segui i miei passi

Photobucket

venerdì 19 giugno 2009

MESSAGGERO... (porta pena)

Se non fosse che non si sta assistendo ad un Reality o una Soap ci starebbe pure d'aver voglia di pigiare il tasto rosso sul telecomando e aspettarsi di vedere tutto svanire sul nero dello schermo spento e riprendere quelle azioni quotidiani già dimentichi di quanto visto o sentito.
Ma così purtroppo non è, e lo strazio di questa nazione ci costringe a vivere male e subire peggio una condizione di continua crisi quando dichiarata, quando nascosta e la vergogna di essere rappresentati all'Estero come un teatrino di maschere e colombine.
Ho preso quest'abitudine di non ascoltare più i vari Tg... o per lo meno se non ci sono costretta da condizionamenti famigliari. Quando la sera arriva tardi il mio momento, mi dispongo al pc davanti ai fogli pixel delle varie testate giornalistiche nazionali ed internazionali.
Una parte di me cercava di far ripiego sul disgusto e la contrarietà degli ultimi fatti e misfatti noti o per lo meno ciò che ci vogliono raccontare della scena svoltasi a Villa Certosa ed ora si sposta nella camera da letto di Villa Grazioli dove l'INNOMINABILE fin troppo nominato disdegna ogniresponsabilità di personaggio di Stato, non fosse altro per dare l'esempio consono al ruolo che la fiducia di questo misero e bistrattato popolo gli ha conferito.
Merita... è lungo ma merita immergersi nella lettura dell'articolo apparso su IL MESSAGGERO.it
del quale incollerò  alcuni passaggi, perchè è davvero lungo... ma la riflessione è d'obbligo.



Berlusconi, inchiesta Bari: altre 3 ragazze
parlano di denaro ricevuto. Polemica sui tg


Procura acquisisce cassette di Patrizia D'Addario. L'opposizione:
premier ricattabile, sicurezza dello Stato a rischio. Ghedini: non paga
le donne, può averne grandi quantità gratis




ROMA (18 giugno) - Non si placa la bufera relativa all'inchiesta su feste e ragazze a palazzo Grazioli: oggi si parla di altre tre ragazze che avrebbero preso soldi per partecipare ai party e di un video con Patrizia D'Addario in camera da letto. Il tutto dopo il vertice di ieri sera, durato oltre tre ore, tra il premier Berlusconi, i ministri della Giustizia, Alfano, e delle Regioni, Fitto, e l'avvocato Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e legale del premier, alla fine della giornata in cui da Bari è arrivata la notizia dell'indagine su un presunto giro di ragazze-squillo con l'ipotesi di induzione alla prostituzione in luoghi esclusivi di Roma e della Sardegna, anche in residenze di Berlusconi. Ora altre tre ragazze avrebbero ammesso di aver preso soldi per partecipare alle feste a palazzo Grazioli. E sarebbe emerso un video nel quale compare Patrizia D'Addario in una camera da letto nella quale si intravede una cornice che ritrae Veronica Lario.

L'inchiesta. La Procura di Bari avrebbe intenzione di avviare presto verifiche per accertare se l'imprenditore barese Giampaolo Tarantini abbia in più occasioni, e a beneficio di diverse persone influenti, ingaggiato e fornito ragazze affinchè queste partecipassero a feste organizzate in luoghi esclusivi. Ciò - è il sospetto investigativo - potrebbe essere avvenuto per consentire a Tarantini di avvicinare e ingraziarsi persone di potere a beneficio della sua attività imprenditoriale. Al momento è un'ipotesi investigativa che sarebbe suffragata da elementi emersi nelle conversazioni intercettate dalla Guardia di finanza nell'inchiesta su un presunto giro di mazzette per le forniture di protesi da parte della società dei fratelli Tarantini, la Tecnohospital di Bari.

Proprio indagando su episodi di corruzione, il pm barese Giuseppe Scelsi ha intercettato i colloqui in cui Giampaolo Tarantini parla delle ragazze che ha ingaggiato per farle partecipare ad alcune feste a Palazzo Grazioli, residenza romana del premier Berlusconi. Fonti vicine alle indagini fanno sapere che gli accertamenti potrebbero essere estesi ai motivi che avrebbero indotto Tarantini ad ingaggiare le escort, spendendo migliaia di euro. In quest'ultimo caso, le verifiche potrebbero riguardare l'attività della Tecnohospital, che ha rapporti d'affari anche con strutture pubbliche per la fornitura di protesi sanitarie. In questo caso gli accertamenti riguarderanno l'eventuale relazione tra l'ingaggio delle donne (quindi il reato di induzione alla prostituzione) e commesse per la fornitura di protesi.
 
Ghedini: il premier non ha mai pagato le donne. «Il presidente Berlusconi, che è dedicato al lavoro h24, è uomo ricco di denari e di simpatia e di voglia di vivere - dice Niccolò Ghedini - Certamente non ha bisogno che qualcuno gli porti le donne. Pensare che Berlusconi abbia bisogno di pagare 2.000 euro una ragazza, perchè vada con lui, mi sembra un po' troppo. Penso che potrebbe averne grandi quantitativi, gratis. Secondo lo schema disegnato dalla D'Addario, che a noi non risulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole, non c'è alcuna possibilità che ci sia un collegamento tra il presidente e questa indagine». Ghedini torna sull'espressione «utilizzatore finale» usata ieri: «Mi spiace ma il inguaggio tecnico è quello; colui che riceve è l'utilizzatore finale. Può essere un linguaggio crudo, ma è così. Se il termine ha potuto offendere la sensibilità di qualcuno, è ovvio che me ne dispiaccio e me ne scuso».

Finocchiaro: altra grave affermazione di Ghedini. «Oggi, dopo aver parlato ieri di "utilizzatore finale" a proposito del premier, Ghedini chiede scusa adducendo come motivazione dell'errore la sua abitudine e attitudine ad usare un linguaggio ed un lessico giuridico - dice Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd - Prendiamo atto delle sue scuse, anche se osserviamo che dietro a quelle parole si nasconde una concezione della donna che ci fa rabbrividire. Ma, dopo aver letto l'intervista di oggi al Corriere vorrei chiedere a Ghedini a che tipo di linguaggio appartiene la sua considerazione riguardo al fatto che il premier, di donne "potrebbe averne grandi quantitativi, gratis". A me non sembra che queste parole appartengano al lessico giuridico. Certo è che anche questa mi sembra un'affermazione grave e infelice che rivela un'idea squallida e commerciale dei rapporti tra uomini e donne. Cos'altro ci dirà domani Ghedini per difendere Silvio Berlusconi? Magari la lettura dell'editoriale de Il Foglio di oggi potrebbe dargli qualche suggerimento».


continua>>
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=62578&sez=HOME_INITALIA&npl=N

Altra voce che è apparsa come un'unghia sulla lastra della lavagna è quella di Giuliano Ferrara - IL Foglio - che critica le dichiarazioni del difensore legale del Cavaliere, arrivate in discolpa del suo cliente da ogni responsabilità e coinvolgimenti nelle presunte feste, festicciole e compagnia cantante.
L'articolo:





ROMA (18 giugno) - «Caro Cav., un premier non si difende così». È Giuliano Ferrara a firmare un editoriale in prima pagina del Foglio non certo tenero nei confronti di Silvio Berlusconi per le ultime vicende che lo vedono coinvolto. «Può essere che abbia ragione» Berlusconi a denunciare un «piano eversivo contro di lui», si legge, ma «il problema è che le armi affilate di questa campagna provengono tutte da Berlusconi in persona e dal suo entourage». Ferrara rimprovera «una licenziosità di comportamento difficile da classificare», «uno stile di vita esposto comunque ai noti meccanismi di condizionamento e di ricatto, vero o falso che sia il singolo racconto scandalistico, che sono l'eterna tentazione di coloro che frequentano in condizioni non perfettamente trasparenti gli uomini pubblici». E poi «un'autodifesa spesso risibile, esposta al ludibrio della stampa italiana e internazionale». Il Foglio fa l'esempio dell'«utilizzatore finale» evocato da Ghedini: «Una bestialità culturale e civile» che «riduce la storia in cui si cerca di invischiare il suo cliente, il che è veramente grave, a qualcosa di simile a quella che capitò all'onorevole Cosimo Mele». Per Ferrara, il premier «non può comportarsi come un deputato di provincia preso con le mani nel vasetto della marmellata». Il Foglio chiede uno scatto di reni al premier: «O accetta di naufragare in un lieto fine fatto di feste e belle ragazze oppure si mette in testa di ridare il senso e la dsignità di una grande avventura politica». Per il quotidiano, «tocca a lui tirarsi su da questa incredibile condizione di minorità civile in cui si è ficcato, e reagire con scrupolo, intelligenza e forza d'animo. La situazione si è fatta grave, e perfino seria».

Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=19003&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

 (per leggere Il Foglio sul web occorre un abbonamento)

... ed ora lascio Cavalieri e Principesse/miss/veline al loro destino e vado ad aspirare il profumo che sa di buono dei miei sogni sul cuscino!


GOODNIGHT
MIC

2 commenti:

anonimo ha detto...

Berlusconi non mi è mai piaciuto e non l'ho mai votato,però ora che stanno così tanto scavando nella sua vita privata,e chi scava è gente che vorrebbe prendere il suo posto,comincia a starmi simpatico.

Loredana Mancuso,Bologna

scrivendodinoi ha detto...

finchè si seguono questi fatti non si potrà mai andare avanti nelle cose importanti...ecco in cosa deludono gli italiani tantissime parole e scavi archeologici...è più semplice dare la colpa agli altri...ma noi qualcosa facciamo per migliorarci?...o c'aspettiamo che i "rancorosi" possano farci vivere meglio?...Mica mangio con la vita privata degli altri...e comunque questa "guerra" è a dir poco deprimente...