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martedì 5 febbraio 2008

LA NOTTE





 


LA NOTTE



 


 
Ed è qui che cadde il giorno
e la notte rivestì ogni profilo
lasciando nuda la luna
languida e distesa sul lago.
Giunse il vento in movenza sinuosa
si atteggiava falsamente ignaro,
irriconoscente
allo scarlatto orizzonte andato
di avergli donato il mite fiato



 


e più non fu quiete,
se non per quel crespo aderente
che si manifestava appena in superficie
dei visibili effetti dell’invisibile.



 


Micol



(for my angel)


 


3 commenti:

infinitaunica ha detto...

Bello il tuo blog grazie della visita....

Anna..

Puntogamma ha detto...

Una poesia che scorre lieve, nei suoi versi pregni di fine delicatezza.

Complimenti. Ciao

alfacentauri ha detto...

A volte partoriamo presenze

proprio là

dove a un passo dall’invisibile

siamo degni

di essere noi stessi…


e tutto pare mosso…

quasi anche il cuore…



Fede