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martedì 13 maggio 2008

AGO

Ogni notte consumo
poveri giacigli
d'insonne rimestare
del sopore di corpo
e inappagata mente.
L'oscurità è movimento
d'ombre conosciute e
del fieno ha il pungente
profumo di sogni infantili.
Ancora ho quelle mani
curiose e acerbe
graffiate dal frumento di paglia
in cerca dell'ago.
Natura insidiosa
in così fine anima d'acciaio
prepotente del suo valore
s'adopera, strumento di dolore.
Micol

1 commento:

sguardoinfinito ha detto...

E' bellissima questa tua poesia...

ma lascia un amaro in bocca che conosco bene...

Coraggio amica cara...

Bet