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martedì 9 marzo 2010

- NUVOLE - SUONATE DAL VENTO -




Se il Vento sapesse dello strazio che invoco nell'ascoltarlo quando suona e da voce alle Nuvole!
Se il Vento potesse guardare dentro i miei occhi la pioggia che non cessa e nell'istante in cui la melodia corre su per un cielo che non possiede azzurra distesa quando la mia anima soggiorna fra le Sue Nuvole!
La mia voce è imprigionata da catene invisibili e serro le labbra perchè non esca terribile ed irriconoscibile al mio orecchio: spaventerei lo stesso dolore.
Se il Vento potesse...
se il Vento volesse aiutarmi a proferire il canto perchè si sposi con la sua sinfonia, quale gioia e Perdono raggiungerebbero fin dove chiama il Paradiso.
Non sa il Vento.
Egli è libero, inafferrabile, sconvolge ogni cosa e piega campi di grano, storce alberi e gioca con le foglie disorganizzando il loro viaggio, ed ha investito il mio corpo e i miei sensi spingendomi e trattenendomi con forza contraria sull'orlo di un precipizio
... e ancora sono lì su quel precipizio oscillante con il viso tatuato dal rigo salino delle mie lacrime e m' incanta come il sonaglio del serpente tentatore la forza del Vento che riesce a suonare le Nuvole.
Improvvisamente lascio il suolo per volare, sospesa dalle correnti ascensionali là dove corrono le Nuvole, là dove arriva la sua musica

Micol


waiting...

4 commenti:

anonimo ha detto...

Buona sera Micol...sempre belle le tue poesie...Eh...Se il vento potesse... Stai aspettando anche tu un perdono?
Io ormai sono sicuro di non ottenerlo... Nemmeno con una tromba d'aria...
Secondo te è così difficile perdonare? Ti abbraccio forte Lorenzo :kiss

MicolForever ha detto...

Ciao Lorenzo... sto aspettando un perdono? Non so più di cosa veramente si tratti. Il tempo può aver levato il rancore e quindi la mia colpa può darsi sia stata sgravata... o forse no, il tempo può invece averla ingigantita. Ma non è più una questione di perdono, in cuor mio sento che questo è già avvenuto... forse ho sofferto e sto soffrendo troppo perchè almeno la ragione mi presenti l'assoluzione.
Penso invece che sia questione di volontà.
Penso che una persona che riconosco profondamente sensibile possa essersi sentita ferita da un mio gesto o parole che io stessa reputo al di là di tutto impulsive e inconsulte...dettate da pulsioni sotterranee che andavano trattate con più civiltà e meno arroganza da parte mia.
Ecco io credo che si trati di volontà. Tutto qui!
Scusa Lorenzo, non sono propriamente dell'umore di rendermi disponibile e scherzosa.
Spero bene per te. Grazie, come sempre del tuo pensiero e della tua attenzione.
Mic

anonimo ha detto...

Mia cara Micol non sò cosa ti sia successo ma mi vien difficile pensare che tu sia riuscita a ferire così tanto una persona, comunque hai ragione quando parli di volontà... Secondo me tempo a parte è solo questione di volontà, perchè se le persone riuscissero a capire che a volte un gesto o una parola può essere dettata dalla impulsività, con l'aiuto del nostro perdono e con un pò di volontà loro... potremmo risolvere qualsiasi problema! Sei una persona speciale e a quanto leggo dai commenti sei apprezzata da tutti... Sono ottimista per te Micol... Io penso che riuscirai a chiarire questo malinteso... Un abbraccio Lorenzo

MicolForever ha detto...


Lorenzo mi rendo conto solo ora di questa tua replica... succede che entro nel blog e ho attenzione per altro, vado a rileggere pagine di un tempo trascorso e non mi accorgo nell'immediato dei commenti lasciati da chi mi visita.
Ti riesce difficile pensare che io abbia ferito tanto una persona?
La verità è che nemmeno io avrei mai scommesso tanto meno creduto che avrei potuto farlo, pensare poi d'aver offeso a quel modo una persona molto importante per me.
Quello che so è che è stata una reazione al fatto che io stessa mi sentivo ferire... ciò non è certo un'atenuante a mio favore anzi... mi sarei  dovuta costringere a superare quel momento critico e non sfiorare il punto di non ritorno... ero sotto pressione e così esplosi non riconoscendomi, ero qualcosa d'altro che s'allontanava dalla mia vera  natura-
Quello che realmente non riesco ancora a comprendere  è PERCHE' non mostrai veramente la sofferenza che stavo sopportando per quella che era, invece di trasformarmi in qualcosa che non ero io... forse divenni folle e oltrepassai ogni ragione, come se avessi preso una brutta ubriacatura riuscendo per la prima volta nella mia vita a tirare fuori il peggio di me e non solo sono stata meschina e subdola...  Era una sofferenza che emergeva lentamente, di ora in ora da giorni e questo  avvitava nel cervello una visione distorta di ciò che stavo vivendo.
La bestialità di tutto questo è che non ho mai potuto spiegarlo...
Non mi è stata concessa un'altra possibilità.
Anch'io penso che se ci fosse volontà ci si potrebbe spiegare, comprendere, recuperare un affetto che ha dato tanto e ancora ne produce pur nel distacco.
Ma soprattutto vorrei...
vabbè scusa ma non è il luogo adatto per esternare le mie preoccupazioni e desideri.
Vorrei essere anch' io ottimista... lo vorrei davvero, vorrei ricevere quel segnale che mi dia l'opportunità d'esserlo.
Grazie Lorenzo!
Buon fine settimana!