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domenica 21 giugno 2009

IL VIANDANTE

Il viandante è colui che non ha dimora.
Sosta il tempo necessario e confacente alla sua natura.
Come il fuoco illumina in quel breve periodo in cui arde di passione e novità, fino a che consumata ogni forma e materia, soffoca ogni scintilla, lasciando la cenere che ha il sapore dell'avventura già trascorsa.
Appartenente già al passato egli va... va per altri luoghi alla ricerca di un luogo per riposare e meditare.
Nulla lo lega, volitivo com'è con quel suo animo fanciullesco e avventuriero.
Qualche volta piange senza versare lacrime, qualcosa s'affaccia alla memoria che sia un'immagine, una sensazione, una voce... forse anche lui prova nostalgia, ma egli non si volterà mai indietro perchè la sua missione sono nuovi confini da attraversare, altri sorrisi su cui specchiarsi.
Non c'è rimpianto per i bagagli lasciati o perduti, perchè sono capitate situazioni in cui è dovuto scappare nel cuore di una notte tempestosa, o appoggiare i petali di una margherita sul palmo di una fanciulla e guardandola negli occhi barattando quel  "non m'ama" con un "Ti Amo!" per renderla felice.
Ha un cuore buono il viandante, è un cuore libero d'amare e di mentire.
Ha sempre la barba incolta e un sapore di tabacco e caffè nella bocca insonne di carezze e false promesse.
Non gradisce doni oltremisura, non porta con sè souvenir li getterebbe dal primo finestrino di un treno in corsa verso stazioni di città inesistenti.
E' un buon ascoltato e qualche volta parla con gli altri viandanti, se allegro e soddisfatto dell'ultima occasione colta al volo, riesce anche a confidare qualcosa di sè, del suo passato e bere assieme a sconosciuti una birra.
C'è sempre una donna da catturare con il suo fascino, un approccio veloce con una donna che non ha importanza se sia bella oppure no, gode di quel sesso senza sentimento e con un'espressione da promessa le dirà che quando tornerà di sicuro la sposerà.
E' capace di entrare in un saloon e mettersi a suonare il pianoforte d'impronte impolverato, non ricorda quando è stata l'ultima volta che ha scritto in uno spartito una melodia per una donna.
Ogni donna per lui è musica sotto le sue dita e vorrebbe un bicchiere d'acqua per schiarirsi la voce, magari cantare ma la sua voce non è più la stessa si è mischiata con quella di tanti altri che ha incontrato nel suo cammino.
La sua è una sfida  tra il Bene e il Male,  una forza che racchiude dentro di sé: la capacità di scegliere, in ogni momento della vita, il percorso da intraprendere.
Perchè il viandante non conosce prigioni, non conosce punizioni nè processi, quelle sono per chi commette reati come quello di amarlo nell'attesa del suo ritorno.

2 commenti:

KrAkKa ha detto...

insomma il sagittario.

o quasi.

MicolForever ha detto...

23 novembre è il giorno della tua nascita sul profilo!

Ora ho capito il commento!!!... ;)

Ho scritto il pezzo ispirata dal personaggio che ho letto in un libro... era una bella storia e mi ha colpito parecchio, ma è un pò il profilo degli uomini in generale, o no?

ciao e grazie!