segui i miei passi

Photobucket

martedì 12 ottobre 2010

Ascoltare - piccola formuletta d'applicare!

Ho la sensazione di sentirmi pressata da tanti problemi, è come se fossi stata sbattuta contro una parete e l'ansia mi stringe in una morsa mentre vedo arrivarmi addosso la parete frontale, lo spazio si fa stretto man mano che l'aria viene compressa contro di me dalla spinta lenta ma graduale dell'incombente muro.
Troppe le cose da fare, da pensare, da organizzare. Mi soffocano i sensi di colpa per non riuscire a fare tutto essere presente dove mi si aspetta che io sia per aiutare o solo dare una parola di conforto, quell'idea tangibile del mio affetto.
Guardare mia madre negli occhi, in quegli occhi che la malattia battezzata con il nome tedesco o austriaco che non so pronunciare nè scrivere, le ha congelato una sola espressione. I medici dicono sia stato uno shock da stress famigliare a provocarle quella maschera inespressiva un pò Pulcinella. I suoi occhi sono la rappresentazione del dolore di una madre, lei che era l'allegria impersonificata, lei il motore che mai si fermava a tener stretto quel suo unico grande ed eterno amore che è mio padre.
Oggi è solo un lamento, quando cammina, quando parla ed elenca tutte le medicine che deve prendere da quando ha subito la tiroidectomia e il suo corpo che muta a seconda della profilassi a cui viene sottoposta e quella vertebra che solo ora viene scoperta essere la causa del continuo dolore al fianco e del respiro, una lesione, un'incrinatura e lo schiacciamento, l'ortopedico nel suo studio alza la voce per riformularle la domanda una seconda volta (lei appare sempre confusa o non ammette un accenno di sordità) "Signora, ha fatto qualche brutta caduta non di recente?" Certo che si, di schiena da un muretto di un'altezza approssimativa di un metro e mezzo urtando violentemente la nuca sullo spigolo di un gradino sottostante e la schiena? Quella notte di sirene spiegate nessuno ha pensato di controllare il resto del suo corpo, solo la testa perchè visibilmente ferita e sanguinava, il fatto che fosse tutta indolenzita al risveglio e lamentasse al braccio, la spalla e l'osso sacro? Non c'era da preoccuparsi conseguenza della caduta, spiegabili contusioni da trauma E' LOGICO!
A me invece non pare logico che io ti debba portare rispetto solo perchè la tua professione nel mio ideale è una missione Egregio DOTTORE!
Mia madre peggiora ogni giorno che passa, dei suoi mali nessuno trova cura, sbattuta con tutte le sue sofferenze fisiche e morali da uno studio all'altro dove appese stanno tutte quelle belle pergamene di specializzazioni ma com'è che nessuno riesce a dar sollievo a mia madre?
La verità è che bisogna essere un pò Medici e un pò Stregoni ma soprattutto prima dei ferri dovreste usare il cuore e quello strano organo che non va solo compreso nella branca Otorino-Laringoiatra, non so mai sentito parlare d' orecchio? Cuore + Orecchio = Ascolatare, piccola formuletta da applicare per evitare tanti vostri errori di malasanità. Ascoltare con il Cuore chi si affida a voi con estrema fiducia e speranza!
Intanto mia madre non è stata mai depressa in vita sua ed oggi lo è, stanca abbattuta e bisognosa di qualcuno che l'aiuti nelle piccole incombenze quotidiane e io sto sempre a disagio e in difetto all'idea che non posso essere presente da lei come dovrei, come il mio dovere di figlia m'imporrebbe.
Sto male a vederla così e chiudo la bocca ai miei problemi per non aggravarle gli stati d'animo anche con i miei sempre in allerta.
Gli anni passano e la terra trema sotto i piedi, vederla così mi spaventa non la riconosco più vorrei strapparle quella maschera dal volto e ritrovare la sartina innamorata e canterina con le treccine e il sorriso sempre acceso come nelle fotografie che di tanto in tanto le piace guardare.
Ti abbraccio mammina mia!

2 commenti:

mammaP ha detto...

quanto amore e quanta dolcezza in queste tue parole!
mi hai fatto commuovere...ti abbraccio, anche se non ti conosco...

MicolForever ha detto...

giuro d'aver risposto al tuo commento già in mattinata di ieri, ma solo ora mi accorgo che è andato perduto nei meandri splinderiani... (non avrò inviato?)

in sostanza ti ringraziavo per il tuo intervento, aggiungo ora, per la pazienza nella lettura ma soprattutto la comprensione, dato che non sempre quel che si legge viene assunto ed elaborato empaticamente.
Ti abbraccio anch'io e ... ti aspetto per conoscerci!
Buona giornata
[IMMAGINE]