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martedì 9 settembre 2008

Dedicata - 1





Una giornata di festa, una tavola imbandita, parenti e amici, sui  piatti si affettano discorsi, risate, il vino scivola sui bicchieri, discreto e  insonoro fra rumori di posate.
Guardo quei volti e mi ferma un pensiero. Osservo mia madre che si muove con percettibile difficoltà, una stanchezza sul volto, da quel giorno più pallido.
Le sto accanto silenziosa, l'aiuto nonostante le sue rimostranze, ma io voglio starle addosso.
Devo farmi perdonare tante mancanze, quel giorno che ho temuto d'averla persa ho pianto d'emozione mai provata quando ha  ripreso conoscenza sul mio petto.
Da quel giorno l'amo di un amore rinnovato e non manco di attenzioni.
Io lo so perchè sono madre, che lei mi ha già perdonato d'ogni volta che l'ho fatta piangere, arrabbiare.
Per tutte le volte che l'ho delusa e forse senza cattiveria anche un pò tradita.
Ma se quella notte l'avessi persa mi sarebbe rimasto il rimorso e non avrei avuto un'altra occasione per farle capire quanto invece l'amo e con lei mio padre.
D*



2 commenti:

noncelafopiu ha detto...

Il nostro egoismo ci porta a dare per scontato che le persone care ci saranno sempre ed i quanto figli, a volte, le trattiamo anche male. Ci fermiamo poco sul pensiero che potrebbero non esserci più.

MicolForever ha detto...

Succede con gli affetti più grandi in generale.

Quando ci sono non ci si rende conto di quanto siano importanti.

Per quanto riguarda i genitori il discorso è molto più profondo. Sono loro che ci hanno dato la vita, solo per questo oltre al rispetto e all'amore, gli si dovrebbe donare una dedizione che spesso presi dalle proprie situazioni eludiamo.

Grazie per il passaggio "noncelafopiù"!