segui i miei passi

Photobucket

sabato 9 gennaio 2010

Piano piano.


 

Camminavo a piedi nudi sulla spiaggia con lo sguardo rivolto alla profondità dell'orizzonte, pensavo a quanto questo mare mi divida da terre e pelle che mai lambirò con le mie onde.
Sorridevo immalinconita con la maturità che oggi mi è propria, finiti i giochi di quella me donna che non si rassegnava a crescere. Vivo con un dolore sospeso ma che ha preso forma piano piano, compagno di viaggio silenzioso e assorto, così come io sono.
Mi hanno detto che sono saggia e profonda, questa saggezza (se essa esiste veramente in me) è il frutto di esperienza forte e dura come un pugno in piena faccia. Lo sono diventata dopo lo spavento dato dalla perdita di gran parte di me per rinascere dalle ceneri piano piano.
Così ho avuto due vite. Una che precede quella che ora vivo, se guardo ad un passato lontano stento a riconoscermi, stento a credere d'averla vissuta. Tutto quello che ho è stato costruito con difficoltà e pianto e non mi rassegno e denuncio ogni parola che diventa cemento e ferro.
Guardavo le onde infrangersi sugli scogli e ho visto me stessa tutte quelle volte che mi sono infranta sugli scogli, per tutte le volte che sono divenuta acqua ripresa dal mare e portata via ... lasciandomi andare... con il desiderio di mai più tornare e morire in quell'orizzonte che da tutto mi divide, piano piano.

Goodnight Mic



 


 

1 commento:

nonsodove ha detto...

prima l' abbattimento, poi la ricostruzione