Sei tutte le mie muse, il canto, la poesia, la
musica, l'elegìa. Così io t'amo da lontano, nascosta tra le pieghe di un drappo
rosso consunto dal tempo ma vigoroso e resistente quanto la passione che il
ventre concupiscente smania ancora a pensarti carnale e bramoso per quegli
antri del tuo sotterraneo mondo di sensi sui quali ti avventuri.
Pallida ed
invisibile, un fantasma impercettibile, io femmina e mai donna vissuta a un
palmo e mai toccata, quella di un passato secolare imperfetto e mai assolto,
arrivo scalza sopra quel tuo sonno da fanciullo a sfiorarti con nuvole di
fiato, attenta a non svegliarti dalla convinzione tua d'avermi dimenticato.
Bianca la mia
pelle mondata dalle impronte digitali, quella stessa che per te portavo alla
bocca per sfamarti ed oggi t'amo posseduta ancora dai tuoi occhi profondi che
m'hanno ingoiata ed innamorata del tuo vigore roseo ed acre e se tu hai
chiuso il mio cuore fuori dal tuo al contrario io ti ho chiuso dentro il mio, alzando paraventi setosi ornati di rimpianto perchè tu non veda gli stenti e l'oblio dei sensi che t'amano imprigionati sulla tue labbra piene e silenti.
Micol