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sabato 2 dicembre 2006

LA PROSPETTIVA (AMICO CLOCHARD)






LA PROSPETTIVA
(amico clochard)

Ho perso ormai da anni
la misura dei miei passi
e nella notte vago
per contarli dal principio.
Mi basta poco per essere candore
anche se sfuggono sopra il mio sudore
irrancidito e scuro d’avventura
sguardi di pena e di paura.
Di tempo infinito ho colme le mani
che il volo prottendono mimando le ali
e non ho mai preteso di cambiare il mondo
ma c’è stato chi ha preteso di cambiare me.
Sopra il fondo di un brodo caldo
mi beo come un orologio nel suo oro,
e non ha senso indossare
una costosa montatura
ma con quali lenti stai a guardare
l'ideale prospettiva della libertà.

Micol

3 commenti:

BlueDee ha detto...

Complimenti, Micol!

Hai delle parole molto molto belle!

Tutto il blog lo è!

Complimenti ancora!

Diego


;-)

scraffy ha detto...

Delicate parole

petali colorati

e timidi.


Lo splendore non sempre si veste d'abbaglio.


Grazie per il passaggio!

Un abbraccio.

ritabonomo ha detto...

Arrivata qui passando per Giovanni Nuscis, anch'io dell'isola, incuriosita.

Ti avevo già letta su foglidiparole, in ogni caso.

Questo brano è molto bello, una scrittura molto femminile, trovo. Il verso mi basta poco per essere candore vale tutto il brano.


Attenzione a quel prottendere invece, salvo non sia una licenza poetica per qualcosa che non ho colto, va con una sola ti.


il senso dei sardi per le doppie.


:))


Rrr