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giovedì 26 ottobre 2006

PIANOFORTE


 



Labbra rosse, spudorato colore

su gradazione di grigi a sfumare

e un volto di sensi, sotto un foulard di voile noire.

Fiori screziati, sfidano il riparo dalla pioggia

dentro lo scandire pesante e liquido

di drammatiche note che scendono giù

da un cielo-pianoforte.

La sua coda è agile, sembrano capelli

di donna innamorata in corsa lontano dal dolore.

Sopra il nastro d'asfalto nero e avorio

si rincorrono dita

e sguardo sullo spartito, non più preludio

di una musica che picchia delirante

tacchi lucidi di lacrime.

Micol








Ispirazione tratta dall'ascolto di "L'éveil del l'amour"


 




martedì 24 ottobre 2006

JACK FOLLA . DONNE IN RINASCITA






DONNE IN RINASCITA

"Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa
meravigliosa in assoluto è
una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la
caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci
crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da
mina anti-uomo che ti fa
la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che
ti stai giocando
l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è
un esame, peggio che a
scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come
il tuo capo ti guarderà
deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di
dormirci, con un uomo; che sei
terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non
flirti con nessuno perché
hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri
come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi
giustificare, che ti vuole
cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo
stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli
con le altre: "Io sto bene
così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai
abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è
passato tanto tempo, e ne hai
buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci
a cercarti dentro
lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un
momento che hai guardato
giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia,
nel tuo lavoro, nella tua
solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata,
alla fermata della metro,
sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato
per ore, perché l'aria
buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate,
ragazze!
Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei
metri che dia un senso al tuo
dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso
schema? Sono forse
pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia,
a due, a quattro mani, e
saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle
inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti
così, scomposta in mille
coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un
istinto che la trascinerà
sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova
forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di
presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della
ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la
prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore
delle tende o dal taglio
di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo
meraviglioso modo di
gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o
con un fresco ricciolo
biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il
cantiere è aperto, stiamo
lavorando anche per voi.
Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è
la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti..."

Jack Folla


dedicata a tutte le mie Sorelle dell'Anima e anche a me!

lunedì 23 ottobre 2006

VOLO IMPRONUNCIABILE E INVERSO



Come carta consunta
su pareti di calce,
strappare vorrei
questo silenzio,
tirarlo di lato
in brandelli irregolari
e liberare isole bluette
di fiori dimenticati.
Graffio su parole mai dette
e che sul tacito assenso
il tempo padrone,
ha lasciato in bilico
fra lingua e denti
pronte a spiegare un volo
impronunciabile e inverso.
Riflesso sullo specchio d’acqua
di tutti i giorni trascorsi
comprenderai le rughe
percettibili sul mio volto
segnate da albe e tramonti,
in china rossa e oro,
mentre tu sarai lì,
come ora,
dall’altra parte di me,
amore mio perduto.

Micol
 

mercoledì 18 ottobre 2006

GIBRAN - RIMBAUD


"Dammi il supremo coraggio dell'amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose...
Temperami con incarichi rischiosi, onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore, e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita
nella morte, alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore, che accetta l'offesa, ma disdegna di ripagarla
con l'offesa.
Dammi la forza di Amare sempre e ad ogni costo."
K.Gibran


Nelle sere blu d'estate me ne andrò per i sentieri
Sull'erba fine, tra il pungente grano....
Non avrò parole, non avrò pensieri
Ma nel petto mi salirà un infinito amore
E come uno zingaro andrò lontano......
(Arthur Rimbaud)


domenica 15 ottobre 2006

Un'opera in primo piano






Micol in "Bellezza bionda che legge un libro" di Piot



Un particolare ringraziamento a Jack Cat (Apostrofo.it) per questo Ritratto Unico nel suo Genere! Complimenti Jack!

Mic

sabato 14 ottobre 2006

I MANDALA DI SERENELLA







Sono quelle cose che non ti spieghi, capitano, sembrano pr caso, ma poi ti fermi a pensare e ti sorprende la logica ad incastro delle tue esperienze.
Girottavo senza fissa dimora per il web, stanca del solito giro, solo per smorzare la noia, l'insoddisfazione e quel non so che e che mi trovo davanti? i tuoi delfini! Serenella! le tue parole!Serenella.
La tua musica, i tuoi discorsi, i tuoi mandala, la tua voce... io alla finestra con te che mi parli al telefono in una giornata di sole! I nostri discorsi in chat (fortunatamente salvati)... e ti ritrovo, ti penso, ti parlo così in questo unico modo che mi è rimasto.

Scrivevi così per Alessandro:

Nel vento, nel cuore


Se si piange per chi si pensa di aver perduto, vuol dire che l'abbiamo ancora...


Alessandro la tua voce nel vento, nel cuore, nella mente, vibrante ..come sempre...



Serenella, io non ti ho perduto!!
ciao Sorella dell'Anima









C'è di più
(poesia di Serenella)

Oltre questo tempo



 


c'è di più


 


oltre questa materia


 


c'è di più


 


oltre questa memoria


 


c'è di più...


 


c'è l'eternità dell'arte


 


della musica


 


che si tramanda


 


che diventa eredità


 


di ognuno...


 


la tua voce


 


la tua musica


 




la tua poesia








18 aprile 2004

fiori di pesco, fiori di susino
rosa ,bianchi
e sopra di essi un cielo che
non vuole scoppiare d'azzurro




 

giovedì 12 ottobre 2006

IN SUSSURRO E SPIRA





IN SUSSURRO E SPIRA

Smetto la croce da questo volto, che ha perso il sonno 
e si rigira, stropicciando il bianco delle notti
che si nutrono di pensieri inquieti.
Sono sagole di canapa, le tensioni prospettiche
dalle linee di fuga, sempre più ruffiane, di un sogno
nascosto nella fibra e nello spasmo delle mie gambe strette.
Sono dell’inverno, che conosce il mio nome e chiama,
le labbra socchiuse, in attesa, dell’etereo soffio
del suo bacio, ed è solo per quest’ardore che nel buio
si muove adagio, in sussurro e spira, la mia preghiera.

Micol


martedì 10 ottobre 2006

MOMENTI DI FELICITA'

mercoledì 4 ottobre 2006

NON POTHO REPOSARE


 



(NON POTHO REPOSARE - ANDREA PARODI)



 



Sono giorni che ho in mente questo brano.


sono giorni che canto, pregando che la mia voce arrivi in alto molto in alto.



NON POTHO REPOSARE



(non posso riposare)


 



Non potho reposare amore e coro
pensende a tie soe donzi momentu.
No istes in tristura prenda e oro
in dispiacere o pessamentu.
T'assicuro ch'a tie solu bramo,
ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.

(Non posso riposare, amore e cuore,
sto  pensando a te ogni momento.
Non essere triste gioia  e oro,
in dispiacere o in pensiero.
Ti assicuro che io solo te bramo,
che t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.)

Amore meu prenda de istimare
s'affettu meu a tie solu est dau;
s'are iuttu sas alas a bolare ,
milli bortas a s'ora ippo bolau;
pro benner nessi pro ti saludare,
s'attera cosa non a t'abbissare.

(Amore mio, gioia da stimare,
il mio affetto a te solo e' dato;
se avessi avuto ali per volare,
mille volte all'ora avrei volato;
per venire almeno a salutarti,
o solo per vederti*
un'altra cosa ancora non ti nascondere*.)

Si m'esseret possibile d'anghelu
d'ispiritu invisibile piccabo
sas formas; che furabo dae chelu
su sole e sos isteddos e formabo
unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.

Se mi fosse possibile d'angelo
di spirito invisibile prenderei
le forme; ruberei dal cielo
il sole e le stelle e formerei
un mondo bellissimo per te,
per poter dispensare ogni bene.

Parole di Salvatore Sini (prima meta' del '900)



*le traduzioni su quest' ultimo verso sono diverse





 


"C'è un momento,tra la notte e il giorno,
che non è nè notte nè giorno.
Quello, è un momento di AbacadA..."



 



Dopo la sua AbacadA,
Andrea ora canta e canterà sempre ancora per noi, nell'aria, e dovunque.
Perchè "LA VITA E' BELLA".
Buon viaggio, capitano!



 



Ad Andrea Parodi voce d'angelu 17/10/06



 


martedì 3 ottobre 2006

Nell'assenza, nell'attesa...


 



Oggi non trovo conforto, mi giro e rigiro come dentro ad una bolla d'aria e aspetto che trovi il suo punto di rottura per versarmi esanime in un punto impreciso.
Mi fa male persino respirare, mi succede quando sono troppo in ansia o quando sento una tristezza oltremisura.
Vorrei aggirarmi nel silenzio assoluto, avrei voluto spegnere tutte le voci che si sono rivolte a me, quelle che non erano precisamente rivolte a me ma emettevano suoni che ad un'attenzione particolare scoprivo essere parole, mi infastidisce ogni rumore... una forchetta caduta, la lavatrice in centrifuga, il miagolio del gatto... sono nervosa e indispettita. Alla tristezza ci aggiungo la rabbia.
Cerco rifugio qui.
Nessuno può venirmi incontro, ho chiuso le braccia, e forse la porta.
Non ho bisogno d'altro che del mio angolo nascosto, nessuno mi conosce veramente e forse nemmeno io ancora mi conosco.
Troppe situazioni irrisolte, troppe energie spese per l'inutile mondo del web, indecisa sul da farsi chi mi chiede di rimanere e da chi sento indifferenza se non ostilità...
Io sto qua.
Voglio stare qui.
nell'assenza, nell'attesa... sola con me stessa.