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martedì 7 aprile 2009

Il mostro ha un nome: Terremoto!





Ho trascorso gran parte della giornata ad assistere su Rai News24 e altre edizioni gli avvenimenti succeduti al terremoto avvenuto nella notte scorsa alle 03.32 a L' Aquila.
Profondo sgomento per quanto accaduto.
Continuo a chiedermi se le avvisaglie delle giornate scorse, le continue scosse, alcune testimonianze parlano di scosse nella serata precedente al disastro, non fossero sufficienti ad allertare le Istituzioni e la Protezione Civile.
Un episodio alquanto discutibile quello che ha visto protagonista il tecnico ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, professor Giampaolo Giuliani che si è visto denunciato per procurato allarme dopo che nei giorni scorsi aveva annunciato l'arrivo del terremoto, notizia accolta non con poco panico dalla popolazione già tra domenica e lunedì scorso, tanti erano scesi in strada con bagagli e pronti ad evacuare.
In definitiva tutto è rientrato.
Gli esperti asseriscono che un terremoto non si può prevedere.
Ma gli elementi (da assoluta inesperta) mi sembra fossero tutti sulla carta, compreso l'aumento dell'attività sismica registrata dai sismografi a poche ore di distanza dalla forza distruttiva della scossa, di magnitudo 5,8 corrispondente all'ottavo-nono della scala Mercalli che ha devastato il centro del L'Aquila e i paesi limitrofi dei quali nomi oramai sono tristemente noti a tutta la popolazione nazionale.
L'arrivo dei soccorsi è stato precipitoso, l'Unità di Crisi ha immediatamente attivato ogni protocollo perchè si procedesse in maniera razionale.
Ma davanti alle vittime, il cui numero è destinato a salire,niente appare razionale.
Mi sento profondamente colpita. Le scene a cui ho assistito in televisione hanno toccato la mia sensibilità civile e morale.
Penso a tutte quelle persone che hanno perso la propria casa, trovarsi per strada vestiti del solo pigiama, spaventati, feriti, impotenti difronte all'ineluttabile e privati della propria identità, in altri casi, doveroso e triste dirlo, privati dei propri affetti più grandi.
La casa è il punto di riferimento della propria vita, della propria quotidianità, l'affetto benchè un bene materiale che racconta il vissuto di una famiglia. Ora solo macerie.
Piango le vittime, soprattutto mi fa male pensare ai bambini periti fra i loro giochi, in quell'ala che doveva infondergli sicurezza, il loro lettino.
Piango con le madri, le mogli, i mariti, i figli... tutto andato perso irrimediabilmente.
Il patrimonio storico è ora un' ammasso di detriti polverosi che non potranno più testimoniare le loro epoche e la loro bellezza architettonica e d'arte. Desolazione per quei paesini caratteristici che la furia devastatrice della Terra si è portata appresso.
La mia impotente solidarietà va a tutti quelli che sono stati colpiti da questo terribile evento.
Da qui posso solo donare la mano della mia immensa tristezza e preoccupazione.
Il mio abbraccio in questa prima notte all'addiaccio.

Mic




3 commenti:

MicolForever ha detto...

Aggiornamento:

ancora scosse, ancora crolli, ancora uno stress infinito, ancora vittime estratte dalle macerie.

Un quadro apocalitico che sconvolge.

Questa sera rientravo dall'Ospedale Microcitemico di Ca dove è stata ricoverata la mia piccolina e dentro tutte le mie personali preoccupazioni cercavo alla radio qualsiasi notizia possibile sul terremoto in Abruzzo.

Qualcosa non torna sui discorsi di polemica, mi hanno infastidito... continuavo a dire ad alta voce: "Pensate a quella povera gente! Pensate solo a loro!"

Temo in quelle che saranno le speculazioni,per chi ha perso tutto per altri si intravedono possibilità di risorse e di guadagno.

Provo rabbia e infinita tristezza e molto ... tanto sconforto.

Sono tra quella gente con l'impotenza di chi vorrebbe ma non può far nulla se non con il cuore.

anonimo ha detto...

innanzitutto spero che la tua piccolina sia ricoverata solo per dei normali controlli e che tutto vada bene, per il resto: il terremoto è un evento che piega le gambe a tutti e tutti si sentono coinvolti emotivamente finchè, poi, a restare piegati restano solo i terremotati.

Ciao da Giusi

MicolForever ha detto...

Giusi, ti ho inviato una mail.

Grazie per l'interessamento!

ciao