segui i miei passi

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venerdì 30 aprile 2010

Senza più progetti





Sono divenuta un cassetto vuoto di progetti
ed unghie corte per non inciampar sui tasti.
Rumino cewingum per l'isterismo e apparenza
ed appartenenza, appartengono a quel codice genetico
ladro di possibilità in addebito. Sulla misura della disillusione,
oltrepasso i bordi freddi della tazza di ferrosmalto rosso
dove ha pieno la noncuranza e la lentezza occupa
lo spazio semi ellitico di un'altalena, che ciondola
a sorridermi sotto le natiche di un falso giorno, cadenzando
sullo stesso asse la curva stridente dal suono d' ingranaggi
da lubrificare. Si ripetono sui fianchi i riflessi di pochi grammi
di mani che incartai incapace d'afferrarle, ma che scombinarono l'aria
e tutto il resto intorno. L'orto di mio padre è gravido di frutti,
sputa ciuffi d'erba da zolle umide di terra, non assecondava
il desiderio sui giardini zen quei ciottoli di fiume tra filari sulfurei
di verderame e buche da scavare per stanare lombrichi.

Micol

Goodnight

giovedì 29 aprile 2010

Incondizionato affetto!



Non un posto, ma amicizia per proteggere

Scremo le guarnizioni della tua realtà
una paglia e una rosa bloccate tra le dita
la vita sguarnita
il trepido malessere
che sfiora l’energia
consigli che fanno coppia col cuore
si danno delle arie su questa chiara pagina
e regalano affetto a situazioni strappate
Invio attenzione amica
la fiducia che accarezza il rivestimento
questo sentimento dentro ad un’emozione
e mentre rastrello ricordi
sostenendoli con le ali
con nero fluido inondo ottave di feeling
circondandole di lumiere
che spargo in silenzio
nel confuso, tuo, cielo,
senza stelle

by Marisa for Mic


~
Grazie!



mercoledì 28 aprile 2010

Il pusher



Lo si incontrava appostato agli angoli di strada indossava un lungo pastrano nero e il bavero alzato nascondeva metà del suo volto, chi aveva incrociato il suo sguardo raccontava che le sue pupille erano punte di stelle e il nero che le circondava il mistero del cosmo.
Non parlava mai per questo nel giro lo soprannominarono "Silence".
Di Silence si sapeva ben poco che avesse una donna questo si bisbigliava più come leggenda metropolitana che realtà perchè di fatto mai era stato visto in compagnia di una donna, e teneva per se i fatti propri e quelli dell'altra gente. anche per questo calzava a pennello l'alias.
Fumava molto e qualche volta amava bere in buona compagnia.
Quando lo sentirono ridere giù nel vicolo dei miracoli non si fece altro che parlarne per giorni perchè quella risata eccheggiò come una spada sfoderata e sollevata pronta ad essere colpita da scie comete.
Una fredda mattina di fine novembre fu trovato il corpo senza vita di una donna non era bella ma ricordava vagamente certe attrici del passato del film muto, la bocca a cuore era livida e il rigor mortis aveva già completato con soddisfazione il suo amplesso su quei poveri resti femminili.
Seguirono giorni d'indagini e si attendeva che qualcuno si presentasse a chiedere quel corpo lasciato in solitudine, ma nessuno arrivò a reclamarlo che erano trascorsi diversi giorni.
Quando circolarono di bocca in bocca e di porta e in porta le cause del decesso della donna, i giornali cittadini gridavano che non era ancora nata l'alba la notizia appesa nella confusione sulla bacheca a tre piede dell'edizione straordinaria degli edicolanti.
Venne detto che il testimone oculare dalla fama d'esser un losco individuo, ladruncolo quasi di professione, ma per lo più dedito a trascorrere il tempo a fare il guardone di coppiette appartate nella loro intimita, diceva d'aver assistito Silence e la donna la notte antecedente alla scoperta del cadavere avviarsi sulla via che portava al Parco dei Grandi Alberi.
Vinto dalla propria debolezza sessuale seguì nel buio più fitto la coppia questi si appartarono sotto le fronde spettrali di una grande quercia e una volta sicuri d'essere nascosti per bene, l'uomo mostrò alla donna un piccolo fagotto che riempiva la sua grande mano sinistra.
La donna mostrava segni d'insofferenza fisica, si sollevava le vesti poi le risistemava, si comprendevano senza parole, "forse" disse il testimone "era una tossica in astinenza" d'altronde Silence non faceva nulla per occultare l'esercizio e il commercio che gli permetteva di  guadagnarsi da vivere e molto probabilmente non era affatto una coincidenza che i due si trovassero insieme quella notte.
Il testimone ammise d'essere stato sconsiderevolmente attratto da quell'incontro tra i due che non riusciva ad allontanarsi senza che potesse assistere fin che non se ne sarebbero andati.
Fu allora che vide il pusher sollevare verso il volto di lei il fagotto scoprendolo e con grande meraviglia da quell'involucro fulgida e pulsante di forme brillanti apparve una stella che illuminò la scena come l'occhio di bue di una scenografia teatrale.
La donna impaziente scivolò a sedersi ai piedi dell'albero, lui sfilò la cintura dai suoi pantaloni e s'inginocchiò verso di lei, le diede una carezza compresa nel prezzo o forse c'era  una complicità amorosa fra i due, dopo un lungo sguardo d'intesa lei distese il braccio quello dalla parte del cuore e lui avvolse con la sua cintura di cuoio ed acciaio servendosene come laccio emostatico.
Lo sguardo della donna implorava impaziente quel sublime istante in cui si sarebbe sentita trasportata ad una velocità inumana tra le braccia di una stella verso l'infinito e si sarebbero placate le ansie della vita terrena.
Pagò la dose con un bacio, un lunghissimo bacio e quasi non si accorse che la stella era già in circolo nelle sue vene.
L'accompagnò così, cullandola fra le braccia in quel trip d'amore e morte, il pusher delle stelle soprannominato
Silence.


Non seguite la mia strada non fatevi di stelle!


Goodnight



Mic                                                                                                                                                waiting...

martedì 27 aprile 2010

E' arrivata l'ora...


... di riportare l'armonia nel mio infinitamente piccolo spazio virtuale ma che ha un grande valore per me grazie anche e soprattutto a quelle persone che mi aiutano a rendere vitale un luogo fatto di tesserine, ognuna testimonianza della strada che passo dopo passo raggiungo di chilometro in chilometro... anche se il timore sia che dove stia andando proprio non lo so.

Ma questa è la bellezza. Per quanto sia dolorosa e fragile, per quanto sia sacrificio e il dubbio mette i ciottoli dentro le scarpe per rallentare se non addirittura frenare il cammino, sono convinta che dietro ad una curva, o finita la salita, oppure dopo aver attraversato un ponticello di legno io arriverò a stupirmi.

Sono convinta che la sola ricchezza di cui io abbia bisogno dopo tanta aridità sia lì fuori da qualche parte e mi stia osservando e probabilmente sorride quando mi vede saltellare e cantare con le cicale e forse per istinto mi vorrebbe aiutare quando s'accorge che inciampo e cado, perchè altrimenti non potrei spiegare la sensazione che ho come fosse l'ossigeno quando allarga i polmoni d'aria pura, di quell'aria rarefatta di un paesaggio innevato, come anche il vento che arriva dal mare mentre si sta a riva a guardare l'orizzonte.

Sento delle forti vibrazioni positive. Dopo un lungo periodo in cui tutto era lontano e scuro, ricomincio a fremere di piccoli entusiasmi sotterranei e quando ho pensato che sperare diventava ogni goirno più difficile e sembrava arrancare dentro un tunnel senza luce, ora corro verso quella luce perchè m'investirà di gioia.

A te che sei nei pensieri miei ... confondo i miei alibi e le mie ragioni ... butterò questo mio enorme cuore fra le stelle giuro che lo farò... e senza dire parole con me ti porterò...ricordati dovunque sei, se mi cercherai... sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai... ohoh my Angel... you are my Angel and you light up...




Fu sacrificata una margherita, ad uno ad uno cadevano i petali,
l'ultimo disse "T'Ama" e la donna rimase immobile in un tempo
indefinito sospesa a sospirare.
Poi il petalo fra le sue mani le parve così solo e lo mise fra
le pagine di un libro per trovare compagnia fra le parole.
Un libro anomalo. Mai era stato scritto Fine e mai lo sarà.


elucubrazioni notturne by Micol

domenica 25 aprile 2010

Riapertura...



Ho riflettuto e ho ragionato che ho persone che mi apprezzano per quella che sono e per quello che scrivo, perchè sono persone che conoscono a fondo la mia personalità, la mia sensibilità e la profondità con cui mi lego nei rapporti che lo meritano.
Per un'anomalia che è arrivata come uno Tzunami a sconvolgere le mie certezze non vale la pena che io mi isoli.
Amo il mio spazio virtuale e non ci rinuncio.
Chi non mi ama vada con Dio... gli altri se avranno voglia potranno seguirmi.
BUONA DOMENICA
Mic

martedì 20 aprile 2010

che schifo l'invidia!!!/sostituzione con video e poesia J.Morrison




"MORRISON vs PLANT"-VIRGIN MOTEL-Spot






COMPLETAMENTE IMMACOLATI:



 




   Ti dirò che...


   Nessuna eterna clemenza potrà mai perdonarci, ora


   Per avere rovinato l'alba


 


Riandando a quei giorni, ogni cosa era più semplice e più confusa


Una sera d'estate, andando al molo


Mi imbattei in due ragazzine


La bionda si chiamava Libertà


La scura, Avventura


Parlammo, e mi raccontarono questa storia


Ora ascolta un po'...


Ti parlerò di Radio Texas e del grande ritmo


Ad andamento lieve, lento e folle


Come una sorta di nuovo idioma


Che colpisce la tua mente con la fredda, improvvisa furia di un messaggero divino


Lascia che ti parli delle angosce e della perdita di Dio


Delirando, delirando nella notte senza speranza


Qui fuori nel perimetro non ci sono stelle


 


   Qui fuori siamo completamente


   Immacolati


 


 


                                                   


                                                 COMPLETAMENTE IMMACOLATI


                                                            (Jim Morrison, 1943-1971)


GRAZIE MARISA
AMICA MIA NEL BENE E NEL MALE,
NELLA LIBERTA', NEL RAPPORTO
TRA EMOZIONE E LEALTA'
IN QUEL CHE SIAMO E CHE DIAMO
SENZA RISERVE.
IO E TE CHE AMIAMO LA BELLEZZA
DELLA SEMPLICITA'
E L'AMORE CANTATO DAI POETI
CHE NESSUNA IMMONDIZIA
PUO' SFIORARE.

TI AMO AMICA MIA
TI AMO SORELLA E ANIMA

(per chi potrebbe fraintendere l'amore alla massima potenza anche nell'amicizia io la esprimo così)


 



sabato 17 aprile 2010

Le stagioni delle Assenze





Quando la gente mi chiede cosa vuol dire amare,
abbasso gli occhi per paura di ricordare.
Jim Morrison


 






SPECIAL VIDEO DA ASCOLTARE INTEGRALMENTE:


Fabio volo "Il Volo del mattino": "Non c'eri"
Marco Conidi - Le Stagioni Delle Assenze



mercoledì 14 aprile 2010

Piccoli geni crescono





CON TUTTO L'AMORE CHE POSSO TI PROTEGGERO'
SPIANERO' LA STRADA PERCHE' TU NON TROVI OSTACOLI
DIPINGERO' D'AZZURRO TUTTI I TUOI MATTINI
MI COCCOLERO' NEI TUOI ABBRACCI STRETTI
TI FARO' SEMPRE I "GRATTINI" SULLA SCHIENA FINO A CHE
NON T'ADDORMENTI
LASCERO' CHE TU SIA SEMPRE REGINA ED IO CENERENTOLA
E CRESCERAI CAMMINANDO VERSO L'AMORE
CHE TI AUGURO NON TI FACCIA MAI SOFFRIRE
SARO' SEMPRE LI' AD ATTENDERTI ALLA FINESTRA
A RACCOGLIERE I TUOI BACI CHE MI CADRANNO ADDOSSO
CON TUTTO L'AMORE CHE POSSO
CON SACRIFICIO, STANCHEZZA E NOTTI INSONNI
PER TE TROVERO' OGNI FORZA E CORAGGIO
PER PRENDERTI LA MANO DENTRO AI TUOI SOGNI DI BIMBA
ANCHE QUANDO DONNA DIVENTERAI!

TI AMOOOOOOOOO!!!
MAMY

dedicata alla mia dolcissima e insuperabile topina Alessia!





martedì 13 aprile 2010

Tra donne

Ieri, in occasione del compleanno di una compagna di mia figlia ci siamo ritrovate tra mamme.
Un bell'assortito gruppetto di donne non più giovanissime e con quella sottile complicità che ci accomuna per obblighi e doveri, pochi piaceri.
I nostri argomenti preferiti erano ovviamente rivolti verso mariti e i figli.
Senza preavviso una di loro rivolgendosi a me ha domandato:
"Dipingi ancora?"
Ho preso tempo, come alibi una lunga tirata alla sigaretta senza che sia mia abitudine fumare così.
Rispondo: "No, è da un pò che non dipingo più."
La sua curiosità non è soddisfatta:
"Come mai? Sei così capace, perchè non dipingi più?"
Ora, dico, stavo tranquilla e ridevo con le altre, perchè portarmi bruscamente alla realtà?
"Perchè ho poco tempo e poi i ragazzi in casa hanno invaso ogni spazio, non ho più il mio angolino prediletto
per tirare su il cavaletto."
Lei pensierosa:"Uh! non me lo dire so che significa avere quei vandali per casa... ma se non sbaglio scrivevi, scrivi ancora?".
Penso tra me e me "... e dopo che ti avrò risposto cos'altro mi chiederai?!"
invece rispondo:"Scribacchio... nulla di che, non mi riesce più come una volta... ho perso l'ispirazione, forse anche l'entusiasmo. Sai com'è quando si tratta di novità tutto sembra non finire mai, poi la vena e anche la voglia al contrario si esauriscono".
Lei: "Ho letto alcune tue poesie a casa di V. le aveva stampate da Internet"
(Questa non la sapevo e ora non mi inorgoglisce anzi il contrario)
Fingo comunque stupore positivo:"Ma dai!!! Veramente?"
Non si azzittisce: "Ma dimmi come fai a scrivere così? Da dove prendi spunto?"
Forza e coraggio inventati una storia.
"Mah! L'ispirazione arriva se hai la passione di tradurre ciò che vedi con gli occhi e con il cuore - è difficile spiegare. Arriva un dettaglio, un anello di parole nella testa. Ti affacci ad un orizzonte, oppure hai un'incazzatura feroce che ti ribolle, al contraio una gioia o una malinconia, sono stati d'animo. Ma anche la lettura di un libro o i pensieri e le esperienze di altre persone che si elaborano inconsapevolmente confrontandole con le proprie...E' veramente molto vasto il filo conduttore che porta alla scrittura."
Lei con un'espressione incantata come quei bimbi a cui stai raccontando una favola.
"Cavoli! Si capisce che hai studiato, io non ci riuscirei mai, come non riuscirei mai a disegnare o a dipingere, però sono brava a fare le torte!"
Vabbè questa volta si ride e spero tanto che si concluda qui questa conversazione che mi fa sentire irrequieta.
Quando ci uniamo nuovamente alle altre le sentiamo impegnate a parlare di donne che s'intromettono nei menage coniugali e come riescono a metterli in crisi.
"Che palle!" Penso io, " ma un poco di sana inventiva, no?.
Parliamo della Pace nel Mondo?"


Mic


... era bello sì, quando mi confondevo nei colori che stendevo sopra una tela.
ed era bello quando cucivo racconti su misura.

domenica 11 aprile 2010

Satellite


Quant'è povero di relazioni questo satellite!
In fondo non è altro che questo. Un satellite.

Mic

sabato 10 aprile 2010

Mentire





Ho in mente qualcosa d'indefinibile che non riesce a prendere forma.
L'acqua e la sete sta al sale come al mare. Non mi piego  sulla faglia dell'irreparabile pur mentendo con la gola serrata d'aver paura.
Mentire a me stessa fa meno male, perpendicolare sulle punte cammino di lato sfidando la vertigine.
Qualcuno non comprenderà la mia contorsione, l'espressione e la nudità dell'esibizione.
Ho quest'innocenza di me che veste di velo e copre gli occhi .
Non maturerò mai la caduta ma vibrerò sempre del brivido del volo che ha lasciato la menzogna.


Micol



waiting...

sabato 3 aprile 2010

A te che sei anche un pò mia!





Nel poetar l'emozione
del tempo che in amor
e amicizia sempre
appaga, ti ringrazio
donna che lasciasti cadere
le braccia lungo i fianchi
per solidale gesto
al mio quotidiano
sospirare.

Mic 4 Mari

GRAZIEEEEEEEEE!!!
TUA FANCIULLINA!