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venerdì 30 luglio 2010

E' ARRIVATA NOTTE



E' arrivata notte. 
Incubi e fantasmi popolano il mio respiro denso di fumo e musica.
Quella musica che io so.
Ho mani legate e sonno fragile di foglie secche rumorose sotto il cuscino.
Dov'è che mi conduci? Quale strada insegna il tuo silenzio?
E' una strada buia senza via d'uscita e sono state chiuse tutte le porte. 
Ho sedotto il fabbricante di chiavi piena d'illusione che mi procurasse la chiave giusta
e con mani tremanti provo una ad una perchè arrivi il metallico suono che mi
porti dall'altra parte. Voglio ritrovarti.
Voglio entrare e vedere con i miei occhi ciò che è andato perduto e
quanto gli dei tengono nascosto per soddisfare la loro invidia,
allora svanirebbero tutti gli incubi e quei fantasmi che saltano
con piedi evanescenti dentro il mio petto quasi a sfondare sul dolore.
Ho mani legate, occhi bendati ma sento la tua musica vibrarmi dentro
e ho voce, ancora e sempre nel vuoto a precipizio della metà che sono di me.

Micol

 

1 commento:

LucreziaNon3Qui ha detto...

Nessun rapporto può essere
immune da cedimenti e sbagli:

soltanto la capacità di perdonare evita che le incrinature

diventino irreparabili e conducano alla sconfitta di un distacco definitivo...


Il perdono nasce da un calcolo del cuore:

spesso è più facile superare l'orgoglio e il rancore

che continuare a vivere con la sconfitta di un amore spezzato.

M. Venturi
(kiss)