Se dimentico
il respiro che dai alle parole
(che nessun altro può sentire)
riuscirà a mostrarsi naturale
anche questa solitudine,
che nella trama scucita
incespicherà sull'orlo
della corsa verso il vuoto
e se nella resa dimenticherò,
sopra la voce rea
il sibilo del dardo,
potrò finalmente fermarmi
a fissare lo sguardo sgomento
sopra il respiro del vento
Micol
5 commenti:
Ciao Micol credo che sia uno dei tuoi
brani piu' raffinati. Grazie
Nuvola (che fa sempre casini e non riesce ad iscriversi)
ps vorrei sentire le cose come le senti tu perchè a dirle non sarei
mai capace. Nuvola
Nuvoletta dolce, credimi la cosa è reciproca... scrivi un incanto e se mi doni una poesia la pubblico qui, dato che questo blog diventerà per me un diario importante.
Grazie per essere passata. Ti abbraccio fortissimo. D*
Il respiro del vento è come una preghiera che non si recita ma si respira. Il vento quando è una brezza ci porta il suono di antiche battaglie sopite o di nuove speranze ormai scolorite che danzano nell'aria come scogliere nel mare tempestosto delle antiche chimere. E se stringi gli occhi e respiri più affondo, lo senti arrivare quel vento leggero, come quel galeone che un bel giorno ti prende e ti porta nel sogno argentato di un cuore che pulsa, come fosse un amore che prende per sempre e non solo un'altro fuoco fatuo che poi ogni volta si spegne...
E' bello quello che hai scritto, porta il lamento della malinconia e la tristezza profonda di chi non riesce mai ad andare via...
Pier
Come faccio a correggere QUEL : "affondo con a fondo?... che cavolo.......scusami.
Puoi corregere tu per me?
In verità avrei anche molto altro da correggere se solo potessi.. ma non posso..
Scusami.
Pier
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