Cola da lassù eccessiva luce,
che imbratta d'accesi colori
muri di cielo
e impedisce di guardare lontano
oltre il confine segnato dal ramo.
Occhi bassi
insabbiati sopra pallide dune
e il serpeggiante movimento
fra seni pieni spazzati dal vento.
Riflessi di tristezza s'attorcigliano tra i capelli
e vischiose alghe s’annodano alle caviglie,
alle mie orecchie sorde
inutili echi di conchiglie
e le labbra arse, sono lande deserte
sopra i denti che masticano il sale
di naufragate parole.
Micol
2 commenti:
ciao Mic, tutto bene?
bellissima la kiusa, con quel masticare parole cosparse dal sale di un lungo vagare
ciao, a risentirci
chicom
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