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lunedì 24 luglio 2006

SANGUE E RANCORE




SANGUE E RANCORE

Ti compiaci sulle mie labbra
che baci aperte in sorriso
noncurante che le tue hai unito
su quelle mie segrete.

Addossi il verde dei tuoi occhi impazienti
dentro i miei che attraversano
la tua apparenza, curiosi ed intenti
un intero mondo inverso.

Le mie dita lunghe sono in viaggio
e percorrono il mistero del tuo petto
quando il mio corpo morbido è disteso
accanto a quel dopo in cui ti sento riposare

e in quel silenzio di penombra e afa
statico istante greve
improvvisi annaspano
i disperati pensieri

braccia sollevate
verso appigli mobili
in aritmia che riprende a circolare
in sangue e rancore.

Micol






E'  venuta così mentre stavo sdraiata sul letto in questo afoso pomeriggio domenicale appena trascorso.
Non riesco a dare sosta ai miei pensieri, che roteano a ritroso nel tempo e poi ritornano da dove sono partiti e cioè da qui, da me, da questo preciso istante.
Sono complessa, contorta mi rendo conto che alle volte non do la giusta impressione, difficile come sono da capire è possibile che qualcuno eviti di starmi accanto.
Ma sono giunta a pensare che non è poi così importante quello che gli altri pensano di me e il loro conseguente comportamento nei miei confronti ma è più importante quello che io penso degli altri e come mi predispongo a loro.
La mia disponibilità cela tanti stati d'animo.
Qualcuno si rende conto appena accenno un fiato.
Altri fingono di non capire oppure non capiscono affatto.
Ora vivo così, m'impongo di dire "alla giornata", un pò come mi gira.
Tendenzialmente chiusa in me stessa, come in attesa che tutto finisca, prima o poi accadrà.
Accade a tutti prima o poi.
Allora cesserà ogni emozione che mi ha reso viva anche se tormentata.
Intanto che trascorre il tempo, che il corpo invecchia, che la mente finisca di sclerare completamente, lascio che il cuore faccia il suo lavoro, nel suo perpetuo distillar di passioni e il suo continuo logorio d'anima.
Pace.
Mic


 

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