempo e dalla solitudine provata per decenni dentro una scatola perduto fra carte e altre cose.
Le poesie in versi e rime raccontano vita agreste e amori romantici. Un linguaggio quasi dimenticato, l'amor cortese e di feste campestri.
Mi concedo qualche tempo per immaginare un luogo alberato dove dall'alto si scorgono tetti di case in pietra in una domenica di Pasqua, un campanile che richiama il paese alla Messa e un giovane che scruta il capo dei compaesani per scorgere la chioma mora della sua amata.
Un amore platonico come più non esistono e il mio cuore si rallegra per questa fortunata occasione arrivata in un mattino gonfio di nuvole grigie, dove anche il mio cuore s'accozza alle nuvole invidioso per somigliarle.
... e penso che dalle macerie può nascere un fiore ... sì un fiore coraggioso che non morirà mai! 

Goodnight
Mic







foto Danielaesse (Micol)©


 

martedì 12 ottobre 2010

Ascoltare - piccola formuletta d'applicare!

Ho la sensazione di sentirmi pressata da tanti problemi, è come se fossi stata sbattuta contro una parete e l'ansia mi stringe in una morsa mentre vedo arrivarmi addosso la parete frontale, lo spazio si fa stretto man mano che l'aria viene compressa contro di me dalla spinta lenta ma graduale dell'incombente muro.
Troppe le cose da fare, da pensare, da organizzare. Mi soffocano i sensi di colpa per non riuscire a fare tutto essere presente dove mi si aspetta che io sia per aiutare o solo dare una parola di conforto, quell'idea tangibile del mio affetto.
Guardare mia madre negli occhi, in quegli occhi che la malattia battezzata con il nome tedesco o austriaco che non so pronunciare nè scrivere, le ha congelato una sola espressione. I medici dicono sia stato uno shock da stress famigliare a provocarle quella maschera inespressiva un pò Pulcinella. I suoi occhi sono la rappresentazione del dolore di una madre, lei che era l'allegria impersonificata, lei il motore che mai si fermava a tener stretto quel suo unico grande ed eterno amore che è mio padre.
Oggi è solo un lamento, quando cammina, quando parla ed elenca tutte le medicine che deve prendere da quando ha subito la tiroidectomia e il suo corpo che muta a seconda della profilassi a cui viene sottoposta e quella vertebra che solo ora viene scoperta essere la causa del continuo dolore al fianco e del respiro, una lesione, un'incrinatura e lo schiacciamento, l'ortopedico nel suo studio alza la voce per riformularle la domanda una seconda volta (lei appare sempre confusa o non ammette un accenno di sordità) "Signora, ha fatto qualche brutta caduta non di recente?" Certo che si, di schiena da un muretto di un'altezza approssimativa di un metro e mezzo urtando violentemente la nuca sullo spigolo di un gradino sottostante e la schiena? Quella notte di sirene spiegate nessuno ha pensato di controllare il resto del suo corpo, solo la testa perchè visibilmente ferita e sanguinava, il fatto che fosse tutta indolenzita al risveglio e lamentasse al braccio, la spalla e l'osso sacro? Non c'era da preoccuparsi conseguenza della caduta, spiegabili contusioni da trauma E' LOGICO!
A me invece non pare logico che io ti debba portare rispetto solo perchè la tua professione nel mio ideale è una missione Egregio DOTTORE!
Mia madre peggiora ogni giorno che passa, dei suoi mali nessuno trova cura, sbattuta con tutte le sue sofferenze fisiche e morali da uno studio all'altro dove appese stanno tutte quelle belle pergamene di specializzazioni ma com'è che nessuno riesce a dar sollievo a mia madre?
La verità è che bisogna essere un pò Medici e un pò Stregoni ma soprattutto prima dei ferri dovreste usare il cuore e quello strano organo che non va solo compreso nella branca Otorino-Laringoiatra, non so mai sentito parlare d' orecchio? Cuore + Orecchio = Ascolatare, piccola formuletta da applicare per evitare tanti vostri errori di malasanità. Ascoltare con il Cuore chi si affida a voi con estrema fiducia e speranza!
Intanto mia madre non è stata mai depressa in vita sua ed oggi lo è, stanca abbattuta e bisognosa di qualcuno che l'aiuti nelle piccole incombenze quotidiane e io sto sempre a disagio e in difetto all'idea che non posso essere presente da lei come dovrei, come il mio dovere di figlia m'imporrebbe.
Sto male a vederla così e chiudo la bocca ai miei problemi per non aggravarle gli stati d'animo anche con i miei sempre in allerta.
Gli anni passano e la terra trema sotto i piedi, vederla così mi spaventa non la riconosco più vorrei strapparle quella maschera dal volto e ritrovare la sartina innamorata e canterina con le treccine e il sorriso sempre acceso come nelle fotografie che di tanto in tanto le piace guardare.
Ti abbraccio mammina mia!

venerdì 8 ottobre 2010

VARREBBE PROPRIO LA PENA





Ritorno sulla triste vicenda che ha per vittima la quindicenne di Avetrana, SARA Scazzi.
Ho letto molte fonti ed articoli e non sto a riportare qui i particolari ancora più scioccanti e raccapriccianti fatti dal reo confesso zio della ragazzina.
Ieri notte guardavo in alcune immagini il volto pulito che esce dall'infanzia, quello di Sara, mi colpiscono i suoi occhi, gli occhi sono proverbialmente detti: specchio dell'anima, e in quegl'occhi il turbamento si scorge.
Un piccolo rimprovero ho rivolto a quell'anima defraudata: "Dovevi parlare... quale minaccia ti faceva stare zitta? Dovevi parlare con tua madre, denunciarlo ai Carabinieri, appendere manifesti sui muri... ma mai starsene con la bocca chiusa e accettare sottomesse minacce e abusi!"
Ritorno su questa vicenda che ha scosso profondamente le sensibilità di tutta una Nazione, e ancora l'indignazione si fa più grave quando ho letto un articolo di cui riporto il link e incollo il titolo mi pare sufficiente e non aggiungo altro perchè mi è difficile sotto ogni profilo che mi vorrebbe ragionevolmente pacata e credere siano fenomeni da non considerare, è anche vero che il MALE si presenta sotto aspetti differenti, come in tutta questa storia, con la faccia di quello che somigliava ad un uomo come tanti .

http://www.nuovasocieta.it/attualita/8424-sara-scazzi-lo-zio-assassino-ha-dei-fans-su-facebook.html

Sara Scazzi, lo zio assassino ha dei fans su facebook

Il mio pensiero dietro Sara mi ha portata ad una vicenda a me molto vicina accaduta nel giugno del 1989, portato alla ribalta nazionale da trasmissioni televisive, noti criminologi, vennero scritti libri ma per noi suoi concittadini rimane Gisella Orrù, sedicenne, studentessa, e molto graziosa (anche su Splinder c'è un blog sul "Giallo del Pozzo" http://www.ilgiallodelpozzo.splinder.com/), anche lei scomparve inghiottita dal buco nero della "sparizione" in un incrocio di vie che portava alla sua abitazione. Per una decina di giorni le indagini furono depistate da strane telefonate, voci di donna che dicevano essere amiche ai famigliari informavano che la ragazza si era allontanata volontariamente, fino al ritrovamento del suo corpo avvistato da due ragazzini che giocavano in campagna dentro il sifone di una condotta idrica profonda una decina di metri.
Dall'archivio di Repubblica:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/07/11/chi-ha-ucciso-gisella-orru-sparisce.html
Fu rinvenuta in un pozzo in piena campagna saponificata e in stato di decomposizione dopo numerosi giorni di permanenza, era irriconoscibile, quando fu trovata ricordo ancora il servizio di un tg locale dissero che poteva essere una donna sui trentacinque anni.
Quegli anni furono particolarmente ombrosi nella nostra Città data una situazione che minacciava la quiete di noi cittadini venutasi a creare.
Nel giro di due anni avvenirono tre omicidi, qualcosa che a memoria non si ricorda sia mai avvenuta, due giovani uomini e Gisella, in situazioni differenti ma che pare fossero collegati in qualche modo.
Mai come in quel periodo ci si sentiva dentro un clima estraneo alla normale vita di sempre, minorenni che inspiegabilmente tentarono il suicidio, una purtroppo perse la vita per aver ingerito acido muriatico,una morte atroce e se si pensa voluta da una quindicenne che non aveva lasciato presagire nulla, fa molto pensare.
Dall'esame autoptico sul corpo di Gisella si riscontrarono raccapriccianti atti di violenza inaudita, picchiata, violentata (preferisco tralasciare i particolari) e quel piccolo foro sul seno sinistro che fu considerato l'atto "pietoso" di un macellaio, l'arma usata per trapassare il cuore di Gisella non fu mai trovata nè identificata come certa se uno spillone o un ferro da calza, fu quello comunque il colpo ultimo infertole per dare fine allo strazio.
perchè tanta ferocia?
Questi non sono che una goccia nel mare dei soprusi e abusi subiti dalle donne in tutta l'Italia, consideriamo il mondo intero la sofferenza è grande da non riuscire a coprire tutta l'infamia.
Cos'è che spinge l'uomo a diventare un mostro? Raptus? No non può tutto definirsi un attimo in cui la ragione e l'umanità in un uomo spegne l'interruttore per cadere nel buio fangoso che trasforma in bestie.
Sono molto triste. Varrebbe la pena di gridare alla pena di morte per questi esseri meschini ed ignobili, ma per loro sarebbe troppo facile cessare la coscienza di tormentarli per quel gesto raccapricciante.
L'agonia dell'anima, fino all'ultimo dei loro giorni, la pazzia che tortura ogni ora d'aria è il minimo della pena.
Auguriamoci che la Giustizia faccia veramente GIUSTIZIA. Viviamo in una società considerata civile anche se tale non sembra essere. Ma chiedere la pena di morte ci porterebbe solo alla loro stessa stregua di mostri.

mercoledì 6 ottobre 2010

NEL QUAL CASO AVRETE MIE NOTIZIE.





E' sconvolgente apprendere quante persone scompaiano senza lasciar tracce dietro di se. Solo in Italia

[... per mancanza di tempo dovrò riprendere il post in un momento più opportuno*]
...
...
07/10/2010 09:40:05

In sintesi quello che il ragionamento articolato delle mie parole voleva sviluppare su questa pagina nella mattinata di ieri, si sarebbe basato su certificazioni statistiche sui numeri delle persone scomparse in Italia nell'ultimo bienno e dei risultati ottenuti dietro le indagini svolte dalle varie Istituzioni, Commissioni, Forze Pubbliche e anche solo la caparbia forza di volontà di famiglie, amici o semplici testimoni sul filo del ritrovamento di coloro che in un attimo il loro destino cadrebbe nel buco nero della sparizione.
Avrei tessuto un discorso intorno all'ultima "sparizione" della giovanissima Sara Scazzi, ma ieri notte la prima connessione fatta sul web m'informava già di un possibile ritrovamento dei suoi poveri resti, notizia confermata più tardi. Mi sono così bloccata su tutta una serie di considerazioni fatte sulle circostanze di quest'ultimo ed ennesimo fatto cruento perpetrato su un'adolescente che mi hanno indignato, amareggiato, colpito profondamente.
La prima impressione personale all'annuncio della sua scomparsa fu di contraddire a priori l'esame di ritenere plausibile il suo allontanamento come volontario.
Questo sopraggiungeva dalle descrizioni fatte sulla sua personalità (anche forte dell'esperienza di essere madre di due adolescenti) mi stonava veramente tanto che quel visino d'angelo, quegli occhi timidi e insicuri avessero fatto una scelta simile.
Al terzo giorno dalla scomparsa, trascorso un tempo limite a che ne caso fosse una "ragazzata" e fosse ricomparsa, ripassando attraverso le cronache i suoi ultimi movimenti prima della scomparsa "nel vuoto" ero fermamente convinta che dovessero cercare il suo assassino nella famiglia.
Nell' 88% dei casi è uno zio.
Sono statistiche, sono i fatti che parlano, avremmo voluto che questo caso fosse un'eccezione, ma alla luce di questo terribile giorno per la famiglia di Sara e per tutti quelli che l'hanno amata oggi non resta che chiedersi "perchè" le è capitata una sorte simile e purtroppo non ci sarà mai un'adeguata risposta.
Quell'angelo meritava di vivere, di crescere nelle esperienze della sua età, invece la sua vita è stata interrotta dalla mano della violenza e la furia omicida di un uomo respinto che più non riconosceva nella persona famigliare.
Il MOSTRO è tra le pareti domestiche (quasi) sempre.
La cecità dei genitori per l'assurdità del solo pensiero, per la fiducia che si pone ad un famigliare lasciando spesso in custodia il bene più prezioso che sono i figli, i figli che vanno a scuola, che passeggiano in un parco, certo il caso, l'errore la'anomalia può celarsi ovunque e in chiunque, oggi più che mai siamo tutti esposti molto di più a tutto.
Penso comunque che alla base di tutto i segnali soprattutto per i casi famigliari sono evidenti, il campanello d'allarme trilla nella coscienza di una madre se la propria figlia è in pericolo, se sta subendo molestie, se questa indifesa creatura si trova in una situazione di disagio. Madri e figlie devono ASSOLUTAMENTE avere un rapporto di massima stima e fiducia, queste situazioni avvengo nella maggior parte dei casi in famiglie in cui si avvertono rotture, in cui la vittima viene identificata come solitaria, schiva e bisognosa di qualcuno con cui confidarsi, ricevere affetto... spesso inesperta sull'effetto che hanno certi comportamenti su una persona che travisa la ricerca di un consiglio, un pò di protezione e scatena incolpevolmente aspirazioni purtroppo come in questo tristissimo caso maniacali e persecutive fino al gesto incolsulto e nel più tragico dei casi, all'omicidio per un rifiuto.
Stendo un velo pietoso sul fatto che la madre abbia avuto notizia del possibile ritrovamento del corpo della sua amata "bambina" attraverso una trasmissione quale "CHI L'HA VISTO"...
Non oso esprimere completamente la critica feroce che farei a questo genere di intromissione mediatica di cui oramai siamo abusati tutti indistintamente ma perchè piace tanto stare in tv, essere dentro la notizia...
Le indagini erano in atto e mi da un enorme senso di frustrazione e fastidio che le telecamere siano entrate dentro quell'attesa spasmodica di una madre ancora convinta di ritrovare il sorriso della propria creatura.
Ma il mio odio contro la tv "luce della ribalta" è noto... Per CHI L'HA VISTO fenomeno in cui ognuno si può sentire protagonista tramite una telefonata in trasmissione di un avvistamento il più delle volte falso e mitomane.
Odio questa forma di comunicazione, critico la stampa e qualsiasi mezzo che lede la privacy delle famiglie solo per congestionare la mente delle persone in una morsa tra tragedia e gossip per allontanare l'intelletto da altre ben più significative considerazioni su quello che è un sitema politico che ci vuole Italiani pizza e mandolino allegri convittuali alla tavola di un re fedigrafo e blasfemo.
... e anche alla luce di quest'ultimo periodo che sottolinea pienamente la mia insoddisfazione come ITALIANA lascio qui un rigo dopo un bacio alato alla piccola dolce SARA che non le è stato concesso di scrivere di più sul suo diario scarabocchiato di cuoricini e fiori, pensieri di una quindicenne e sogni per un futuro tarpato.
Qui lo scrivo e qui lo nego: se mai dovessi "scomparire" non cercatemi a "CHI L'HA VISTO!" nel qual caso avrete mie notizie - vivo o morto - X





CIAO DOLCE SARA,
FIORE BIANCO RECISO,
NON LASCERA' NEL BUIO,
LA LUCE DEL TUO SORRISO!
Mic




bacio alato Piccola!




 

sabato 2 ottobre 2010

EFFETTO DOMINO




Probabilmente uno dei miei grandi difetti è l'impegno alla riflessione che sorge spontanea per ogni evento mi succeda.
Quando poi questo arriva da persone vicine come familiari ed amici dalla riflessione nascono una serie di sentimenti contrastanti sulle assurde contraddizioni degli accadimenti.
Ho ricevuto una mail, per la precisione più d'una dello stesso tono e in cui si affrontava lo stesso argomento, da parte di una persona amica delusa dalla mia assenza nonostante abbia sollecitato più volte.
Mi limito a risposte ovvie e concise e questo sembra non bastare, so bene di ferire qualcuno che mi ha dimostrato il suo affetto e che conta ancora su di me nonostante tutto. Mi scrive giudicando il mio problema da sempre quello di non essere espansiva, essermi relegata dietro gli impegni di famiglia e lavoro e che per coltivare un amicizia bisogna essere in due, si aspetta da me  più impegno. (?)
Per quanto mi spiace sentirmi additata come una persona distaccata, poco espansiva, sfuggente etc... sento di provare molta stanchezza.
Forse sono giunta ad un'età ed anche ad un limite che non sopporto più chi si arroga la volontà di giudicarmi senza la benchè minima conoscenza di quelli che sono i miei reali stati d'animo e il mio vissuto.
Non parlo dei miei problemi a chiunque.
Se arrivi a dirmi questo è perchè non mi conosci affatto, conosci quello che io ho voluto che tu conoscessi di me, una patina dove ognuno scivola se io lo decido e solo chi ha la chiave entra.
Sono una stronza? OK! Sono un'egoista? Perchè no, chi non lo è almeno una volta nella vita?! Sono egocentrica? Evviva! Sono una a cui piace condurre il gioco finchè non si stanca e posso lasciare anche a metà partita? Distrarmi e voler giocare a qualcos'altro? Sono un essere umano con i suoi difetti e pochi pregi, come tutti: C O M E  T E CHE MI SCRIVI E CHE HO DELUSO!
Mi dispiace davvero e  non ce l'ho con te. 
Tutti facciamo parte di un sistema e questo è solo uno degli effetti sortiti da quella grande catena di rapporti umani, perchè come te e tutti gli altri in questo gioco siamo null'altro che tessere di un DOMINO.

START!

(*) Non posso resistere (nonostante sia estraneo all'argomento del post) devo inserire un trailler di "DOMINO" film ispirato alla vera storia di Domino Harvey che intraprende la carriera della cacciatrice di taglie, ed è dedicato alla sua memoria.

Il cast con Keira Knightley (secondo me incredibilmente assomigliante a Winona Rider - che adoro) - Mickey Rourke ed Edgar Ramirez (certi esemplari esistono solo nei film) . Del regista Tony Scott  (2005 Francia).