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venerdì 26 novembre 2010

SOLA IN UNA STANZA!


Qualche giorno di completa autonomia nella stanza d'ufficio dove lavoro mi ha viziata.
Complice l'assenza per malattia del collega che divide questo esiguo spazio con me.
Il pegno è stato quello di sostituirlo nel suo lavoro non ho avuto problemi mi fa piacere sentirmi utile e collaborativa.
Il Grande Capo, ha un timore reverenziale a chiedermi di sostituire il collega perchè più di una volta risentita da una serie di circostanze, categoricamente ho rifiutato di dare la mia disponibilità, oppure se in calendario avevo delle scadenze non mi era proprio possibile dividermi in due, ma questa settimana oltre all'ordinario potevo permettermi di assecondare la richiesta.
Mi piace stare sola in questa stanza d'ufficio... posso far aleggiare un sottofondo musicale, chiusa dentro e lavoro serenamente, qualche volta canticchiando, e il tempo scorre senza quasi rendermene conto. E' in un momento di questi che un collega fa sbuccare il suo testone tra lo stipite e la porta e dice:"Passavo in corridoio e ho sentito la musica... eh! Che ne dici se chiedo di farmi trasferire nel tuo ufficio? Si sta bene qui!" Rispondo io: "Seee e chi lo scolla a quello da qui..." facendo un cenno verso la scrivania vuota del collega assente! Poi entra e chiude la porta dietro di se.
Parliamo come dischi rotti sulle difficoltà della nostra situazione lavorativa parliamo dell'ambiente ostile e soffocante che si è creato negli ultimi anni risultato della sofferenza e dellignoranza o forse solo dell' incapacità di gestire con buon senso tutta la situazione ... si parla e poi non so come arriviamo a discorrere di cinema, di libri e arte in generale.
Dopo un pò lui si alza dalla sedia davanti alla mia scrivania e ci diamo un imput per riprendere il lavoro.
Chiude la porta ma subito dopo la riapre e mi dice:"Grazie per la chiacchierata ... mi dici che ci stai a fare tu in questo posto?!" Rido e gli rispondo che ci lavoro! Chiedo dove, secondo lui dovrei stare, mi risponde alzando le spalle:"Non lo so! ma non qui!"
Credo d'aver capito cosa intendesse e gli ho sorriso mentre richiudeva la porta dietro di se ritornando su quel che favevo prima d'essere interrotta dal suo ingresso.
Non scegliamo dove nascere ma possiamo scegliere di realizzare un ambiente affine alla nostra personalità per vivere al meglio le nostre azioni e accrescere il nostro spirito.
Peccato però che questa sia solo un'utopia perchè gli ambienti sono altamente condizionati da esterne influenze e vivere al meglio le nostre possibilità non dipendono prerogativamente dalla nostra volontà.
"Caro" collega... non potresti assentarti per un'altra settimana? ... poi un'altra e ancora un' altra... un'altra...
Mic

5 commenti:

karsomyr ha detto...

in  teoria...

anonimo ha detto...

"Non scegliamo dove nascere ma possiamo scegliere di realizzare un ambiente affine alla nostra personalità per vivere al meglio le nostre azioni e accrescere il nostro spirito. Non scegliamo dove nascere ma possiamo scegliere di realizzare un ambiente affine alla nostra personalità per vivere al meglio le nostre azioni e accrescere il nostro spirito." ....ho  riportato  le tue parole che hanno attirato la mia attenzione in particolare...sarà che ultimamenente il senso di questo pensiero è il fulcro dei miei pensieri e della mia insofferenza...quanto vorrei avere il coraggio di scagliere un ambiente per vivere al meglio le azioni e accrescere lo spirito...farlo stando qui, credo sia impossibile? o forse è solo questione di vigliaccheria e di poca energia...tutti dovremmo scegliere il meglio per noi...non c'è cosa peggiore che continuare a sforzarsi di andare avanti per una strada, consapevoli che non è per noi...arrivi ad un punto che non ti rendi nemmeno più conto di chi sei........perchè ti spegni piano piano........allegria eh[IMMAGINE]

anonimo ha detto...

....dimenticavo...sono Baba[IMMAGINE]

MicolForever ha detto...

Come scrivevo ad una persona qualche giorno fa i 40 segnano una tappa importante nella vita.
Per le donne, sarà che ci sono passata pure io (eh! già...) sembra lo siano ancora di più e per chi come te ha tutto ancora da realizzare e chiede indipendenza  e autonomia sulle scelte e gli impegni da prendere per edificarsi, sembra ancora più irraggiungibile ogni traguardo.
Non hai legami e se a te sembra una costrizione questa vita d'insoddisfazioni  credo invece che dovresti imparare a godere della libertà che un vincolo invece ti precluderebbe.
Ti senti soffocare perchè aspiri a quei modelli che sei abituata a vedere intorno a te, nella tua famiglia, nel luogo in cui vivi... cerca di godere dei piccoli piaceri che invece potresti prendere se ti allontanassi da questi schemi.
Per una donna, soprattutto nei centri relativamente piccoli e del profondo sud come il nostro è uno status necessario seguire certe tappe nella vita a dimostrazione d'essere "arrivati".
Oggi si stima che i single d'ambo sessi siano in territorio italiano circa 7milioni, e le statistiche parlano di single per scelta, una certa quota anche dopo divorzi rimangono tali e una minoranza soprattutto nel sud la dichiarazione è da sottolineare "quasi mai per scelta"! 
Questo aspetto è una conquista, perchè la donna emancipata finalmente riesce a staccarsi dall'immagine di moglie a tutti i costi spesso per "uscire" dalla famiglia d'origine, sposa a tutti i costi per lo status sociale, un innamoramento dura tre mesi e l'errore più grave si fa entro quel periodo dove avvengono i matrimoni che si sciolgono solo dopo pochi mesi per errori e incompatibilità di carattere o più semplicemente perchè non si è con la persona giusta, puff! finito il sogno... e chi è questo che dorme nel mio letto? (o viceversa s'intende)
Spesso mi sono trovata in difficoltà nel fare un rapporto tra il nostro ambiente, il sociale, il mondo del lavoro che io e te ci stiamo dentro con quello di altre realtà raccontatemi.
Non c'è confronto, una Baba che vive dove vivi tu e un'altra che vive a...(fai tu un luogo qualsiasi) ha molti più mezzi per raggiungere altri luoghi, vivere un altro "emisfero" d'arte, usi e costumi, divertimenti, una diversa cultura ... modalità di convivenza assolutamente più aperti che non questa mentalità soffocante e castrante che noi conosciamo.
Per una donna libera come sei tu sarebbe il non plus ultra.... e se anche io fossi libera ti seguirei, ogni week end un'avventura. 
Che si fa il prossimo sabato? Andiamo in montagna se nevica?
Preferisci un cinema? teatro? Museo? Una gita in treno fino a...
Una serata con amici pizza e birra a volontà?
Non hai che scegliere... nei sogni si può fare tutto (quelli a luci rosse però te li tieni per te io non lo voglio sapèèèèèè!!!)[IMMAGINE]
baci piccola Baba
p-s.
nè ranocchi, nè Principi Azzurri, solo con te stessa potrai sfidare questa meravigliosa avventura (e poi...comunque tanto so che ci tieni, ti auguro di girare l'angolo giusto - o quello sbagliato dipende dai punti di vista [IMMAGINE]

anonimo ha detto...

...ahahaha!!! come al solito riesci a centrare in pieno tutto....con quell'umorismo che mi piace tanto....cosa devo aggiungere? hai detto tutto e concordo.....appunto...trovare il coraggio di cercare e quindi indirizzarsi verso quei luoghi che  farebbero sentire "più completa".....so  benissimo che non dobbiamo aspettarci che sia un uomo a farci sentire tali...ma quando mai!!!!! non c'è errore più grande a pensarlo....ma queste erano le mie convinzioni da bambina....ora ho capito che è dalle nostre parti che funziona così...massima ambizione e risultato per una donna? MATRIMONIO...altrimenti ti guardano con compassione!!!! assurdo...e mi irrita di brutto....il problema è il posto in cui vivi...come dici tu....dovrebbe darti i mezzi per poterti realizzare e seguire le ambizioni individualmente....rimboccarsi le maniche e andare............fare di tutto per cambiare le cose.....sopratutto se si è liberi...a questo proposito...liberarsi dai condizionamenti che ti rendono prigioniera...hai ragione...i quaranta segnano l'inizio della seconda parte della vita....sarebbe un grosso errore iniziare col piede sbagliato............facciamo un viaggio insieme[IMMAGINE]