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lunedì 30 agosto 2010

ACCENDI LE CASSE





Un ritorno, anche se non è mai andata via, ma le ferie sono fatte per staccare dalla solita routine ed è normale che ci si dedichi ad altro e si approfitti del tempo libero per tutto quello che un pò si trascura nel restante tempo dell'anno.
Oggi ho trovato il suo messaggio che mi augurava il buongiorno come qualche settimana fa e ho sentito propulsiva la gioia, il sorriso allargarsi, la mia camicia leggera muovere i delicati fiori sul seno che si è fatto d'ansimo allegro!
Ed è stato così che ho capito pur sentendo in queste settimane la sottile malinconia che quei passaggi negati mi davano, se pur giustificati, ho sentito ciò che è accaduto MI SEI MANCATA TANTISSIMO!
Amica, Madre, Sorella posso enfatizzare al massimo questo momento?
Posso gridare sono felice che tu sia tornata a dividere con me il pane dei giorni? Nell'aria si spargono note e voce, una piccola passione che abbiamo in comune, una delle tante che ci rendono uniche ed unite... so che ti sarà gradita, per questo la dedico:


 



MARISA DOLCEZZA MIA
ACCENDI LE CASSE!
IMMENSO RENATO PER TE E PER ME!

tua fanciullina



sabato 28 agosto 2010

Lidia Ravera - LE LACERAZIONI INVISIBILI

Ho bisogno di capire quale violenza carnale ha subito l'attitudine mentale
all'abbandono in discariche abusive dei nostri corpi
estasi di poeti, sublimazione per gli scultori, brama d'opera per musicisti,
febbre per gli amanti.
Mic

Ispirata dall' Articolo di Lidia Ravera
Le Lacerazioni Invisibili
su: IL FATTO QUOTIDIANO

venerdì 27 agosto 2010

ESILIO NELLA TRISTEZZA







Manca qualcosa, quel qualcosa che pesa dentro.
Manca la luce in una stanza illuminata,
manca l'aria fuori nella notte.
Cerco intorno a me ma quel che cerco non c'è.
Dov'è ora la costruzione di quegli attimi? 
Quando tutto era tondo e il cerchio perfetto.
Centrifughe d'arredi cadono in contusioni
e fogli inchiostrati di parole su parole,
correzioni mai fatte solo pensate
corrono sulle pareti delle mie prigioni 
gridano dai davanzali la mia libertà negata.
Finestre serrate. Porte chiuse.
Dall'altra parte voce che mi esilia nella tristezza.

Micol©



 

martedì 24 agosto 2010

LE STORIE DELLA BUONANOTTE/ Il Guardiano del Faro





Il mio sonno è un travaglio d'emozioni che mi agitano come mare in tempesta. Sono acque scure e profonde ed ho puro terrore di questo quadro.
Tanti anni fa quando ero una ragazza spensierata e giocosa mi trovavo al mare con un gruppo d'amici una notte d'agosto. Nonostante il mare fosse grosso decidemmo di fare il bagno, ci tuffammo fra grida e risate come fosse un'iniziazione all'età adulta. Le alte onde ci sommergevano e già decidevo di ritornare a riva quando mi sentii trascinare e portare di sotto, fu una sensazione tra le peggiori provate in vita.
Quando cercavo di risalire s'approssimava l'onda che mi trascinava e risucchiava nel fondo.
Un amico mi vide in difficoltà e provò ad aiutarmi ma entrambi fummo contrastati da quella forza possente della natura. Eravamo entrambi presi da panico, ma lui sdrammatizzò gridando con un sorriso forzato "Ti devo baciare è l'ultimo desiderio..." In quel momento guardandoci negli occhi unimmo le nostre forze abbracciandoci e puntando i piedi sulla sabbia che si apriva sotto le correnti, invece di baciarci ci accompagnammo fuori da quella altrimenti funesta avventura.
Così sono le mie notti, quando sono sola dentro il mare gonfio e nemico di tutte le mie ansie.
Non c'è nessuno che arrivi a salvarmi, e qualche volta mi risollevo dal letto e vado alla finestra per guardare il cielo e cerco una stella, dapprima pare ce ne sia solo una ma più lo sguardo si abitua all'oscurità più sembrano bucare altri puntini luminosi fino a che tutto è un manto che brulica di luminose stelle.
Adesso mi racconto una storia e poi andrò a dormire, spero in un sorriso che illumini come fosse la mia unica stella in cielo che sia per sempre unica e speciale.
Goodnight
Mic 


 






Raccogli una stella - disse il vecchio.
- Non ne vedo neanche una. E' mezzogiorno, e le stelle fanno capolino solo alla sera
Dunque mi stai dicendo che le stelle esistono soltanto di notte? 
- No, nient'affatto. Se ne stanno là, da qualche parte. Solo che non riesco a vederle
Non sei ancora capace di attraversare i muri di cristallo, vero?
- Prego?
Chiudi gli occhi, mia cara - suggerì l'Ammiraglio.
Lei li chiuse dolcemente.
Durante il giorno, le stelle se ne stanno quatte quatte ad aspettare la notte per mostrare la luce. Ma loro brillano sempre, di giorno e di notte. Che cosa vedi, Paola?
Paola sorrise. Aveva ancora gli occhi chiusi.
Che cosa vedi? 
Lei sorrise di nuovo
- Mi creda o no, Ammiraglio, ora guardo milioni e milioni di stelle!
Le stelle aspettano la sera per mostrare la loro luce o sei tu a lasciarti trasportare dalla notte in pieno giorno? 
Il guardiano del faro strinse forte le mani di Paola nelle sue
- Tu hai appena attraversato un muro di cristallo. Non aprire gli occhi. Continua a fissare con la mente la tua magnifica notte stellata. E fra tutte le stelle del tuo cielo, raccogline una e fa, che Ia tua vita diventi la sua luce. Poi trasformala in una stella tanto speciale, tanto bella che tutte le stelle del cielo per un attimo smettano di brillare, soltanto per un istante, al solo cospetto di tanta luminosità
- L'ho presa! - gridò Paola.
Bene! - rispose l'Ammiraglio - Ora è tua, per sempre. Dipenderà soltanto da te mantenerla viva e brillante per il resto della vita, giorno e notte. Lei sarà lì per te, sempre. Anche quando la tempesta è forte, e la tavola da surf si schianta contro gli scogli. E anche quando t'innamori e impari ad amare, quando ti specchi in lui e lui in te... lei è sempre là. Ma più di tutte le altre - precisò l'uomo - la tua stella brillerà quando ti lascerai trasportare sulle ali dei tuoi sogni. 

 




Sergio Bambarèn - da "il guardiano del faro" 



 



venerdì 20 agosto 2010

LE STORIE DELLA BUONANOTTE/ Storia Indiana


Premessa:

Qualche tempo fa, non molto tempo fa, la mia amica Marisa per chetare il mio animo tormentato usò la sua arma di seduzione materna per rasserenarmi un poco. La sera prima di andare a dormire aprivo l'indirizzo e,mail e trovavo una favola della buonanotte che lei aveva scelto per me.
Ho amato sin da prima che cominciasse a farlo, quel gesto a me dedicato solo a me.
Poi venne annunciato l'arrivo di un piccolo e mamma Marisa è oggi una nonna dolce e premurosa sempre dietro a mille impegni e al suo frugoletto e le favolette comprensibilmente le racconta al piccolo Giacomino (ciao fagiolino).
Questa notte mi è presa voglia di leggere una storia, ho trovato sul web questo brano tratto da il libro di Faletti "Io sono Dio" molto profondo il messaggio, da leggere e per riflettere prima di andare a dormire o ad ogni ora della giornata.
GOODNIGHT

MIC



............. BUONA LETTURA .............



 






"Nonno, perché gli uomini combattono?"
Il vecchio, gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma.
"Ogni uomo, prima o poi, è chiamato a farlo. Per ogni uomo c'è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perché lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi."
"Quali lupi, nonno?"
"Quelli che ogni uomo porta dentro di sé."
Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l'attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, il vecchio che aveva dentro di sé la saggezza del tempo riprese con il suo tono calmo.
"Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo."
Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.
"E l'altro?"
"L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede."
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero.
"E quale lupo vince?"
Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti.
"Quello che nutri di più."



- Io sono Dio - P.Faletti -

 

mercoledì 18 agosto 2010

Clik

Ho trascorso una meravigliosa giornata, anche se stancante sotto alcuni aspetti, ma produttiva e significativa. Tra poche ore sarò nuovamente seduta alla scrivania e quest'ultimo giorno preso di vacanza e gita ricorderò i bei momenti e quanto mi sia sentita amata. Sono ancora tanto carica che non ho resistito, nonostante l'ora, di appendere qui il mio ultimo gesto che conclude quella che mi é parsa un'interminabile giornata. La batteria del Nokia mi avverte ”mi sto scaricando... Muoviti!”... Ok! Il tempo della buonanotte (G R A Z I E !) _ ₪₪ Mic ₪₪

sabato 14 agosto 2010

Bellissimo






Per ora aspiro una striscia d'anfetaminica euforia, annuso nell'aria toni autunnali. Non ho dormito per quasi la maggior parte della notte ascoltando il rumore della pioggia sul tetto, il respiro caldo del vento che giocava tra le tapparelle a gonfiarle, spingerle e ritirarsi. Pensavo alla terra che arida sarebbe stata ritrosa e avrebbe respinto quelle gocce preziose un po' come quelle persone che pur ricevendo amore si ostinano a respingerlo come se volessero far credere di non averne bisogno. Nel breve tratto di sonno ho sognato un Angelo del passato. Io ero un po' stupita, lo guardavo e nel sogno ero incredula nel trovarmelo accanto sorridente e mi si rivolgeva con un sorriso e un affetto tanto protettivo che ancora, in questo momento io ne provo il piacere e la gioia dell'anima. Tutto é in sintonia quest'oggi e supplico il cielo che tenga per altri il suo ferragosto di sole, mare e tavolate. Oggi sono felice per un sogno realizzato nei sogni per questa pioggia battente.

BUON FERRAGOSTO