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giovedì 12 novembre 2009

LA PAROLA SOTTO SCORTA A ROBERTO SAVIANO





Roberto SAVIANO


"... qual è il mio delitto? Perché io devo vivere come un recluso, un lebbroso, nascosto alla vita, al mondo, agli uomini? Qual è la mia malattia, la mia infezione? Qual è la mia colpa? Ho voluto soltanto raccontare una storia, la storia della mia gente, della mia terra, le storie della sua umiliazione. Ero soddisfatto per averlo fatto e pensavo di aver meritato quella piccola felicità che ti regala la virtù sociale di essere approvato dai tuoi simili, dalla tua gente. Sono stato un ingenuo. Nemmeno una casa, vogliono affittarmi a Napoli. Appena sanno chi sarà il nuovo inquilino si presentano con la faccia insincera e un sorriso di traverso che assomiglia al disprezzo più che alla paura: sono dispiaciuti assai, ma non possono.... I miei amici, i miei amici veri, quando li ho finalmente rivisti dopo tante fughe e troppe assenze, che non potevo spiegare, mi hanno detto: ora basta, non ne possiamo più di difendere te e il tuo maledetto libro, non possiamo essere in guerra con il mondo per colpa tua? Colpa, quale colpa? E' una colpa aver voluto raccontare la loro vita, la mia vita?".
R. Saviano art.lo F.to G. D'Avanzo - La Repubblica.it - 15/10/08



Apro con un applauso a Roberto Saviano classe '79. Sul video buca il volto di un giovane uomo che tradisce il suo stato psicologico di resistenza, lo osservo nei minimi particolari per la durata di due ore (minuto più minuto meno) co-conduttore del programma di F.Fazio in serata ieri su "Che tempo che fa". Lo osservo completamente rapita dal suo accompagnare con le mani, le espressioni con abbozzi di sorrisi e occhi frenetici sul tutto, sul nulla, sulle parole che pondera prima di esprimere.

Spesso alle sue parole seguono forti emozioni che provo davanti allo svilupparsi di storie che lui amabilmente racconta, probabilmente non si rende conto di impressionare tanto la platea o forse è proprio questo il suo intento: rifletti uomo comune la parola fa paura... la parola ha un potere autonomo, indipendente che può uccidere con la bellezza della verità, con la propria natura libera e incondizionata. Su questo ci fa riflettere Saviano in due ore di assolo.
La parola fa paura al regime che per controllarla riduce in stato di schiavitù psicologica quegli uomini che avevano per unica colpa la necessità di rivelare ed esprimere il disagio delle proprie radici, della propria terra natìa, uomini e donne che arriva a perseguitare, minacciare ed infine emettere sentenze di morte perchè lottano per la propria libertà di pensiero, di parola.
Saviano sfoglia un album di foto, mostra filmati crudeli di morte e lo fa con il candore di chi fa dil mestiere di cicerone ad una mostra artistica. Questo è ciò che l'arte dello scrittore che offre la propria anima per la verità contro il sopruso e la violenza di chi ha potere ottiene. Questo è il messaggio.
Il suo candore, temo sia anche una sottile rassegnazione.
Spesso la sua definizione per uomini e donne che hanno dato la propria vita solo perchè "scrittori" non ultima la giornalista-scrittrice Anna Politkovskaia, nota per le sue posizioni critiche nei confronti del Cremlino,soprattutto per i fatti tristemente noti di Beslan (Cecenia) freddata a colpi di pistola all'ingresso della sua abitazione, portano Saviano a ricordarci che questi non sono eroi, non sono martiri, sono uomini che hanno seguito il proprio istinto di libertà della parola e di raccontare la realtà dei fatti che spesso il silenzio occulta.
Una grande lezione quella di Roberto, lo premiano 4 milioni 561mila telespettatori (fonte ANSA)
La mia sensazione conclusiva è stata che questi uomini con la sola arma della PAROLA siano invece stati dei veri eroi, con le debolezze di tutti gli uomini, ma con una determinazione che una coscienza sociale e pronta al riscatto per tutto l'odio e l'emarginazione ricevuta per le loro scelte siano da considerarsi di sopportazione sovraumana.
Penso che l'esempio non vada sciupato e che la serata di ieri sia stata educativa e d'esempio e per dirla come lui stesso ieri ha definito l'Omertà: "Esistono due tipi di omertà: quella per cui si è visto (si è stati testimoni) e non si parla e quella che non vuole vedere!"
Un monito a tutti noi italiani. Perchè molto ha parlato anche di quell'Italia che finge di non vedere o che non vuole vedere. Che preferisce stare comodamente seduta in poltrona a "godersi" il Grande Fratello.
Vorrei citare più parti della trasmissione in cui Roberto mi ha strappato un singulto, come quando ha sollevato la bottiglietta d'acqua ricordandoci che quello era il simbolo del sacrificio dei bimbi di Beslan.
Dell'Inferno alla bellezza dei racconti di Ken Saro Wiva, di quelli del gulag siberiani di Varlam Salamov, di Neda, involontario simbolo della rivolta dell'opposizione iraniana, e altri testimoni che hanno reso indimenticabile il loro sacrificio per giusta causa.
Dal 13 ottobre 2006, Roberto Saviano vive sotto scorta: l’11 novembre saranno esattamente 3 anni e 29 giorni di vita negata, 1125 giorni, 27.000 ore di vita blindata. (fonte La Stampa.it)
La sua parola è sotto scorta.
Quando ho spento la tv mi ha bloccato un pensiero, Roberto questa sera ci ha raccontato quanto la parola può far paura, quanto la verità fa paura e di quanto lui stesso abbia paura.
Perchè ogni sua definizione anche quando dice che chi ha dato la vita in queste circostanze non è da considerarsi un martire, nè un eroe il messaggio sembrava fosse: se mai accadrà qualcosa del genere a me non consideratemi un eroe, nè un martire ma un uomo con le sue debolezze, le sue difficoltà, diffidenze... il mio amore per la scrittura e la verità è andato oltre la coscienza.
Concludo con una frase di Varlam T.Salamov  "Stavo per morire per un qualcosa che non credevo neanche di avere, ma che quando mi è stata chiesta...ho capito essere la cosa piu' preziosa che avessi".
Parlava della sua Anima.
Solidarietà a Roberto Saviano
Un inchino!

Micol


4 commenti:

invivibile ha detto...

l'italia è un paese che si dimentica dei viventi,altrimenti non saprebbe poi come commemorarli.... :(

MicolForever ha detto...

esattamente... :(

Morfea77 ha detto...

l'italia è un merdaio a prescindere...

MicolForever ha detto...

approvo Morfea...