Gale Antokal |
Ho avuto giorni pieni. La testa occupata così come le gambe.
Sono stati giorni buoni di cose che ho atteso e sono arrivate.
Ho una stanchezza buona di cose che hanno soddisfatto.
Parecchio è ritornato al suo posto dopo un lungo periodo
di stasi, con l'orecchio atteso se riuscivo a sentire provenire
da lontano il rumore delle cose che s'avvicinavano.
La mia vita è attesa. Alle volte un'attesa buona di quelle che
si è comprensivi se il tempo s'allunga perchè è certo che
arriva presto o tardi e comunque quando è sotto i tuoi occhi
hai già dimenticato d'aver trascorso giorni silenziosi e guardinghi
sulla pazienza. Una pazienza affettuosa che ti dice di calmare
la fretta che il pensiero corre sul possesso che si arriva ad essere
soddisfatti. Ma c'è una pazienza morbosa che si è convinta che
l'attesa per una certa qual cosa sarà lunga; molto lunga.
Quell'attesa diventa ossessiva... nulla di buono. Lo capisco da come
mi bruciano gli occhi quando penso a quel qualcosa che non arriva.
Ho trascorso più di mille giorni, che dico ancora qualche centinaio
in più di mille ad aspettare e ho visto lune in tutte le loro fasi, stagioni
spogliarsi e vestirsi dei propri colori, ho atteso succhiando dita e
morsicandone le unghie. Ho trascorso giorni pensando che domani,
si forse domani, sarebbe arrivato a compiersi il sospirato desiderio.
Ho vissuto giorni pieni di niente e vuoti di tutto, piangendo, ridendo
di me, della pazza che sono. Tendo ogni giorno l'orecchio per sentire
se da lontano proviene il rumore di passi che s'avvicinano.
Certi giorni echeggiano sul mio cuore e li confondo con i battiti ed esulto
nell'idea che l'attesa sia finita.
Sono stati giorni pieni, la mia testa è stata occupata dal fare e dal dire,
guido la mia nuova macchina appena un pò incerta, alle cose ci si deve
fare l'abitudine. Provo a venire verso di te, voglio prenderti per portarti
ad ammirare tramonti che fino ad oggi ho visto da sola e magari portarti
nella notte sotto un cielo stellato e rimanere lì con la faccia beota di chi
guarda i propri sogni riflessi sulle lune che influiscono sulle maree.
Vorrei che quest'attesa fosse nuova priva d'abitudine allo sconforto
che quando arriva sera io ti attendo ancora.
Micol
ringraziamenti:http://ggalleryslo.blogspot.it/2012/03/gale-antokal.html
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