Sei tutte le mie muse, il canto, la poesia, la
musica, l'elegìa. Così io t'amo da lontano, nascosta tra le pieghe di un drappo
rosso consunto dal tempo ma vigoroso e resistente quanto la passione che il
ventre concupiscente smania ancora a pensarti carnale e bramoso per quegli
antri del tuo sotterraneo mondo di sensi sui quali ti avventuri.
Pallida ed
invisibile, un fantasma impercettibile, io femmina e mai donna vissuta a un
palmo e mai toccata, quella di un passato secolare imperfetto e mai assolto,
arrivo scalza sopra quel tuo sonno da fanciullo a sfiorarti con nuvole di
fiato, attenta a non svegliarti dalla convinzione tua d'avermi dimenticato.
Bianca la mia
pelle mondata dalle impronte digitali, quella stessa che per te portavo alla
bocca per sfamarti ed oggi t'amo posseduta ancora dai tuoi occhi profondi che
m'hanno ingoiata ed innamorata del tuo vigore roseo ed acre e se tu hai
chiuso il mio cuore fuori dal tuo al contrario io ti ho chiuso dentro il mio, alzando paraventi setosi ornati di rimpianto perchè tu non veda gli stenti e l'oblio dei sensi che t'amano imprigionati sulla tue labbra piene e silenti.
Micol
5 commenti:
Tutta la mia ammirazione: non riuscirei a dirlo così bene.
Professore... detto da lei ciò mi confonde!
Grazie (timidamente arrossisco)
Buona GIORNATA!
Anonimo
... credimi ti capisco!
Grazie :)
deluite magnificamente l'enfasi della vostra anima.. perdonate ma questa deliatezza mi pare di conoscerla, forse vi ho incontrato in un altro portale..deliziata di leggervi vi auguro buon fine settimana..
Simonetta sono spiacente ma non ricordo se ci siamo già incontrate, se mai m'indicassi il portale dove pensi d'avermi letta potrei far memoria...
Ti ringrazio ancora per la tua attenzione e la sensibilità dei tuoi commenti che mi rivolgi.
un abbraccio e buon fine settimana anche a te!
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