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venerdì 21 gennaio 2011

NON AVERE PAROLE PER LE EMOZIONI/ALESSITIMIA



 





Entra e accomodati, fermati un momento e rifletti, rivelami se tu sei capace a mostrare le tue emozioni oppure chiudi in te stesso ogni vibrazione, dimmi se percepisci e riconosci quello che sono le emozioni di chi ti è accanto oppure ti è indifferente.
Ci sono due distinzioni opposte fra loro le persone che hanno la sensibilità e la capacità di valutare e riconoscere i propri stati d'animo e quello degli altri, questi si definiscono empatici. Di contro quelli che hanno un deficit di comprensione e compassione verso il prossimo ma anche verso se stessi, incapaci di mentalizzare, percepire e riconoscere e anche descrivere i propri stati emotivi e quelli altrui,questi sono gli alessimitici.
La natura umana mi ha sempre affascinato, sono sempre stata attenta agli altri ai loro bisogni, disponibile nel possibile, con infinita attenzione nell'offrire agli altri quella cura che molto probabilmente io cerco per me stessa e di questo faccio bagaglio di saggia apprensione sull'altro.
I miei sensi sono attivati nella loro completa interezza in ogni momento.
Mi basta cogliere uno sguardo per comprendere chi ho davanti il suo stato psico-fisico, la necessità del momento, lo stato emozionale.
Riconosco ampiamente la mia capacità altruistica, immagino che dal bagaglio di conoscenza per la mia propensione ad entrare nell'intimità degli altri, l'imput avviene decisamente d'istinto ma anche dalle esperienze costantemente aggiornato, mi pongo come esempio non come celebrazione delle mie virtù.
Mi metto sotto analisi per arrivare alla massima comprensione della mia natura.
Finalmente ho potuto dare un nome a quella forma invece contraria detta (come ho citato prima) alessitimia.
C'era il bisogno di comprendere questa forma comportamentale di chi è incapace di mostrare/provare/descrivere le proprie emozioni i propri sentimenti. L'atteggiamento ricevuto da qualcuno verisimilmente d'indifferenza e distacco, constatato negli anni mi ha allarmato.
Al di là della patologia c'è l' ereditarietà caratteriale, il processo formativo di questo genere di persone può derivare da educazioni coercitive da parte dei genitori e si riscontra in maggior percentuali sui figli maschi - di fatto le donne risultano più empatiche degli uomini.
Un esempio è che al maschietto (meno oggi rispetto a ieri) gli s'impediva di piangere se provava dolore o commozione.
La cultura dei nostri padri ha creato un immaginario collettivo del "maschio forte" e per questo rinnegarsi davanti ad ogni sentimentalismo considerato roba per femminucce.
Imperturbabile e fiero della propria personalità l'uomo nel tempo si è immunizzato dalla possibilità di mostrarsi "a nudo" per quello che egli stesso è spinto con grande sforzo a reprimere creando un modello di super uomo pronto al cinismo, anche alla disonestà, all'immoralità, alla competitività più subdola, alla ricerca di un piacere che plachi l'istinto primordiale della richiesta che i nuovi nati accocolati al seno materno e stringendo nel pugnetto l'indice della mano del padre stanno facendo e cioè la richiesta di protezione e amore, tutto arriva dall'Amore o dalla mancanza di esso.
Punto molto sui bambini.
Profusione d'amore ma non claustrofobico, un amore presente e attento e nello stesso tempo che rende liberi.
Spesso avverto in una persona che mi sta vicino un distacco dalle sue emozioni, in ventidue anni non ho mai avuto con lui un rapporto empatico se non unilaterale, il mio.
Mi fa spavento pensare al cammino e alla crescita che io ho avuto, una crescita spirituale oltre quella della maturità implicità derivata dalle esperienze vissute in questi anni.
Mi sono fermata e gli ho chiesto attenzione: "Dimmi che cosa abbiamo costruito in vent'anni... vent'anni sono una larga misura temporale!" "Ok! abbiamo due tesori immensi e imparagonabili a case o una ricerca di vantaggio per il nostro benessere esistenziale... ma dimmi cosa abbiamo oggi per dirci orgogliosi: Abbiamo realizzato questo o quello!"
Lui non ha cambiato neppure posizione, che fosse un "tic" nervoso, un movimento d' imbarazzo, uno sguardo infastidito... il suo corpo e l'espressione del suo volto sono rimasti inespressivi.
Non era la prima volta che mi mettevo in condizione d'apertura e al contrario ricevevo una chiusura.
Ho così realizzato che dovevo darmi una risposta a questo e agli infiniti episodi della mia vita vissuta accanto ad un alessimitico.
Un analisi è presto fatta, sono andata a cercare le sue foto da bambino e so... so e basta!
Non mi limito a dire di una persona:"Lui/Lei è fatto/a così" ...
se mi riguarda io voglio comprendere, voglio arrivare alla radice e scavare il terreno per tirarle fuori queste radici.
Voglio vedere con i miei occhi perchè quelle radici sono tuberiformi o ramose o fascicolate devo comprendere cos'ha prodotto la differenza.
Si continua a crescere ad apprendere ma io sono sempre stata in un'altra direzione, perchè l'esternazione di un sentimento, la "debolezza" che si rivela in emozione qualche volta va colta e ricambiata, essere preparati al bisogno dell'altro in senso reciproco, questo vale per me, questo per me significa amarsi.
Mic


 

11 commenti:

anonimo ha detto...

che brella! che sei! :D
hahahaha scherzo ti voglio bene mamma sei bellissima! *-* la tua dolce topolina :) kiss[IMMAGINE]

ailacoinotna ha detto...

Mmm... cercare una cura per i propri malanni significa amare i propri malanni? Perché li si ama li si vuole distruggere, o almeno far sparire?
Per quello in amor vince chi fugge?!
Io sono solo mitico :P

MicolForever ha detto...

Antoine, si cerca di amare se stessi curandoci se necessario... Se in amore vince chi fugge è anche vero che chi non riconosce gli stimoli emozionali non fugge ma non avrà mai conoscenza quindi perde la miglior vita...
Che sei mitico devi ancora dimostrarlo (ricordati d'andare alla Plasmon a ritirare i buoni pasto - ahahahhahah) :Prrr

anonimo ha detto...

.sono di fretta...sta per suonare la capmana :-).......solo un pensiero....ho capito chi sei..sei la sorella maggiore che non ho mai avuto......anche se ti chiamo mamma......B.

MicolForever ha detto...

B. ... ammetto mi hai colto di sorpresa e chissà se sei consapevole di  quanto mi piacia che mi si faccia meravigliare... 
Penso spesso e di questo ne abbiamo parlato tante volte che nella vita l'incontro tra persone è "guidato" - "predisposto", parliamo di coincidenze, ma è un alibi della ragione umana.
Tuo padre, circa vent'anni fa, mi regalò un gattino e ogni tanto mi chiedeva come stesse, se lo nutrivo abbastanza, se lo curavo quando era malato e un giorno gli portai una foto di Leo che era oramai diventato un gattone grande e bellissimo. Tuo padre sgranò gli occhi che tu stessa hai ricevuto in eredità con la stessa espressione di meraviglia ... ugualissima alla tua ... ricordo che fu contentissimo e soddisfatto di assicurarsi che il gatto era stato ben cresciuto.
Ora da questo aneddoto rifletti su quanto, benchè estranee per certi versi La vita delle nostre famiglie, tuo padre ha potuto considerare con quale affetto e cura io ho la facoltà di diventare testimone attiva di crescita dell'essere che mi viene affidato.
Sono felice di esserti sorella o madre a seconda del momento, tutto è esperienza, ed è per questo che sento di potermi permettere uno spontaneissimo abbraccio quando meno te lo aspetti.[IMMAGINE]

La campana...già... abbiamo il bidello! [IMMAGINE]
Che scadimento!

ti lovo piccolina![IMMAGINE]

anonimo ha detto...

....mentre leggevo, ho immaginato nei minimi dettagli la scena di mio padre....ho perfettamente in mente l'espressione dei suoi occhi mentre guarda la foto del tuo gatto.....mi sono emozionata e commossa..........sono felice che mio padre ora possa aver visto l'abbraccio di ieri...e tutto quello che fai ogni giorno per me....ne sarà felice...vista la testa matta di sua figlia che ha sempre bisogno di una guida.....la vita è meravigliosa quando ti regala incontri non casuali come il nostro......tvb mamma/sorella e amica.....:-)

MicolForever ha detto...

Baba, rileggevo il tuo commento e sai mi è venuto in mente che ho vissuto il passaggio del testimone fra queste scrivanie dei padri ai figli.
Te e P. vi ho conosciuti nelle vostre fasi adolescenziali, scolastiche prima che diventaste adulti e miei attuali colleghi attraverso le confidenze dei vostri padri (eheheh quante ne so).
Ho lavorato collaboratrice gomito a gomito con i vostri padri confluendo da entrambi i passaggi e le consegne delle loro mansioni (tu sai)... Anche P. mi chama mamma, in entrambi vi riconosco la voglia di emergere, il bisogno e la sete d'altra conoscenza che questo luogo inteso come luogo di lavoro e ambiente esistenziale dove si svolgono le vostre vite, vi lasciano insoddisfatti e precari. Come non comprendervi? vivo la stessa vostra condizione mentale, l'urgenza di dare gomitate e fuggire da questi due muri di gomma che ci hanno nel mezzo e ci stritolano come una morza
Spendo il mio tempo a studiare e ad informarmi su altre realtà, è un tempo speso bene, tu sai ad esempio quanto mi piacerebbe viaggiare (passione che abbiamo in comune) ma non posso far altro che voli pindarici tutt'al più indosso la tuta e il casco da internauta e decido la direzione, il luogo e l'avventura fra immagini che però non mi danno l'esatta percezione dell'odore, i rumori, il verbo caotico di quei luoghi.
Sono un topino in trappola... una topina... ehmmm... di questi tempi meglio evitare qualsiasi similitudine con la femmina del mouse! :))
Il mal di testa non mi passa ho resistito fin troppo senza antidolorifico, i pensieri si fanno confusi, la nausea sale... che palle la cervicale!
Tra non molto suonerà la campanella... no forse non c'è il bidello, oppure non l'ho visto ...
baci (solo baci niente sesso che oggi 'ci ho' il mal di testa!!!) :D
ci vediamo all'uscio (per chi esce ... per chi entra come si chiamerà?)
:)()

anonimo ha detto...

[IMMAGINE]...il tuo modo di scrivere mi piace molto perchè anche quando devi descrivere situazioni "drammatiche" ci metti quell'ironia che è solo tua......quello che dici del luogo di lavoro è vero...ma mi sento più in trappola in altri contesti...tu lo sai...il lavoro potrebbe darci molto di più a livello di gratificazioni e sopratutto quel che pesa è la mancanza di certezze che impedisce di progettare e di fare tutte quelle piccole/grandi cose che aiutano a sentirsi meno in trappola......viviamo in una realtà dove purtroppo è un continuo doversi accontentare...molto dipende da noi....dal nostro coraggio...coraggio di fare certe scelte.....per cambiare la situazione....io sono lenta......penso e ripenso prima di decidere...però so che il tempo diventa sempre più prezioso......qualcosa di buono l'abbiamo trovato anche in questo posto...io ho trovato te e tu hai trovato me ad esempio [IMMAGINE].....
Il bidello ieri non c'era......e la porta per uscire credo si chiama entrìo...con accento sulla "I".......che deficiente[IMMAGINE]..baci mamy.....

MicolForever ha detto...

BABA ho trovato questo video so che leggerai attentamente ogni parola, e dimmi se qualcosa di questo messaggio ti è conosciuto... Tu hai detto che hai sempre bisogno di una guida, qualcuno che ti prenderà per mano ci sarà sempre! La tua  "mamy" è al terzo giorno consecutivo di cervicale... hai visto che tempo? Il diluvio universale fulmini e saette che non ricordavo da anni... 

B.A.C.I. [IMMAGINE]

anonimo ha detto...

[IMMAGINE]Mamy.......eccome se qualcosa (e anche di più) di questo messaggio mi è conosciuto.....potrei scrivere i nomi delle persone che ho incontrato, dei motivi e del modo in cui sono sparite.....o perche si sono comportate in un certo modo affinchè prendessi una decisione.......spero di cuore che tu faccia parte di quegli angeli che non durano una stagione...ma tutta la vita in qualunque modo vada.........ti voglio bene[IMMAGINE]

MicolForever ha detto...

Cara Alba, questa sera mentre preparavo la cena ho pensato alle manifestazioni eccezionali che possono accadere imprevedibili ad ognuno di noi... e lo sai che io quando ho questi flash non mi ferma nessuno... se al peggio non c'è mai fine è anche vero che un ribaltamento della situazione può accadere come qualcosa di eccezionale e trovarti un mattino a svegliarti su tutti i tuoi desideri realizzati.
E' quello che voglio per te e la forza del mio pensiero e del mio affetto non cesserà di sostenerti.
Credi nel passato senza rinnegarlo perchè è da quello che oggi trai nuovi vantaggi e sei diventata quello che sei.
Parliamo spesso dei cambiamenti che analizziamo su noi stesse, si cresce e si matura, verrà anche il giorno che dovremmo per forza gioire e congratularci con noi stesse... no?
Buonanotte Baba... non mangiare troppa torta! [IMMAGINE]

p.s. l'idea d'essere un angelo mi stona sono forse più un diavoletto![IMMAGINE]