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venerdì 15 febbraio 2008

LIBERTANGO




LIBERTANGO


Rasoio affilato le note del bandonèon,

alla vertigine di un ricordo

s’intrecciano passi d'accidentale incrocio

e sei qui stretto nella mia mente

a far vibrare l'aria circostante.

Spalla e mento, sguardo furtivo,

cuore sincopato, sensi esperti a sfiorare

tempi e silenzi, pause e tormenti

fino al sudore, di caldo brivido pregno,

sulla curva lenta della schiena.

Fu per il morso, sul lungo gambo di una rosa

sulle mie labbra, che di spine fece sanguinare,

in questa passione, che ci offre cadenze

che trascina e vieta nascoste istanze.

Ascolto l’accento della punta e del tacco

nel battere del tempo

di uno spartito incompiuto

che compiere saprà la tua garbata mano

in sensuale movenza

piegandomi, per liberare un tango.

Micol

4 commenti:

alfacentauri ha detto...

Le note più belle

sono quelle che la mente non sa tradurre…

sono quelle che liberano

i prigionieri che abbiamo dentro

con volti di sentimenti oppressi…

accomodanti

solo

al trasporto…


Fede

piccolidettagli ha detto...

cara dolce creatura, sei cosi bella ed elegante nell'affrontare le avversità della vita, noi siamo quelli che la vita la devono combattere, prendere di petto, e chissà che un giorno tutto questo ci ripaghi con un futuro migliore per i nostri figli, perchè se continuiamo cosi ci riprovereranno, come noi riproveravamo i nostri genitori, la ruota gira, ma un giorno cambierà, un bacio ed un ibocca al lupo, michela

Pecco73 ha detto...

Un bacione e di nuovo il mio "brava!"

FallenAnGeL83 ha detto...

Io adoro Libertango... è fissa in macchina! Bella anche la versione rifatta dai Gothan Project!!! La Revencha si intitola!