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venerdì 6 aprile 2012

CIO' CHE TI RIMANE DI ME




Sono stata concepita in questo silenzio, piccolo essere da incubare in amniotico liquido sostanza d'inoculata noncuranza.

Ho letto che la forma di disprezzo più alta è quella dimostrata con l'indifferenza.


Allora è questo, mi hai disprezzato fino a sciogliermi nell'acido della dimenticanza.
Allora è questo che è accaduto mentre il mio amore sta lì fermo all'apice delle correnti ascensionali a chiedere passaggio agli aquiloni per attraversare il cielo sopra la tua testa, tu... tu.. . hai smesso di crederci e non hai più guardato alle cose più in alto.
Sapessi la mia anima in quanti sonni caduchi e repentini cade ed il risveglio appena dopo mi lascia frastornata.Non conosco stanchezza - alle volte la stanchezza è un lusso che non posso concedermi.
Basta poco per ritornare in veglia. 
Ho il sonno dei custodi di notte, un minuto basta pur di non levare la preoccupazione e attenzione sull'imponente, preziosa, opera d'arte che mi sovrasta e angoscia.

Non voglio perderti mai di vista intanto che i miei sogni non trovano rifugio e riposo invece tu cerchi altrove materia per crearne nuovi. E' ciò che starai facendo in questo momento? intanto che io ho difficoltà a respirare che sei seduto sul mio diaframma tu giochi un'altra partita.

Allora è questo ciò che ti rimane di me. 


Il nulla!


Micol


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