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martedì 30 ottobre 2007

IO SONO UNA FARFALLA

* Mi chiedi perché costruisco la mia casa nella foresta montana, e io sorrido e sto in silenzio, e la mia anima rimane quieta: essa vive nell'altro mondo, che nessuno possiede. Il pesco fiorisce. L'acqua scorre.
Li Po (701 – 762)





Il pensiero occidentale non fa per me... ne sono più che convinta!
Ancorati al tempo, attaccati al possesso, vivi nel materialistico accapparrarsi delle cose.
Io non ho tempo, non ho orologio, annuso l'aria, vivo di spirito e se potessi mi nutrirei di essenza... invece devo impormi ritmi che richiedono uno sforzo eccessivo, perchè il mio scandire è differente.
Il mio movimento interiore gradirebbe ampi spazi dove l'armonia s'accompagna ad arte e cicli elementari.
Dove acqua e musica hanno lo stesso ritmo, dove fibre naturali e leggere accarezzano gli arredi e in sintonia del vento.
Leggo, leggo tanto, forse troppo... cerco la bellezza, sono un'esteta dell'anima!
Ho voglia di natura... di verde, dell'odore del muschio, di ammirare un'ikebana rosa pesco, ho voglia di andar via da qui... canne di bambù strette fra loro hanno formato la gabbia.
Io sono una farfalla, sarà il mio mantra per questo nuovo oggi.
Da vent'anni guardo lo stesso quadro fuori dalla finestra, ma io chiuderò gli occhi e respirerò lenta... inspirerò... leggera apnea che arriva al pensiero e poi espirerò... leggera fino a svuotarmi, fino a stordirmi, fino a rasserenarmi, fino a dove non ci saranno che estesi orizzonti, dove il volo di una farfalla sarà breve ma INTENSAMENTE VIVO! *







FARFALLE
di Wei Li Bo

Fiocchi di cielo
Alitano intorno
Alla chioma fiorita
Degli albicocchi:
Messaggeri del sole
Intessuti di seta.







IL VENTO DELLA VALLE
di Lu Yun

Vivendo ritirato di là dal mondo
Godendomi in silenzio l’isolamento
Stringo di più la corda della mia porta,
Tappo la mia finestra con bulbi e felci.
L’animo mio s’intona alla primavera,
Al finire dell’anno ho l’autunno in cuore.
Così, copiando i mutamenti cosmici
La mia casa diventa un universo.


giovedì 25 ottobre 2007

Shhhhhh!!!





shhhhh!!!.....
Non lo sentite anche voi?
E' il pianto di una bambina,
che dall'anima tende piccole mani
che chiedono solo amore
un pò d'amore.
shhhhh!!!....
Ora si fa più intenso
non lo sentite?
è quello di un'adolescente
il corpo acerbo ma preteso
e il pianto sale
sale ancora
e sale quella donna
su scale bianche,
scivola,
inciampa,
cade,
ma si rialza e
cerca di arrivare a sfiorare
un pò di luce
con sorriso di sale
sul volto rigato
come divisa da carcerato.
Shhhh!!!....
lo sentite ora?
quel pianto che si confonde
nell'aria?
ha il profumo dei suoi capelli
sotto la pioggia,
e il tepore del suo seno
d'abbraccio,
alito che condensa
nel freddo.
Sei foglia d'autunno,
stella cadente,
amore perdente...
piangi tutte le tue lacrime
non ci sono mani per te
non ci sono occhi per te
non ci sono labbra per te
solo silenzio
....
 il tuo
.....
nessuno che ascolti il tuo pianto!

Micol

mercoledì 24 ottobre 2007

Musica musica musica





Musica musica musica


entra dentro riempimi, colmami, inondami,


spegni le fiamme,


arresta l’emorragia che sgorga a fiotti inarrestabile.


Curami e poi senza pietà finiscimi.


Figlia, madre, sorella, amante di notti lunghe e solitarie.


Mostrami la strada dei sogni perché ho pugni vuoti.


Srotola le note in nastro isolante, lega questo corpo,


involucro di sola fragilità.


Musica musica musica


luce nel buio, nostalgie e bisogni,


piegata sotto la carezza


di quelle fredde mani di marmo,


chi ha voluto vedere veramente oltre


il vestito caduto ai miei piedi?


E sono Polvere nella polvere, particella invisibile.


Mi fermo a pensare a quei volti e nomi


trasportati su scale mobili, accompagnati verso check-in,


viaggiatori verso scenari troppo distanti da qui.


Eccomi immobile dietro vetri immensi,


impotente,


come quella bambina che aspettava di essere presa fra le braccia.


Sono in bilico sulla linea di non ritorno,


non c’è tempo per il rimpianto,


attraverso e scivolo giù sopra una nuova melodia


e l’irraggiungibile esplode in me in mille schegge di vetro,


dilaniata in musica, arco riflesso del suo sapore di pace e di vento.


Micol


 

martedì 23 ottobre 2007

SONO TRISTE ANCHE SE...






Sono triste anche se non dovrei esserlo perchè so che le amicizie, quelle VERE, non finiscono mai.
Certo è che sentire: "E' da un pò che te lo volevo dire..." mi ha messo ancora più a disagio.
Non obbligo nessuno a frequentarmi, siamo tutti esseri liberi, il mio cuore accoglie e comprende, ma mi ferisce pensare che qualcuno solo perchè io sono una persona accondiscendente e sensibile, pensi che rivelarmi la propria decisione per un distacco minacci la mia serenità.
La vita è una stazione, si scende, ci si incrocia e si condivide la vista di bei panorami fino alla prossima partenza e io sto giù nella banchina a salutare attendendo un nuovo arrivo.
Ma non desidero che qualcuno viva del tempo con me per dovere, in nome della bella amicizia.
Sono amareggiata perchè mi affeziono tantissimo a chi se lo merita e vedere qualcuno allontanarsi da me, mi fa male. Ma non ha alcuna rilevanza la quantità di tempo trascorso insieme, io miro alla qualità... e se è stato necessario fermare il tempo, se questo fa stare meglio, io non ho nulla in contrario.
A te mi rivolgo: ci siamo dati tanto, forse troppo e alle volte il troppo è eccessivo. Vai per la tua vita e vivila al meglio. L'amicizia è un gran dono e io so di non averti perso. Fra un mese, fra un anno io ci sarò sempre, come oggi, come due anni e mezzo fa, sempre con il mio timido sorriso... e se anche fosse stato sottinteso qualcosa di più di un arrivederci, non dimenticherò MAI le belle emozioni, i bei momenti vissuti insieme.
Ti voglio bene!
Ciao
Mic_inaD


sabato 20 ottobre 2007

MUTAMENTI











MUTAMENTI


 


"Tutto fluisce e scorre come questo fiume, senza sosta, giorno e notte"

Confucio



Cerchio diviso a metà
in luce e oscurità
legge degli opposti
ciclici poteri intrusivi
(t'ai chi).

L'Oracolo
esplica dei fatti il sincronismo,
emette sentenza l'esagramma:
(sarà) Il Procedere (Lu)

Sopra è il cielo (Ch'ien)
Sotto è il lago (Tui)
Il creativo e il sereno
senza alcuna presunzione,
il superiore
e l'inferiore si fonderanno

e nell'attesa dei mutamenti
sospese in fragranza d'incenso,
tre monete d'argento
danzano aeree
richiamando a sè
stagioni arcaiche e misteriose
prima della trasformazione
in semi sulla terra.

Ora seduta sulla riva del fiume
rivolgerò il mio sguardo all'infinito.


Micol

martedì 16 ottobre 2007

ZAZEN "Sedere e guardare dentro se stessi"

Chiamatemi peccatore, chiamatemi santo - è solo un vostro atteggiamento - ma io sono soltanto me stesso. Ed io non mi do alcuna definizione, perché per me la realtà non è definibile ed io sono parte della realtà, così come lo siete voi.



Bhagwan Shre Rajneesh - Estasi: il liguaggio dimenticato







Sono passati duemila anni, ma noi continuiamo a fare ciò che abbiamo fatto a Gesù.

Osho, Orme sulle rive dell'ignoto








Il Buddha diceva - e lo ripeté in continuazione per quarant'anni - che si diventa qualsiasi cosa si pensa. Il pensiero determina tutto ciò che sei. Se sei finito, dipende dal tuo punto di vista: abbandona questa opinione e diventi infinito.

Osho, Yoga: la scienza dell'animIl Buddha



foto: Giardini "Karensasui" o Zen da www.zenhome.it











lunedì 15 ottobre 2007

AUTO_REGGENTE


Reggo alla nostalgia di te
al desiderio delle tue labbra immorali sulle mie,
che scendono ad incorniciare la croce sul mio petto.
Reggo nutrendomi del miele di agrumi e asfodelo
che ho intinto tra le dita in in_colpevole rapire
di quella visione del tuo corpo disteso,
muto e perfetto.
Mi muovo sul sentiero che accompagna al sublime
sul breve ricciolo d’ombra che sembra voler cedere,
tracimato e sfinito dall’umida follia.
Io reggo tenendo palmi aperti sui fianchi,
verticale sopra i tacchi,
la testa addossata alla parete di un comune desiderio.
Oh!Baby!
Ti abbraccerò con gli occhi e lascerò
che la carezza scenda dove l’inguine geme,
lasciando fremere lo spicchio di luna di bianca coscia,
appena sopra la curva trasparente dell’autoreggente
e sognandoti dentro me
aprirò la soglia all’essenza cancellando la distanza.

Micol

sabato 13 ottobre 2007

EVANESCENTE




Proiettata verso l'infinito

in velocità progressiva

verso un ostacolo imminente

prima dello schianto finale



…e poi le braccia del silenzio

ad accogliermi

in corpo disorganizzato

disarticolato

distorto

nel nulla evanescente


Micol

venerdì 12 ottobre 2007

Piccole Grandi Emozioni

Aprire una pagina su questo infinito e confuso mondo internettiano e scoprire di riconoscersi. Mi domando cosa accomuna tante vite differenti. Ma poi dolcezza mi sorprende sulle risposte: Voglia di Amistade! (Amicizia) - e solo nelle somiglianze più sottili al nastro di seta azzurro ci si stringe per stare insieme, nonostante le distanze, nonostante le diversità culturali e sociali, nonostante il sesso e la professione... tutto si annulla nella bellezza delle Piccole Grandi Emozioni.

Un cuore delicato oggi ha pensato a me e vedo il suo sorriso sotto i baffoni mentre scrive per me.
Grazie A. - lo so già, se mai la vita ci darà la possibilità di incontrarci io mi scioglierò in lacrime di commozione dentro il tuo abbraccio. Sei un GRANDE!!



********************************************

Questa è dedicata a te:

Dal groviglio dei sogni
un volto
m'insegue deciso
e scompare
come luce nella luce.

A.F.



AUGURI MICOL!!!



giovedì 11 ottobre 2007

SUMMERTIME







Summertime, time, time,time



 



Urlo di bestia ferita



sul diaframma graffia



pelle dentro unghie laccate



di rosso porpora



rovesciato da ferite aperte.



 



Summertime, time, time,time



 



Mi rigiro in un letto di pensieri



calde lacrime di hennè nero



tatuano tribali sul mio volto bianco



e di quelle simultanee nostalgie



non tracciano più strade



per arrivare a te



i miei sogni.



 



Hush, baby, baby, baby, baby, baby,



No, no, no, no, don’t you cry.



Don’t you cry!



 



Ricordo



non hai voluto che piangessi



ma la tua voce si è spenta



nel silenzio



ed io ho compreso



che cavalli bianchi



erano stati liberati dal recinto



lasciandomi sola sulla terra battuta.



 



No, no, no, no, don’t you cry.



Don’t you cry!



 



E' tempo che io sia forte baby!



Niente più carte per un'ultima mano



il giorno nuovo



si è presentato con un' inchino.



Hai barato



prendendoti tutto



ma puoi ancora togliere



l'anello dal mio cadavere



è ancora caldo dal tuo ultimo sorriso.



 



No, no, no, no, no, no, no, no, no,



 



Non si tarpano le ali



durante il volo di un angelo



non ho le armi per raggiungerti



... e tu stai volando baby!






Vola alto baby



e non voltarti indietro



sei in un altro cielo



lontano dal mio.



 



No, no, no, no, no, no, no, no, no,



Don’t you cry,



Cry!




Mic

mercoledì 10 ottobre 2007

Questa mattina...

... Stavo in cucina con un senso di nausea, erano da poco trascorse le 6.00 i miei occhi non riuscivano a concentrarsi sugli oggetti e la tv mi infastidiva.
Un leggero pulsare le tempie e quel retrogusto indefinibile, misto di tequila e troppe sigarette mi hanno fatto arricciare il naso davanti al mio fedele capuccino.
Ho solo tre ore di sonno.
Maledetto pc. Ieri notte mi sono connessa col pensiero della serie: " Mah! vediamo se c'è qualche novità e poi presto a nanna"! e mi sono trovata seduta nel wc che il display del cellulare segnava le 02.53.
Credo anche di aver perso i sensi, seduta in attesa di fare pipì,  perchè ancora ricordo di aver riaperto gli occhi e segnavano le 02.58.
Cmq è lì che ho fumato la mia ultima sigaretta prima di lavarmi da diligente bambina i denti, struccata delle tracce oramai inesistenti del  trucco sulla faccia e via sotto il confortevole abbraccio del piumoncino.
Il russare sommesso di mio marito mi ha cullata verso i sogni.
Questa mattina la suoneria del cellulare somigliava ad una musica proveniente dalla nebbia dei sogni.
Lui si è espresso dolcemente girandosi dalla mia parte e con la voce ancora impastata di sonno ho sentito che diceva: "Spegni quel cazzo di telefonino!"
Eh già! ho sposato un duro!
Inutile pensarci su era suonata l'ora del dovere! ci si alza... dopo due tentativi di ritornare nel mondo dei sogni, decido di scendere dal letto... il pavimento è freddo, cerco le mie infradito nere perchè mi riparino dal contatto.
Allora, dicevo che stavo in cucina, già: aspettavo che si liberasse il bagno (unico bagno in casa per quattro è davvero impensabile ma questo è il dato di fatto), e guardavo fuori dalla finestra.
Un pallido Sole e una luna sfocata sembravano salutarsi dandosi il cambio turno: "ciao collega... tutto a posto?" e la Luna risponde al sole: "Nottataccia!"
Sì ha piovuto, le macchine e le strade ancora ne danno testimonianza e la temperatura è calata, il mio pigiamino di cotone sembra troppo leggero all'umidità mattutina, cerco una felpa che oggi vesto tre misure più larga, mi ci sono affezionata e la uso in casa.
E'  nera, all'altezza del petto sorride timido un angioletto biondo con i jeans, questo sul davanti,  il retro è l'angioletto di schiena che ha la coda da diavoletto che esce dai jeans e fra i boccoli biondi spuntano due cornini rossi.  Mi fa impazzire! Mi rappresenta!!!
Preparo gli zaini per i bimbi che partiranno di lì a poche ore per la gita scolastica. L'odore dell'ungherese affettato e della maionese che uso per imbottire i tramezzini  mi sconvolge la bocca dello stomaco.
Infilo poco altro, tutto negli zaini e mi dirigo nella loro stanzetta.
Piano piano tiro su  il nastro della tapparella per sollevarla al giorno, vado ad accarezzarli ed esclamo: "Bimbi!!! Oggi si parte in gita! Non potete fare tardi" ... tutto tace nemmeno si muovono, allora vado su col tono di voce e divento perentoria come la Signora Marge Simpson : "BAMBINI!!! E' VOSTRA MADRE CHE VI PARLA: SVEGLIAAAA!!!!"
Mio figlio si copre fino alla testa con il pile e bofonchia:" Oh! Màaaa...!!!  e si gira di fianco!
La piccola sembra non svegliarsi dal coma soporifero dei suoi sogni, non si muove, quasi sembra respirare appena, ha il dito in bocca e io comincio con lei un gioco di quand'era piccina.
Le sfilo lentamente il pollice dalla bocca e lei comincia a seguirlo e a succhiare più veloce, mi fa morire dal ridere!
Poi dice irritata:" Lasciami ancora un minutino!" ... Mi viene spontaneo abbracciarla forte e poi scompiglio la frangetta scura di mio figlio e lui si arrabbia, ma finalmente è sveglio.
Suona il citofono: è la baby sitter. Suona il mio cell. (non rispondo) arriva sms (risponderò dopo).
Che trafficoooo!!! E sono appena le 7.00! aaarrggghhh!
Finalmente si libera il bagno ed esce in una nuvola di profumo doccia schiuma al sandalo  "Richard Gere", lo chiamo così quando voglio prenderlo in giro (per via dei capelli)...indossa una camicia in lino bianca sopra i blue jeans e giacca in lino blu petrolio... mmmhhh! Amore sei una promessa!...
Ora il bagno E' MIOOO...via sotto una doccia veloce, ed esco ancora umida  in accappatoio, lui è lì che si blocca con la mano sospesa sulla maniglia della porta d'ingresso, fa marcia indietro e si avvicina con fare sornione e mi segue in camera.
Sto al gioco, m'insegue e allora mi faccio scudo chiudendo la portadietro me, tanto so che lui spingerà contrastando la mia forza ed entrerà.
I suoi occhi diventano di un verde più intenso e lucido quando mi desidera.
Oddio! devo mettere al guinzaglio gli ormoni o non arriveremo più in ufficio.
Il bacio che ci doniamo è da amanti, difficile dire che solo l'altro giorno abbiamo toccato i diciannove anni di vita insieme.
Dentro la camera lui chiude la porta, mi piace questa situazione imprevista, le sue mani sfiorano delicate il mio corpo e ci accordiamo come strumenti musicali sul reciproco desiderio... ma adesso proprio non è possibile, la casa è affollata e poi faremo tardi in ufficio.
Lui mi punta un dito sul mento e mi guarda dritto e dice: "Oggi non scappi!"
Non riesco a frenarmi dal ridere gioiosa!...
(a dire il vero anche per mascherare un pò la delusione,  per non aver avuto la possibilità di cedere alla passione del momento).
Mi sento bella, desiderata e amata.
Sono davanti allo specchio, ho appena terminato di truccarmi con il rossetto.
Le mie labbra a cuore e lo sguardo scuro sono quasi nascosti dalla pioggia di ricci che gli cadono sopra, mentre li modello con le dita intrise di schiuma.
Un pensiero leggero ha appena il tempo di rattristare l'espressione del mio volto chiaro.
Concretizzo quel pensiero e lo guardo dritto negli occhi!
Inspiro da far allargare le narici e sotto un ghigno che ha del diabolico sussurro:
"Principe Dolore, non mi avrai!"
VAFFANCULO!

















lunedì 8 ottobre 2007

LA' DOVE FIORISCE LA PROMESSA - 1



Là dove fiorisce la promessa


Tendo la mano
contro vetri velati
a raccogliere con gesto d’amore
quel che ancora rimane
dell’effondersi del vapore mutato
in gocce limpide d’infantili giochi.
Trame in ragnatele trasparenti,
uniscono piccoli ricordi incastonati
nelle perle liquide d’emozioni
e la dolcezza si schiude
nel rosa batik delle mie labbra.
Nebbia e vissuto, posano la mano,
nell’incavo arrendevole della gola,
là dove fiorisce la promessa
e vegliano sul mio segreto
candele accese.

FOREVER  MICOL

domenica 7 ottobre 2007

PER UN INCASTRO PERFETTO



Lei non lo sapeva ma aspettava un uomo
che la scuotesse proprio come un tuono
che la calmasse come un perdono
che la possedesse e fosse anche un dono

Era tanto tempo che aspettava l’uomo
che la ipnotizzasse solo con il suono
di quella sua voce dolce e impertinente
che proprio non ci poteva fare niente

Che la fa sentire intelligente
bella, porca ed elegante
come se fosse nuda tra la gente
ma pura e santa come un diamante

Un uomo dolce e duro nell’amore
che sa come prendere e poi dare
con cui scopare, parlare e mangiare
e poi di nuovo farsi far l’amore

Per seppellirsi tutta nell’odore
che le rimane addosso delle ore
che non si vuole mai più lavare
per non rischiare di dimenticare

Che le ricordi che sa amare
un uomo che sappia rassicurare
che la faccia osare di sognarsi
come non è mai riuscita ad immaginarsi

Un uomo pieno di tramonti
d’istanti, racconti e d’orizzonti
che ti guarda e dice: “Cosa senti?”
come se leggesse nei tuoi sentimenti

Un uomo senza senso
anche un po’ fragile ma così intenso
con quel suo odore di fumo denso
di tabacco e vino e anche d’incenso

Impresentabile ai tuoi genitori
così coerente anche negli errori
proprio a te che fino all’altro ieri
ti controllavi anche nei desideri

Tu che vivevi nell’illusione
di dominare ogni tua passione
tu che disprezzavi la troppa emozione
come nemica della ragione

Non sei mai stata così rilassata
così serena ed abbandonata
o così viva e così perduta
come se ti fossi appena ritrovata

Con un uomo senza senso
anche un po’ fragile ma così intenso
con quel suo odore di fumo denso
di tabacco e vino e anche d’incenso

Un uomo dolce e duro nell’amore
che sa come prendere e poi dare
con cui scopare, parlare e mangiare
e poi di nuovo farsi far l’amore

Eugenio Finardi





martedì 2 ottobre 2007

LIVIDA DI TAGLI INDACO

Livida di tagli indaco,
 l'elaborazione scissa
dalla cognizione
di quanto avrei avuto bisogno
e se togli che ho lasciato
che ancora di me sottraessi,
non restano che profondi tagli
sulla superficie bianca
dello sguardo fragile
della mia anima
dove neri ideogrammi
della tua storia
ti ho concesso
di scrivere.

Micol


lunedì 1 ottobre 2007

Senza titolo 3




Ho ricevuto questo messaggio e ho dato il via alle mie riflessioni.
Quanto in ognuno di noi c'è l'immenso?
Ci sono persone che si rendono conto di questo e altre meno.
Io ho la certezza della profondità del mio essere
forse questo significa essere immensi
perchè non vedo fondo a questa profondità.
Mi dilungo spesso su quanto ho appreso dalle mie esperienze.
Percorsi definiti, altre volte imprecisi, quando scostanti e sconnessi.
Strade che si sono intrecciate ad altre strade quando fermatami ad incroci
le mie indecisioni hanno lasciato ad altri che io li seguissi.
Non so bene se avessi altra scelta.
Si parla di Destino.
Di certo so che ho fatto tutto con estremo Amore.
Non c'è altra via d'uscita che conosca se non questo.
Amare e donarmi completamente.
Forse è questo che mi rende immensa?
E' la sottile appartenenza all'essere e all'avere.
Io posseggo Amore.
Non mi trattengo dal donarlo e l'ho donato anche attraveso il Perdono.
Anche se non è bastato.