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lunedì 10 maggio 2010

LOVE & SEX





Spesso veniamo amati per ciò che sembriamo , per ciò che fingiamo di essere,
e per mantenere l'amore di qualcuno, continuiamo a fingere, a recitare una parte,
finendo così per rendere la finzione autentica a noi stessi
Trappola del Sesso
Il sesso può essere una forma di liberazione,ma può anche essere una trappola.
Tutto sta nello dare ascolto ai nostri sensi più recondi.
Sesso convenzionale
Per molti, anche la sessualità è una catena dell'oppressione sociale:
vivono il sesso convenzionale come copertura dei propri istinti.
Paura dell'amore
Gli individui sono stati educati alla paura di se e dei propri sentimenti.
Tutti parliamo di amore ma è una parola vuota: in realtà si ha paura dell'amore
e dei sentimenti, perchè sono elementi perturbatori e possono portare sofferenza.
Per cui gli individui recitano l'amore, che in quanto messa in scena non può
destabilizzare ne portare sofferenza.
Le bugie del sesso
Il sesso è zeppo di bugie.
Il corpo cerca di dire la verità, ma viene represso dalle regole sociali e
finisce per legarsi alla finzione, paralizzandosi nella menzogna.
Espediente d'amore
Forse l'amore è soltanto uno tra i numerosi espedienti che abbiamo
a disposizione per riempire i nostri vuoti esistenziali, per superare
provvisoriamente la vacuià della nsotra vita.
Gabbia dell'anima
Ascoltando attentamente il nostro corpo, allarghiamo la portata dei nostri sensi.
Il corpo diviene la ganbbia dell'anima, se non riusciamo a sviluppare completamente
i cinque sensi facendone così le finestre dell'anima.
Quando la sessualità riesce a coinvolgere completamente i sensi,
raggiunge l'estasi di un'esperienza mistica.

 


Poesie tratte dal Black Book di Jim Morrison da Amore e Sesso



 

martedì 20 aprile 2010

che schifo l'invidia!!!/sostituzione con video e poesia J.Morrison




"MORRISON vs PLANT"-VIRGIN MOTEL-Spot






COMPLETAMENTE IMMACOLATI:



 




   Ti dirò che...


   Nessuna eterna clemenza potrà mai perdonarci, ora


   Per avere rovinato l'alba


 


Riandando a quei giorni, ogni cosa era più semplice e più confusa


Una sera d'estate, andando al molo


Mi imbattei in due ragazzine


La bionda si chiamava Libertà


La scura, Avventura


Parlammo, e mi raccontarono questa storia


Ora ascolta un po'...


Ti parlerò di Radio Texas e del grande ritmo


Ad andamento lieve, lento e folle


Come una sorta di nuovo idioma


Che colpisce la tua mente con la fredda, improvvisa furia di un messaggero divino


Lascia che ti parli delle angosce e della perdita di Dio


Delirando, delirando nella notte senza speranza


Qui fuori nel perimetro non ci sono stelle


 


   Qui fuori siamo completamente


   Immacolati


 


 


                                                   


                                                 COMPLETAMENTE IMMACOLATI


                                                            (Jim Morrison, 1943-1971)


GRAZIE MARISA
AMICA MIA NEL BENE E NEL MALE,
NELLA LIBERTA', NEL RAPPORTO
TRA EMOZIONE E LEALTA'
IN QUEL CHE SIAMO E CHE DIAMO
SENZA RISERVE.
IO E TE CHE AMIAMO LA BELLEZZA
DELLA SEMPLICITA'
E L'AMORE CANTATO DAI POETI
CHE NESSUNA IMMONDIZIA
PUO' SFIORARE.

TI AMO AMICA MIA
TI AMO SORELLA E ANIMA

(per chi potrebbe fraintendere l'amore alla massima potenza anche nell'amicizia io la esprimo così)


 



lunedì 15 marzo 2010

La stanchezza

Quello che c'è in me è soprattutto stanchezza
non di questo o di quello
e neppure di tutto o di niente:
stanchezza semplicemente, in sé,
stanchezza.
La sottigliezza delle sensazioni inutili,
le violente passioni per nulla,
gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno,
tutte queste cose -
queste e cio' che manca in esse eternamente -
Tutto ciò produce stanchezza,
questa stanchezza,
stanchezza.
C'è senza dubbio chi ama l'infinito,
c'è senza dubbio chi desidera l'impossibile,
c'è senza dubbio chi non vuole niente -
tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi:
perchè io amo infinitamente il finito,
perchè io desidero impossibilmente il possibile,
perchè voglio tutto, o ancora di più, se può essere,
o anche se non può essere...
E il risultato?
Per loro la vita vissuta o sognata,
per loro il sogno sognato o vissuto,
per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita...
Per me solo una grande, una profonda,
e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza,
una supremissima stanchezza,
issima, issima, issima,
stanchezza...

da Poesie di Alvaro de Campos
F. PESSOA

giovedì 26 novembre 2009

Voglio ringraziare...





"Tutte le persone che sono passate o passeranno nella nostra vita sono importanti per la nostra crescita, perché tutte indistintamente ci lasciano qualcosa.
Non importa, se quello che raggiunge la nostra mente e il nostro cuore non è sempre di nostro gradimento, la cosa veramente importante, sarà tutto quanto noi riusciremo a trarre dal loro passaggio.
Ogni loro parola, ogni loro gesto, tornerà utile per comprendere e imparare qualcosa di nuovo.
Impariamo ad ascoltare, impariamo a guardare, impariamo a sentire e in ognuna di quelle persone, troveremo una parte di noi, una parte che forse non riteniamo nostra, ma che è lì ad insegnarci tutto quello che non vorremmo mai essere o diventare in futuro.
Gli eventi, gli incontri e tutto quanto si muove intorno a noi non avviene mai a caso, c’è sempre una ragione, magari non facile da accettare, oppure troppo bella per non essere presa al volo, ma questo non cambia lo stato delle cose e lo scopriremo se impareremo a pensare alle ragioni che possono aver mosso tali evenienze.
Per questo motivo
voglio ringraziare tutte le persone che hanno avuto anche solo una piccola parte nella mia esistenza e dalle quali ho avuto l’opportunità di imparare molto."

 



(Rossella Pirovano, “Ho chiesto perdono a mio figlio” )



 



 

lunedì 27 luglio 2009

IL GIORNO DI SANT'ANNA


Il miglior lettore e il miglior essere umano
sono quelli che mi fanno la grazia della loro assenza.



Charles Bukowski





Il cielo era ormai pregno di sfumature e striature che raccontavano la storia di una giornata al tramonto, guardavo dalla finestra questa meraviglia ed il sole acceccava il mio turbamento.
Era il giorno di Sant'Anna, la nonna, la madre, la figlia... un'altra storia che ci hanno raccontato, ma io ho la mia ed è complicato raccontarla.
Anna. Un nome dolcissimo e pieno, femminile che sa di donna determinata, bella e matura.
Devo molto ad una donna chiamata Anna. E' stata la donna che ha sostituito mia madre un certo periodo della mia infanzia, lei ha asciugato le mie lacrime per il mio primo dentino caduto e a lei ho recitato la prima poesia per la Festa della Mamma in prima elementare.
Anna è una bambina che corre sorridente e felice in braccio a papà, bellissima si, deve essere così, io l'ho vista crescere nei miei pensieri più belli che le ho dedicato.
Quando sono uscita dai ricordi il cielo si era fatto più scuro e Venere brillava ancora di più sul manto color indaco.
Una stanchezza improvvisa mi ha accompagnato con la testa sul cuscino.
Ho pensato a tanto di ciò che è arrivato e poi mi ha lasciato... credo d'essermi addormentata così mi ha svegliata una sensazione di calore, di presenza.
Lui era sdraiato accanto a me, mi osservava e mi prendeva per mano.
"Che fai dormi a quest'ora?" non era un rimprovero, la sua voce era un sussurro.
"Stavo pensando e mi sono addormentata..." gli ho risposto.
Ha stretto forte la mia mano e si è sollevato sul gomito : "Senti che bello, si alza un pò di maestrale!"
L'ho tirato verso di me e gli ho sfiorato un bacio sulle labbra: "Che dici, mettiamo in tavola la cena?"
Lui un pò seccato:"No daiiii! Rimaniamo qua io e te... guardiamo il cielo dalla finestra... si sta bene qui!"
Ora lo abbraccio: "Non se ne fa nulla... il dovere ci chiama e i ragazzi saranno già affamati"!
Io lo sento che aggiunge: "Ma perchè scappi sempre?!"... fingo di non sentirlo, sono già tra i fornelli e poi ... e poi ... non c'è niente da spiegare.


Goodnight Mic


lunedì 1 giugno 2009

Quando l'amore vi chiama





Quando l'amore vi chiama seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgono, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama nascosta tra le piume potrebbe ferirvi.
E quando vi parla, abbiate fiducia in lui.
Anche se la sua voce può infrangere i vostri sogni come il vento del nord devasta un giardino.
Perché l'amore come vi incorona, allo stesso modo può crocifiggervi.
E come vi fa fiorire, allo stesso modo vi recide.
Allo stesso modo in cui ascende alle vostre sommità e accarezza i vostri rami più teneri che fremono nel sole, così può scendere fino alle vostre radici e scuoterle fin dove si aggrappano alla terra.

Come covoni di grano vi raccoglie intorno a sè.
Vi batte fino a spogliarvi.
Vi setaccia per liberarvi dai vostri gusci.
Vi macina fino a ridurvi in farina.
Vi impasta rendendovi malleabili.
Poi vi affida alla sua sacra fiamma, per rendervi pane sacro per il sacro banchetto di Dio.
Tutto questo vi farà l'amore perché conosciate i segreti del vostro cuore, e perché in quella conoscenza diveniate un frammento del cuore della vita.
Ma se nella vostra paura dell'amore cercherete solo il piacere e la pace, allora meglio farete a coprire la vostra nudità e ad abbandonare l'aia dell'amore per il mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutte le vostre risate, e piangere, ma non tutte le vostre lacrime.
L'amore non dà nulla se non se stesso, e non prende che da se stesso.
L'amore non possiede, né può essere posseduto.
Perché l'amore basta all'amore.
E non potete pensare di comandare il cammino dell'amore: se vi trova degni, è lui a dirigere il vostro cammino.
L'amore non ha altro desiderio che realizzare se stesso.

Gibran


Goodnight Mic

lunedì 30 marzo 2009

Una scatola di mogano piena di lettere.




Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta:
Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo.



Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali.



Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom.



Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna.



Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità.



Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive.



Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle ?



Ti aspettavo.



Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni...i giorni...gli istanti...che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato.


O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo...Tu sei matto....e per sempre lo amerà.



Alessandro Baricco



lunedì 26 gennaio 2009

Non lasciate che le parole creino distanza!

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perchè le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perchè perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perchè gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perchè desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: " Voi sapete perchè si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perchè? Perchè i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano." Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."

 (Mahatma Gandhi )


... ed io ora vorrei avere ancora una possibilità, una soltanto,
che mi porti indietro nel tempo, un minuto prima
che commettessi l'errore
di pronunciare (o scrivere)
parole che hanno creato distanza, allontanato cuori.
Vorrei che il mio fiato non le avesse mai dato vita,
vorrei non fosse mai esistito
quel grido arrabbiato.
Il pentimento non è sufficiente a cancellarle
e
l'Assoluzione non arriva per riconciliare  
la distanza che ha separato e tornare.

Ma Tu se puoi apri il tuo cuore votato al silenzio
e ascoltami.

Mic