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giovedì 18 febbraio 2010

R.M.RILKE

 



 








Non fu l'arrivo di un Angelo, riconoscetelo, che la spaventò. Non provò violenta sorpresa più di quanto provino altri quando un raggio di sole o di luna si agita con le sue faccende per la loro stanza. E neppure si curò di essere indignata per la forma che un angelo aveva assunto...
No, non il suo arrivo, ma lui così piegato, l'Angelo, la faccia di un giovane verso la sua, che si accordava con lo sguardo che aveva quando lei alzò gli occhi, e i due si accesero insieme, come se tutto fuori improvvisamente fosse vuoto.
Quello che milioni vedono, sentono, fanno era condensatro in loro; lui e lei soli; guardare ed essere guardato, occhio e delizia dell'occhio, null'altro in questo posto.
Oh, vedete, questo spaventa. Ed entrambi erano spaventati. Quindi l'angelo intonò il suo canto.



[R. M. Rilke - Annuncio a Maria]



  GOODNIGHT in name of an ... ~ ~
Mic


 


4 commenti:

grooveup ha detto...

buongiorno il tuo scrivere si intona magnificamente con il suono meraviglioso di questo piano

MicolForever ha detto...

grooveup buon pomeriggio! Il tuo nick avrà senz'altro a che fare con la musica se non ricordo male e la mia mente non vaneggia, mi pare sia riferito alle singole parti attribuite ad ogni strumento che caratterizzano l'intera struttura di un brano musicale ... credo di averlo sentito nominare ad una rassegna jazz qualche anno fa.
Magari ho detto una cavolata... [IMMAGINE]
ok! ciao e grazie

Unknown ha detto...

E' bellissima, posso chiedere da dove è tratta questa poesia? Non dalle elegie duinesi, non riesco a trovarla....

micolforever ha detto...

Sono passati diversi anni da quando la portai qui. Mi spiace ... ho cervato ma non trovo più la fonte da dove lo copiai. Buonaserata