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sabato 21 luglio 2007

AL MIO PRIMO UOMO (ho rubato un fiore per te)






Ora non guardare dentro gli occhi della tua bambina
ho troppa paura e ho pianto, pensandoti accanto,
cercando nel ricordo il rimpianto di un abbraccio.
Da te ho ereditato questo cuore arrabbiato,
la forza e la pazienza... ma non mi hanno portato lontano.
Non guardare ora la mia pelle che ti somiglia,
è troppo bianca d'ansia e non si placa la tempesta
e vorrei trovar sul tuo petto il rifugio
per placare tutte le pene sotto la tua carezza.
Ho sbagliato tutto ma in fondo tu lo sapevi
ti ho visto riflesso mentre mi osservavi
ostinata ad arrampiccarmi sugli specchi.

TI AMO (non lasciarmi mai)!

tua figlia

3 commenti:

sognodiluce ha detto...




son passata a leggerti e ho trovato questa meraviglia di poesia...

mi son commossa ....grazie...


anonimo ha detto...

penso che tuo padre, ovunque sia, in qualsiasi forma sia, non possa altro che essere commosso ed orgoglioso di una figlia che gli scrive una poesia così. io lo sarei di sicuro.

anzi, commosso, lo sono davvero.

la poesia ci rende le ali. :-) un saluto, daniele

MicolForever ha detto...

Grazie a tutti!

preciso che mio padre, grazie a Dio è qui con me! Sempre al mio fianco.

baciotto! Mic*