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martedì 31 luglio 2007

Al mio Poeta!



CANZONE DEL MASCHIO E DELLA FEMMINA!

Il frutto dei secoli, che spreme il suo succo
nelle nostre vene.

La mia anima si diffonde nella tua carne distesa
per uscire migliorata da te, il cuore si disperde
stirandosi come una pantera,
e la mia vita, sbriciolata, si annoda
a te come la luce alle stelle!

Mi ricevi
come il vento la vela.

Ti ricevo
come il solco il seme.

Addormentati sui miei dolori, se i miei dolori
se i miei dolori non ti bruciano,
legati alle mie ali,
forse le mie ali ti porteranno,
dirigi i miei desideri, forse ti duole la loro lotta.

Tu sei l'unica cosa che possiedo
da quando persi la mia tristezza!


Lacerami come una spada
o senti come un'antenna!

Baciami,
mordimi,
incendiami,
che io vengo alla terra
solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
nell'acqua infinita dei tuoi occhi di femmina!

Pablo Neruda




NdA - Sorrido al pensiero di aver puntato su questa immagine, "la più gettonata degli ultimi mesi", scelta a corredo come messaggio visivo alla passionale versione, peraltro di gran spessore per il "manuale d'amore" in versi di Neruda. Non me ne vogliano gli amanti di Neruda, tanto meno quelli di una Bellucci e uno Scamarcio. Ironico pensiero m'induce a pensare che ancor oggi esistano uomini capaci di scrivere emozionando ed emozionandosi. Mic

2 commenti:

sognodiluce ha detto...


un


splendida....

5867dori ha detto...

Più che ironico direi sarcastico;)

Ciao bellezza bellezzando!!!:)