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domenica 17 maggio 2009

A lui che mi sorride da sotto un sigaro cubano

SENZA TITOLO


In piedi il ricordo caduto sulla strada,
stanco di seguirmi senza storia,
dimenticato in un albero del cammino.

Andrò così lontano che il ricordo muoia
disperso tra le pietre della strada,
continuerò ad essere lo stesso pellegrino
con dentro la pena e fuori il sorriso.

Questo sguardo circolare e forte
in una magica mossa di muleta
schivò dalla mia ansia ogni meta
convertendomi in vettor della tangente

.E non volli guardare per non vederti,
arrossito torero di mia sorte,
che mi invitavi con gesto di disgusto.

Ernesto che Guevara











HASTA SIEMPRE - COMANDANTE CHE GUEVARA -


(testo originale)

De pie el recuerdo caído en el camino,
cansado de seguirme sin historia,
olvidado en un árbol del camino.                

Iré tan lejos que el recuerdo muera
destrozado en las piedras del camino,
seguiré siendo el mismo peregrino
de pena adentro y la sonrisa fuera.

Esa mirada circular y fuerte
en un mágico pase de muleta
esquivó en mi ansia toda meta
convirtiéndome en vector de la tangente.

Y no quise mirar no verte,
sonrosando torero de mi dicha,
invitarme con gesto displicente.

Ernesto che Guevara

1 commento:

MicolForever ha detto...

Questo post fu pubblicato su millestorie il


questi i commenti di allora:


camilla lopez



Posted - 01 Jun 2006 : 12:19:36

quant'era bello ......


*****

Micol



Posted - 01 Jun 2006 : 12:40:28 Show

Camilla...pensa che mio marito è geloso che ho la sua foto (proprio questa) sopra la scrivania!

Un abbraccio!


Firma di Micol:

«Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi.» Ernest Hemingway


*****

marisa




Posted - 01 Jun 2006 : 15:41:32

non è il mio tipo...ma la poesia...si

un abbraccio :)M

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Micol



Posted - 01 Jun 2006 : 16:21:20

Marì, al di là di quello che lui rappresenta, ho scelto di evidenziare il poeta e quella che ora ti propongo è una delle sue poesie da me preferite:


Quando saprai che sono morto


Quando saprai che sono morto

non pronunciare il mio nome

perché si fermerebbe

la morte e il riposo.

Quando saprai che sono morto di

sillabe strane.

Pronuncia fiore, ape,

lagrima, pane, tempesta.

Non lasciare che le tue labbra

trovino le mie undici lettere.

Ho sonno, ho amato, ho

raggiunto il silenzio.


Ernesto Che Guevara


*****


marisa



Posted - 01 Jun 2006 : 16:28:23

ho commentato la foto m'è venuto di getto...ma le sue poesie sono stupende e io ti ringrazio di avermele fatte leggere...una cosa nuova per me...bacione :)M


questa poi è una meraviglia...


***

pecco


Posted - 01 Jun 2006 : 20:41:03

Hasta la Micolina siempre!:)


Per me, sì, ma anche per gli altri.


******

oceanblu




Posted - 02 Jun 2006 : 01:53:08 S

Sorelli',stupendi,sia la foto che le parole,

certo che ogni mattina hai il sole in casa..

beata te..Blu...

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Nuccina


Posted - 02 Jun 2006 : 18:12:05

che belle queste due poesie...non le avevo mai lette.


grazie

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