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martedì 30 marzo 2010

Nell'aria c'è...


...qualcosa per cui vale la pena festeggiare, svegliarsi con l'idea di una sorpresa.
La mia mente si è fatta labile ma non per certe emozioni che ricordo.
Mare, onde e orizzonti e la bellezza di un animo generoso.
L'amicizia è un dono al quale non ci si può sottrarre
soprattutto se si tratta di due come noi!




AUGURI GIUSI!!!
Ti voglio bene
Mic

 



domenica 28 marzo 2010

giovedì 25 marzo 2010

IL CIELO QUESTA MATTINA


Il cielo questa mattina
è una lastra di metallo,
i capelli non sono in piega
e ho uno strano sapore di ruggine
intanto che le porte sbattono
spinte dal vento di un marzo leso.
Forse è per via del materasso
che non regge più il peso
dei miei sogni caduti dal tetto
se il reggiseno si è sganciato
per la fuga del mio_cardio
minacciato da un'extrasistole sinistra.
L'espressione s'allunga
su un'immagine di vene emorragiche,
d'attrazione oscillante dal davanzale
e progetto ogni giorno la mia morte
ma non mi metto d'accordo con Dio.

Micol©poesia2010


waiting...

martedì 23 marzo 2010

POETA PER CASO





Il silenzio ha tarpato le ali alla Presenza,
Musa che mi penetrava di Luce ed Elegia.
Rimangono poche parole, cerchi concentrici
sullo specchio di Lago. Effetto di un sasso
lanciato nel profondo del mio abisso.
Effetto dato Dalla Nobile Mano ritratta,
schiena voltata di cammino a ritroso.

~
Rinnegare il mio volto, la mia voce,
quelle nostre parole - parole nostre...
l'indifferenza ha liberato la tasca dal peso
e vai indossando abiti nuovi da raccontare,
asole e cerniere da liberare e abbottonare,
fra sfrontati innamoramenti e fuochi fatui
di parole sempre uguali di poeta per caso.

Micol©

 

mercoledì 17 marzo 2010

LA VERA, UNICA ESSENZA.

""


Sfiora le caviglie la vestaglia nera e con passo leggero, lo stesso che usai per andare via, ora solitario s'aggira nel segreto di una stanza chiusa ad occhi invadenti. Sono l'ombra che si nasconde e cerca luogo dove pace regna nella convulsa tenerezza, eroina del mio peccato.
Rimango là, esco di rado, il mio corpo vive la crudele beltà della primavera e si disseta dalle foglie verdi di piante ornamentali quando rugiada si posa per il ricordo e la poesia.
Mi cerco impalpabile profilo che fa contorno all'arredamento, sono sola e mi compiacio della presenza amata che aleggia costante, non ho bisogno d'altro che librarmi in un sorriso che dia gioia, lady in nero, la geisha con l'anima imperturbabile, petalo di perseveranza per questo Amore accecato dalla negazione e di suoni dolci provenienti dai suoi occhi.
Scalza scivolo su tappeto di parole che io stessa ho intessuto, cuscini imbottiti di carezze e di palpiti d'assolo e musica nei timpani che ha l'esperienza di chi non c'è. Mi muovo incantevole dal sogno animata. Libera in espressione sensuale e godimento, mansueta e felina attendo chi aprirà la porta per cogliere di me la vera, unica essenza.

Micol

waiting...

lunedì 15 marzo 2010

La stanchezza

Quello che c'è in me è soprattutto stanchezza
non di questo o di quello
e neppure di tutto o di niente:
stanchezza semplicemente, in sé,
stanchezza.
La sottigliezza delle sensazioni inutili,
le violente passioni per nulla,
gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno,
tutte queste cose -
queste e cio' che manca in esse eternamente -
Tutto ciò produce stanchezza,
questa stanchezza,
stanchezza.
C'è senza dubbio chi ama l'infinito,
c'è senza dubbio chi desidera l'impossibile,
c'è senza dubbio chi non vuole niente -
tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi:
perchè io amo infinitamente il finito,
perchè io desidero impossibilmente il possibile,
perchè voglio tutto, o ancora di più, se può essere,
o anche se non può essere...
E il risultato?
Per loro la vita vissuta o sognata,
per loro il sogno sognato o vissuto,
per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita...
Per me solo una grande, una profonda,
e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza,
una supremissima stanchezza,
issima, issima, issima,
stanchezza...

da Poesie di Alvaro de Campos
F. PESSOA

martedì 9 marzo 2010

- NUVOLE - SUONATE DAL VENTO -




Se il Vento sapesse dello strazio che invoco nell'ascoltarlo quando suona e da voce alle Nuvole!
Se il Vento potesse guardare dentro i miei occhi la pioggia che non cessa e nell'istante in cui la melodia corre su per un cielo che non possiede azzurra distesa quando la mia anima soggiorna fra le Sue Nuvole!
La mia voce è imprigionata da catene invisibili e serro le labbra perchè non esca terribile ed irriconoscibile al mio orecchio: spaventerei lo stesso dolore.
Se il Vento potesse...
se il Vento volesse aiutarmi a proferire il canto perchè si sposi con la sua sinfonia, quale gioia e Perdono raggiungerebbero fin dove chiama il Paradiso.
Non sa il Vento.
Egli è libero, inafferrabile, sconvolge ogni cosa e piega campi di grano, storce alberi e gioca con le foglie disorganizzando il loro viaggio, ed ha investito il mio corpo e i miei sensi spingendomi e trattenendomi con forza contraria sull'orlo di un precipizio
... e ancora sono lì su quel precipizio oscillante con il viso tatuato dal rigo salino delle mie lacrime e m' incanta come il sonaglio del serpente tentatore la forza del Vento che riesce a suonare le Nuvole.
Improvvisamente lascio il suolo per volare, sospesa dalle correnti ascensionali là dove corrono le Nuvole, là dove arriva la sua musica

Micol


waiting...

sabato 6 marzo 2010

HAVE YOU A MAIL





Lo so i tempi sono cambiati.
Noi adulti siamo cambiati.
Il mondo dell'infanzia è cambiata.
Ricordo ancora quando a casa dei miei "arrivò" il telefono e avevo forse nove anni e mia madre si raccomandò tanto di "non toccarlo" perchè ci saremmo potuti (io e mio fratello minore) prendere una scossa elettrica.
Il fatto è che quel "coso" sopra il mobile d'ingresso, grigio topo dotato di una ruota in plastica trasparente forata in corrispondenza di numeri neri su disco bianco alla base beh! invitava proprio ad infilarci le dita e fare numerini ... ma guaiiiiiiiii ad alzare la cornetta, a parte che tenere su il braccio con la pesante appendice attaccata al filo del "coso" ci avrebbe stancato prima di pochi istanti.
Oggi sono ancora io ad avere quasi timore dei mezzi che arrivo ad avere in libera scelta per le mani.
Il cellulare ad esempio ambito dal mio figlio maggiore: "Mà daiiiii fai a cambio?" - "e che è una figurina? No è mio me l' avete regalato per il compleanno quindi è doppiamente mio!" .- "Eddaiiiiiii  maaa ti do il mio è touch anche questo, tu il tuo lo usi nemmeno per un quarto delle funzioni che ti offre"! ... che devo aprire il Maps quando so esattamente dove mi trovo? o... o... store video e music etc etc? Wlan che mi nutre? 3g umts e biri bin e biri ban... che ne so uso ciò per cui deve essere fatto un cellulare e anche un pò mp4 e fotocamera.
A parte il fatto che l'ho ricevuto a fine dicembre... sto leggendo le istruzioni... da qui al prossimo cell, ne ho di tempo per imparare no?
Mi sono pure adattata al touch screen... bello però cavoli quello mi diverte... impostazione tastiera qwerty e vaiiiiiii... si inviano 8 sms senza neppure rendersi conto come quando il marito ti chiede via sms "sono al centro commerciale che devo comprare?" ... poi si piange sul credito! Non per il carrello della spesa ma per il conto telefonico.

Cmq mi sono dilungata sono uscita fuori tema, il mio discorso voleva essere un altro.
E' che oggi mi trovo davanti ad un fenomeno che o ci sei dentro o si fa fatica a tenere il passo.
Sono troppe le nozioni da acquisire, soprattutto per chi ha alle spalle altri metodi ed esperienze.
Oggi non puoi regalare nulla che non sia tecnologico... nemmeno i bimbi di tre o quattro anni vedono nel gioccatolo classico quello che desiderano realmente.
Mia figlia compirà 10 anni fra qualche mese e sono almeno sette anni che si applica al pc.
Così è lei ad istruirmi su come fare e non io a dirgli di non toccare il pc o prenderà la scossa.

Poco fa ho aperto il mio indirizzo di posta elettronica e ho trovato una mail in arrivo, è questa:

"Ho trovato il film in streaming che stavi cercando nel sito dove vado io a vedere i film ti do il link:    http://www.etcetcetc
prima che inizia viene della pubblicità tu clicca il tasto rosso la forma è questa   >  
Buon film!
Bacio
Alèèèèèèèè!!!"

Questa è mia figlia! La mia insegnante di vita!

Micol

venerdì 5 marzo 2010

PENELOPE SCALZA




Oggi è un buon giorno per ritornare
ad aprire sipari sulla polvere del mondo
filtrare luce ferendo gli occhi
scostare quel tanto che dice parole
righe di pulviscolo come cerniere scese sulla pelle
e vibra suono emesso dalle corde tese dei capelli
allacci d'abbracci stretti da nastri trasparenti
da capo e coda nati per esser sciolti
da mani incorporee.
Vibra l'ala, il fiato e la carne sul bacio nascosto
dietro la finestra, quel vetro sirena con potere
d'incanto, col canto d'amore e morte che
mi richiama sui vapori densi che infestano
la ragione succube d'oblio senza fine.
Tremo di pena mio Nessuno.
Cammino su petali di vetro che separava
io Penelope scalza.

Micol©poesia

lunedì 1 marzo 2010

Non esce dalle labbra








 


"Il mio sorriso non esce dalle labbra.
Il mio sorriso illumina il mio volto
se è il mio cuore a sorridere."
Ernesto Olivero