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venerdì 24 luglio 2009

UN RICORDO D'EBBREZZA LEGNOSA

 25/07/2009 1.09.25


 




Connessione lenta questa notte impedisce il flusso regolare delle impronte digitali sopra ogni dove tocchi il pensiero.
Lei parlava di un'amore a distanza ed io le facevo cadere mezze lune ciondolo e sorrisi di comprensione sopra le sue gambe dorate dal sole.
Giovane donna in amore, fai galoppare come puledri imbizzarriti le tue parole di sale.
Sei indomabile, hai l'età di quelle ore notturne che chiudon le bocche in baci impazziti sotto l'effetto di un drink dopo l'altro.
Eppure qualcosa ti sfugge. Ancora l'acido ti si spande per lo sterno e lo stomaco si contrae in spasmo. La gola vomita tutto il dolore di quel giorno in cui ti prese per mano e ti accompagnò verso il suo viaggio per dirti addio.
Cos'è la morale, chi è l'immorale. Io vago nello specchio che ti ritrae, compressa nell'angolo di torpore seguendo con lo sguardo le tue bolle di sapone.
E' una storia che ho già scritto o forse solo sentito, cosa vuoi che racconti ai tuoi capelli dorati? Non conosco gli uomini, ho di loro però un ricordo d'ebbrezza legnosa d'effervescenti risate.

M.I.C.O.L.4M.A.R.T.A.



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