segui i miei passi

Photobucket

mercoledì 28 aprile 2010

Il pusher



Lo si incontrava appostato agli angoli di strada indossava un lungo pastrano nero e il bavero alzato nascondeva metà del suo volto, chi aveva incrociato il suo sguardo raccontava che le sue pupille erano punte di stelle e il nero che le circondava il mistero del cosmo.
Non parlava mai per questo nel giro lo soprannominarono "Silence".
Di Silence si sapeva ben poco che avesse una donna questo si bisbigliava più come leggenda metropolitana che realtà perchè di fatto mai era stato visto in compagnia di una donna, e teneva per se i fatti propri e quelli dell'altra gente. anche per questo calzava a pennello l'alias.
Fumava molto e qualche volta amava bere in buona compagnia.
Quando lo sentirono ridere giù nel vicolo dei miracoli non si fece altro che parlarne per giorni perchè quella risata eccheggiò come una spada sfoderata e sollevata pronta ad essere colpita da scie comete.
Una fredda mattina di fine novembre fu trovato il corpo senza vita di una donna non era bella ma ricordava vagamente certe attrici del passato del film muto, la bocca a cuore era livida e il rigor mortis aveva già completato con soddisfazione il suo amplesso su quei poveri resti femminili.
Seguirono giorni d'indagini e si attendeva che qualcuno si presentasse a chiedere quel corpo lasciato in solitudine, ma nessuno arrivò a reclamarlo che erano trascorsi diversi giorni.
Quando circolarono di bocca in bocca e di porta e in porta le cause del decesso della donna, i giornali cittadini gridavano che non era ancora nata l'alba la notizia appesa nella confusione sulla bacheca a tre piede dell'edizione straordinaria degli edicolanti.
Venne detto che il testimone oculare dalla fama d'esser un losco individuo, ladruncolo quasi di professione, ma per lo più dedito a trascorrere il tempo a fare il guardone di coppiette appartate nella loro intimita, diceva d'aver assistito Silence e la donna la notte antecedente alla scoperta del cadavere avviarsi sulla via che portava al Parco dei Grandi Alberi.
Vinto dalla propria debolezza sessuale seguì nel buio più fitto la coppia questi si appartarono sotto le fronde spettrali di una grande quercia e una volta sicuri d'essere nascosti per bene, l'uomo mostrò alla donna un piccolo fagotto che riempiva la sua grande mano sinistra.
La donna mostrava segni d'insofferenza fisica, si sollevava le vesti poi le risistemava, si comprendevano senza parole, "forse" disse il testimone "era una tossica in astinenza" d'altronde Silence non faceva nulla per occultare l'esercizio e il commercio che gli permetteva di  guadagnarsi da vivere e molto probabilmente non era affatto una coincidenza che i due si trovassero insieme quella notte.
Il testimone ammise d'essere stato sconsiderevolmente attratto da quell'incontro tra i due che non riusciva ad allontanarsi senza che potesse assistere fin che non se ne sarebbero andati.
Fu allora che vide il pusher sollevare verso il volto di lei il fagotto scoprendolo e con grande meraviglia da quell'involucro fulgida e pulsante di forme brillanti apparve una stella che illuminò la scena come l'occhio di bue di una scenografia teatrale.
La donna impaziente scivolò a sedersi ai piedi dell'albero, lui sfilò la cintura dai suoi pantaloni e s'inginocchiò verso di lei, le diede una carezza compresa nel prezzo o forse c'era  una complicità amorosa fra i due, dopo un lungo sguardo d'intesa lei distese il braccio quello dalla parte del cuore e lui avvolse con la sua cintura di cuoio ed acciaio servendosene come laccio emostatico.
Lo sguardo della donna implorava impaziente quel sublime istante in cui si sarebbe sentita trasportata ad una velocità inumana tra le braccia di una stella verso l'infinito e si sarebbero placate le ansie della vita terrena.
Pagò la dose con un bacio, un lunghissimo bacio e quasi non si accorse che la stella era già in circolo nelle sue vene.
L'accompagnò così, cullandola fra le braccia in quel trip d'amore e morte, il pusher delle stelle soprannominato
Silence.


Non seguite la mia strada non fatevi di stelle!


Goodnight



Mic                                                                                                                                                waiting...

9 commenti:

scrivendodinoi ha detto...

[IMMAGINE] piaciuta

anonimo ha detto...

dimenticavo di scriverti che ho letto il racconto e credo d'aver colto il senso.
Mi spieghi da dove arrivano queste fantastiche idee?
Mah! pensavo alla cattiveria che hai ricevuto
non si sono dati il tempo di conoscerti... credo sia stato solo questo, un'impulsività che forse avresti dovuto fingere di nulla.
Meglio che basta così! non voglio essere la causa di altri danni
ancora Lù

MicolForever ha detto...

Eja dolcezza meglio in pvt!
Capito mi hai?
Thanks!

MicolForever ha detto...

Marì: tu si na cosa grande per meeee... - te vojo bene assaieee... ma tanto tanto beneeeee... - la bella lavanderina che lava i fazzoletti - la vispa teresa avea tra l'erbetta al volo sorpresa gentil farfalletta!
"anche tu mi sei piaciuta dalla prima sillaba che hai scritto e mi piaci sempre da morireeee!"
baciottoli

scrivendodinoi ha detto...



Tre Parole 

 C'e solo una cura, io so che lo sai, è una stanza vuota, io mi fiderei
Bravo, puoi capire, cose che non vuoi
sei il tuo guaritore, sei nel tuo mondo...

Dammi tre parole: sole, cuore e amore
dammi un bacio che no fa parlare
è l'amore che ti vuole, prendere o lasciare
stavolta non farlo scappare
Sono le istruzioni per muovere le mani
non siamo mai così vicini

Parla a voce bassa, spiegami che vuoi, sai ne è pieno il mondo
di mali come i tuoi, slacciati la faccia, ha rabbia il gatto che
gioca con la buccia e gira in tondo

Dammi tre parole: sole, cuore e amore
dammi un bacio che no fa parlare
è l'amore che ti vuole, prendere o lasciare
stavolta non farlo scappare
Sono le istruzioni per muovere le mani
non siamo mai così vicini

Tra la terra e il cielo e in mezzo ci sei te
a volte è solo un velo, un giorno, un fulmine
se hai dato, dato, dato, avuto, avuto, avrai
oggi è già piovuto, dove sei, dove sei, dove sei..

Dammi tre parole: sole, cuore e amore
dammi un bacio che no fa parlare
è l'amore che ti vuole, prendere o lasciare
stavolta non farlo scappare
Sono le istruzioni per muovere le mani
non siamo mai così vicini

Dammi tre parole: sole, cuore e amore
dammi un bacio che no fa parlare
è l'amore che ti vuole, prendere o lasciare
stavolta non farlo scappare
Sono le istruzioni per muovere le mani
non siamo mai così vicini

(Rossi Valeria) [IMMAGINE]
 

MicolForever ha detto...

COME UN SIGILLO - ALICE CANTA BATTIATO [IMMAGINE]


Ponimi come un sigillo sul tuo cuore
così resterò impresso in te per sempre.

E tu passavi appena le sottili dita sul prepuzio
poi sfioravi il glande e i sensi celebravano il loro splendore
ed era bello starti ad osservare.
Confermavi il mondo della coesistenza materiale

Ponimi come un sigillo sul tuo cuore
come un sigillo sulle tue braccia.

Pronuncio il tuo nome contro ogni sventura.

Vinceva la tristezza il tuo soffio vitale eretico
seguivo le gazzelle veloci
come il sogno che mi passa accanto
ed era bello starti ad osservare.
Confermavi il tempo della coesistenza materiale

Ponimi come un sigillo sul tuo cuore
come un sigillo sulle tue braccia.

Perché quando sarò in esilio
e al buio resterò nelle notti oscure
inconsapevole del divenire.

Ponimi come un sigillo sul tuo cuore
come un sigillo sulle tue braccia.


MicolForever ha detto...

[IMMAGINE]Why? Because...Pecchèèè?
Preferivo il testo originale di Battiato!!
Dov'è finito il prepuzio?
Censori dell'arte!
[IMMAGINE]

MicolForever ha detto...

ci sono volte che stento a credere sia stata io l'autrice di simili racconti!
Mi piace ritornare a guardare quel che ho lasciato... forse un giorno dimenticherò di saper leggere e scrivere e il mio cuore avrà dimenticato cosa significhi battere in un petto.

Mic[IMMAGINE]

MicolForever ha detto...



https://plus.google.com/112632361297660220840/posts?hl=it