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martedì 24 novembre 2009

Ho il cuore che ancora canta per un sogno.

Quest'oggi sto bene, erano giorni che non mi sentivo così.
Scherzavo  con alcuni colleghi e uno di loro ha maliziosamente strizzato l'occhio esclamando: "Oggi ti trovo in forma!".
Chiusi nei nostri guai non ci rendiamo sempre conto che gli altri ci osservano ed invece devo aver espresso tutto il mio malumore in tutto questo tempo.
E dopo settimane che il mio cellulare squillava solo per incombenze familiari e di "marito" finalmente questa mattina la dolcissima voce della mia amatissima Marì, appena visto il suo nome sul display ho sentito un moto di gioia e con lei il risultato che si ottine sono lunghissime conversazioni pari a trattamento di benessere nemmeno fossi stata ad un centro di bellezza!
Ma la verità è che sto bene, forse quest'euforia durerà solo poche ore, il tempo di realizzare che è stato solo un sogno dal quale dovrò svegliarmi per la seconda volta in un giorno.
E di sogno si tratta. Di quei sogni lucidi che uno si trova proiettato a vivere in una realtà parallela se pur nell'onirico.
Ho sognato una persona che ho perso da non molto, la sua perdita mi ha profondamente segnata e per certi versi è lontana ancora l'elaborazione del lutto da parte mia.
Ricordo che stavo seduta su un divano di foggia antica di quelli in velluto e brocato, la stanza era polverosa e in gran disordine.
C'erano  scatole di diverse misure piene di argenteria e vasi e arredi diversi... come se ci fosse stato un trasloco o uno sgombero poi dimenticato in quella stanza. Mi ha impressionato la confusione... ero preoccupata per aver preoccupata d'aver perso il cellulare e non potevo avvertire a chi sarebbe dovuto venire a prendere quando improvvisamnte nella stanza da un corridoio è arrivato lui. Sentìì immediatamente l'emozione sulla pelle salire, il cuore battere e la mia coscienza che diceva che non poteva essere lui e allora mi sono alzata dal divano e gli ho accarezzato il viso. La sensazione tattile è stata così vera da sentire il calore di quel volto, la sua consistenza, quel sorriso e gli occhi vivaci,  lumnosi per me e sentire quella voce amata, eravamo felici di ritrovarci.Quando mi ha abbracciata l'ho sentito forte, carnale e m'infondeva sicurezza e perdono.
Mi parlò di qualcosa che forse si riferiva ad una malattia e toccandomi m'indicava la parte destra del corpo, ma qui qualcosa si fa confuso anche quando mi ha ripresa a se e mi ha sussurrato all'orecchio parole che non ho saputo decifrare. Ma so che erano parole di grande affetto.
Il primo pensiero quando ho paperto gli occhi questa mattina è stata di gioia.
Ancora dico fra me e me : "Mi hai abbracciata, sei venuto da me e mi hai abbracciata!"
Tienimi sempre abbracciata ho il cuore che ancora canta e non vuole tacere.
Mic

5 commenti:

Perpassione ha detto...

Trattieni queste belle sensazioni e conservale sempre...
Ciao

susy1990 ha detto...

Tienimi sempre abbracciata ho il cuore che ancora canta e non vuole tacere

Bellissima frase :)

anonimo ha detto...

Sono sensazioni che  tratterrò con me fin che non saranno nuovamente coinvolte nella spira della mancanza, ma io li voglio leggere come messaggi dettati dal Cielo, da qualcosa che va oltre il materialistico vivere reale.

e grazie anche a susy per il complimento... voglio però precisare che al di là di come si impostano le parole e le si assemblino fra loro, sono frasi che hanno profondità di linguaggio, sono intrise di un valore che parla del mio modo di percepire le cose.

ciao!

Micol[IMMAGINE]

invivibile ha detto...

silenzio
saluto
sorrido
:)

MicolForever ha detto...

tranquillo invivibile: fingerò di non averti visto però sorrido! [IMMAGINE]