Asole e destino
Sarò campo di grano maturo
e fiordalisi adagiati
sul solco del tuo aratro.
Sarò ombra per farti riposare
e larga foglia sul tuo petto.
Soffierò caldo vento del sud
e alito di vita
a ridosso della tua rassegnazione.
Lascerò che tu segua lento
il tintinnio della cavigliera,
dietro il mio passo sui sentieri
che accompagnano tersi mattini
e crepuscoli aperti su orizzonti di brace.
Ma ora,
io ora, ho solo voglia di te,
delle tue labbra fonte e arsura
che accecano di sole
il sogno nascosto da palpebre chiuse.
Ho voglia di darmi a te adesso,
braccia infilate dentro asole
che hai cucito per il nostro destino.
Ho voglia di un solo nome
da stringere forte nella mia mente
mentre il silenzio geme
posando con gioia il suo seme.
Micol
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