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lunedì 25 agosto 2008

Che sia data la parola ai sassi





L’anima scalza ha piedi bianchi che corrono lontano
il suo volto è un riflesso senza più somiglianze.
Stride l’anima urlante
nell’assordante silenzio che la segue.
Ha un basso che batte sullo stomaco
e Il fiato corto
si aggira smarrita  e chiede ai sassi:
<Avete visto una donna dagli occhi scuri
Vestita di mesto rimpianto?>
Che sia data la parola ai sassi
perchè possano risponderle,
prima che il purpureo colori il suo volo
e il cielo batta ciglia d’ali di neri corvi.


Micol


3 commenti:

MicolForever ha detto...

ma va la che bel commento mi hanno lasciato su questa improbabile poesia:


questo dolore composto, espresso sobriamente con un'immagine tanto insolita quanto efficace, sembra attendere qualche risposta...

forse la ricerca di un senso nella sofferenza, o di una forma di consolazione, forse solo della forza necessaria per attraversarlo...

qualunque ne sia l'origine, questi versi sono davvero notevoli per la forza espressiva trasmessa dal sentimento che li ha ispirati...



Grazie Silva, ho davvero gradito questa tua analisi...

sguardoinfinito ha detto...

....sei tornata... anche se solo oggi leggo...

sei tornata dopo altro dolore e rimpianti... ormai credo di conoscerti... almeno un pochino...

ma sei tornata...ti aspettavo...

un sorriso...

Bet

MicolForever ha detto...

ciao dolce Bet.

Non è difficile imparare a conoscermi, sono il libro che stai sfogliando.

Grazie per avermi aspettato: chi ama ritorna sempre...

Io (in fondo) amo questo "luogo/non_luogo"

un sorriso