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martedì 28 aprile 2009

FEBBRE PAN_ICO_DEMICA


Sin dalla prima notizia relativa all'epidemia scoppiata in Messico di detta febbre pandemica suina mi sono chiesta qual'era il risvolto della medaglia.
Non mi fermo mai alla prima notizia, soprattutto non mi fermo mai davanti a ciò che CI VOGLIONO PROPINARE i media.
Come successe per l'HIV o la SARS  e l'influenza aviaria

Mi limito a segnalare questo articolo, che è in sintesi ciò che sono riuscita attraverso diverse fonti in rete a mettere in correlazione per dati e argomentazione le quali mie opinioni trovano soddisfazione.
Mic











di Marco Cedolin



"Prima la SARS, poi l’influenza aviaria, infine la febbre suina. Dall’inizio del secolo l’incubo della pandemia continua a riproporsi evocando i fantasmi di un lontano passato fatto di pestilenze e bubboni marcescenti, da leggere attraverso le lenti del presente che parla il linguaggio della guerra batteriologica, degli esperimenti con virus mutanti, dei laboratori segreti all’interno dei quali gli agenti virali vengono manipolati.
Come accaduto con la SARS e con l’influenza aviaria, anche l’epidemia di febbre suina che avrebbe già fatto un’ottantina di vittime in Messico e contagiato alcune persone negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, si manifesta fenomeno estremamente difficile da interpretare. Sia per quanto riguarda le conseguenze che l’epidemia potrebbe avere a livello mondiale, sia per quanto concerne gli intrecci politici ed economici che sempre si muovono sullo sfondo di “allarmi globali” come questo, destinati a traumatizzare pesantemente l’opinione pubblica.

Stando alle ultime notizie la situazione a Città Del Messico, dove l’epidemia avrebbe avuto inizio, risulta piuttosto grave. Le vittime accertate sarebbero 81 e le autorità hanno deciso la chiusura delle scuole e delle università, oltre alla sospensione delle messe in tutte le parrocchie cittadine a tempo indeterminato. Il Messico ha inoltre stanziato un fondo di 450 milioni di dollari per fare fronte all’emergenza.
Anche negli Stati Uniti, dove ancora non ci sono vittime ma si riscontrano 11 casi accertati di contagio, la questione sembra venire affrontata molto seriamente, dal momento che nel pomeriggio è stato dichiarato lo Stato di emergenza sanitario nel corso di un briefing convocato alla Casa Bianca per valutare l’evolversi della situazione.
La Commissione Europea ha finora negato la presenza di casi di contagio all’interno della UE, anche se alcuni casi sospetti sono stati riscontrati in Spagna e in Francia.
In Italia la Farnesina si è finora limitata a sconsigliare i viaggi in Messico e il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio ha rassicurato gli italiani dai microfoni di Radio Capital, affermando che il nostro paese ha dosi di farmaci antivirali in misura sufficiente per fare fronte a qualsiasi sviluppo dell’epidemia.

Sul fronte degli intrecci politico/economici che potrebbero nascondersi dietro l’epidemia, le ipotesi che stanno prendendo corpo, non solo sul web, sono svariate. Molti leggono nella vicenda la volontà si scatenare un’ondata di allarmismo ingiustificato, finalizzato a sostenere l’acquisto di farmaci e vaccini a beneficio del fatturato delle grandi industrie farmaceutiche. Altri mettono sotto accusa le ricerche militari sui virus nell’ambito delle quali l’epidemia di febbre suina potrebbe essere un banco di prova. Altri ancora, soprattutto negli Stati Uniti, guardano ad un’eventuale pandemia come ad un mezzo che potrebbe essere usato dal governo per imporre lo stato d’emergenza, ormai inevitabile di fronte al crollo economico che sta facendosi sempre più grave.

Senza dubbio la connessione fra le presunte pandemie (si pensi alla SARS e all’influenza aviaria) e le fortune finanziarie delle grandi industrie farmaceutiche è qualcosa di assodato al di là di ogni ragionevole dubbio. A questo riguardo risulta quanto mai interessante focalizzare per un attimo l’attenzione sulla multinazionale francese Sanofi - Aventis, presente in più di 100 paesi nei cinque continenti, che nel 2007 ha realizzato un fatturato di 27 miliardi di euro. Sanofi – Aventis risulta essere in Italia la prima azienda farmaceutica a livello nazionale, con un centro di ricerca a Milano e 5 stabilimenti (di cui uno a Scoppito in provincia dell’Aquila) sul nostro territorio ed è risultata fra le multinazionali del farmaco che maggiormente hanno incrementato i propri profitti in conseguenza dell’epidemia d’influenza aviaria. Basti pensare che nello scorso mese di aprile 2008 ha ricevuto dal governo USA un ordinativo di vaccino contro l’aviaria per il valore di 192,5 milioni di dollari.
Per una strana ironia del destino la multinazionale Sanofi – Aventis, lo scorso 9 marzo 2009 ha annunciato, tramite un comunicato stampa, la decisione d’investire 100 milioni di euro nella costruzione di un nuovo impianto per la produzione di vaccini contro l’influenza stagionale e pandemica, che verrà situato proprio in Messico, in virtù di un accordo firmato a Mexico City alla presenza del Presidente francese Nicolas Sarkozy. Nel comunicato si fa inoltre espressamente riferimento alla “preparazione a possibili pandemie influenzali.” Questo scherzo del fato non è però rimasto isolato, dal momento che neppure un mese dopo, lo scorso 2 aprile 2009, la multinazionale Sanofi - Aventis ha annunciato di avere acquistato il produttore di farmaci generici messicano Laboratorios Kendrik, con un giro d’affari annuo di 26 milioni di euro, al fine di migliorare la propria posizione nei paesi emergenti. Acquisizione che consente oggi a Sanofi - Aventis di controllare circa il 15% dell’intero mercato dei farmaci generici messicano.


Il mese di aprile 2009 non è ancora terminato e proprio a Città Del Messico l’epidemia di febbre suina ha iniziato a mietere le prime vittime, scatenando il panico fra la popolazione, resta solo da decidere se credere o meno alle coincidenze.
Marco Cedolin






http://marcocedolin.blogspot.com/2009/04/
sale-la-febbre-suina-insieme-ai.html

*aggiornamento:
notizie ANSA.IT il numero dei decessi è salito a 152 morti in Messico l'OMS alza l'allerta.
Casi sospetti in Cina.
In Europa 1 caso in Spagna e 2 in Scozia.
Da Ginevra "Nessun Paese può dichiararsi immune"







mercoledì 22 aprile 2009

*Alessandro Bergonzoni - Sagace Parologiocoliere

SCIOPERO NAZIONALE DEI TELESPETTATORI







Ho avuto una visione,una visione senza tele!




Di Alessandro Bergonzoni


Ho avuto una visione, una visione senza tele! gente che invadeva un campo da calcio andava verso le telecamere toglieva le tele a chiudeva nelle camere tutti i calciatori e i tifosi per un anno a parlare tra se e se quindi in uno spazio molto ridotto...; i palinsesti si riassestavano sul nulla a tutte le ore, le trasmissioni di intrattenimento non trattenevano più nessuno, anzi tutti uscivano da se stessi e non ci facevano più ritorno; la prima serata era oscurata dalla seconda e la terza oscurava quella prima, e tutto era chiaro finalmente chiaro; il sabato sera era sostituito da Venerdì e Venerdì insieme a Robinson Crosuè portavano tutti in mezzo a un mare di guai e guai a loro se non ci restavano...; i conduttori venivano condotti dove potevano tenere una condotta più consona alla loro natura: diventavano cavi elettrici e finalmente capivano cosa vuol dire darsi una scossa... Le ospitate creavano emicranie tali da non riuscire a esser curate nemmeno con cachet miliardari; i casi umani di certi disumani venivano risolti da cani, cioè male e a morsi e rimorsi, (il rimorso di non aver smesso prima di fare trasmissioni bestiali); ballerine venivano imballate per poi danzare più spedite; annunciatori e annunciatrici boomerang (che erano diventati giornalisti per il vento che tirava), ritornavano annunciatori e annunciatrici; miriadi e miriadi di simpatici a se stessi che diventavano finalmente antipatici a noi stessi; "teleaspettari" che non aspettavano più e decidevano di andare a Ramengo ,a quel paese, o anche chissà dove, piuttosto che starsene con chissà chi a vedere chissà cosa per chissà quanto e chissà come; comici che ritornavano in teatro o al cinema o in radio o al citofono piuttosto che tornare in tv; giovani fan che presi da stima in se stessi smettevano d'esser presi per il catodo, leccavano meno gelati meno telefoni e meno idoli, e soprattutto, perchè essendo veri "fan", li mandavano a "fan" culò; cuochi che tornavano in cucina a lessare i marroni; concorrenti a caccia di soldi che sparavano idiozie e poi si sparavano anche tra di loro e nessuno in quel caso manifestava contro la caccia; direttori di rete che cominciavano a pensare; nessuno che si alzava più in piedi se premiavano un cretino alla carriera o una finta donna vestita da finta pantera; nessun giornale che scriveva più di chi ha fatto la storia della tv, anzi sembrava qualche critico cominciasse a togliersi dalla tv e ci raccontasse che storia è questa non quella della tv; pensatori che si accorgevano che non potevano far niente dall'interno perché la tv dentro non ha niente; sceneggiati reality e sit comedy interrotte dalla buon costume, dal buon gusto, di buon grado, dal bel tacer, dal buon padre di famiglia, dal bell'imbusto, dai Nas, dalla bella addormentata, dal buon samaritano, dal Buon Dio......
Ho avuto una visione, una visione senza tele! Sogno o bisogno?
Dipende sempre da quanto siam complici e conniventi di certi ambiti da deficenti! Da solo chi scrive di tv o fa tv non va avanti!!! Togliamo la nostra benzina, a forza di andare avanti solo a spinte si fermeranno...
Crescete e moltiplicatevi. Cresciamo e moltiplichiamoci.
Sempre vostro
Alessandro Bergonzoni


... FINALMENTE QUALCOSA D'INTELLIGENTEMENTE FOLLE!
UTOPIA... UTOPIA PURA!!
Mic

lunedì 20 aprile 2009

## in costruzione## una montagna di balle!



Una montagna di balle tratto dal sito: http://docutrashfilm.noblogs.org/

L'idea di scrivere sulle eco/balle - eco/mafia - che cosa ci sarà di eco-logico sulla spazzatura e il differenziato, mi riesce difficile crederci a parte la grande eco-moneta cash - ciclo e riciclo di malafare e mai come in questo caso parlare di puzzo pizzi e trini assume ramage allegorici.
Così da link a link di balzo in balzo ho visto e letto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare.
La Campania, Regione simbolo dello sfascio ambientale, (ma anche altre Città non sembrano essere da meno), che non fa altro che vivere un disagio or ga niz za to, per il tira e molla di garanzie mancate dallo Stato e poi Regione, Comuni e altri Enti pubblici e privati che capitalizzerebbero non sul materiale tangibile di scorie la cui origine è ben poco controllata e a dire il vero DOC in base a materiale di rifiuti tossici che inquinerebbero la catena alimentare per arrivare ad un altro bersaglio, forse una scheggia partita inavvertitamente, ma chi se ne frega se ad essere alimentate saranno anche le parcelle di medici oncologi e veterinai.
Sono quasi inorridita davanti alla testimonianza fotografica di capi di bestiame abbattuto che mostrava deformazioni anatomiche indescrivibili.
Agnellini con teste simili a conigli, animali con deformazioni agli arti, sullo scheletro.
Si parla di diossina.
Ma la diossina, se si consulta un quasiasi manuale scientifico di per se sembra non essere la responsabile di numerosi casi di cancro avvenuti nelle zone più esposte.
Però l'esposizione prolungata e costante,nonchè l'assunzione attraverso la catena alimentare provoca sia negli animali che nell'uomo patologie come l'azione perturbante della diossina sul metabolismo degli ormoni tiroidei della madre e nel feto, provocando anche disturbi dell'apprendimento. Ancora, caduta della fertilità, diabete e tossicità del sistema immunitario nei casi estremi molto simile al virus HIV.
L'aumento dei casi di tumori in alcune zone circoscritte della Campania, destano sospetti ma non clamore.
Si tende a nascondere tutto questo. Come i badili di rifiuti tossici sotterrati dagli anni '80 in vaste aree che a detta di chissà chi esse siano state "bonificate" e per questo reintrodotte nell'ambiente a disposizione di chiunque compreso l'utilizzo di queste aree in pascolo.
Intanto la storia di qualche tempo fa ci racconta che le ubicazioni dello stoccaggio per la mole di spazzatura siano state individuate, alcune Regioni, tra  cui la Sardegna, offre siti  per l'approdo di scarti, ma al porto di Cagliari è indimenticabile il blocco dello scarico delle merci il cui afrore invase la città, da parte di un bel numero di cittadini, compresi esponenti della politica locale
. Sottovoce si diceva che non si assicurava che ci fosse solo spazzatura "condominiale", non era stata certo differenziata nè controllata, qualsiasi materiale poteva essere fra quegli scafi fosse pure scoria nucleare.
..(continua)./..

venerdì 17 aprile 2009

LADIES AND GENTLEMAN

Anno Zero, un'altra puntata dedicata alla situazione d'urgente e massima priorità al reperimento di fondi statali per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo. In scaletta  fatti e misfatti, inciucci, verità nascoste, piani di prevenzione calamità, responsabilità e irresponsabilità, destra e sinistra, "qui carta canta" dello stimatissimo Antonino Di Pietro, i ragazzi della "Casa dello Studente" dell'Aquila... i genitori e famigliari con le foto in grembo dei ragazzi che non ci sono più della "Casa dello Studente", crollata su tesi di lauree, borse di studio, sogni e progetti, giovani vite spezzate, futuro imprenditoriale della nostra Italia malata conclamata.
le mie lacrime sulle loro storie, sulla richiesta di giustizia da parte di tutti, vivi e morti, offesi e beffati.
Le vignette di Vauro, la via crucis di Vauro... Le nonnine centenarie nelle tendopoli, i falò per le notti trascorse sotto lo spettro della paura del lupo terremoto...
la signora Responsabile della Protezione Civile, il pubblico che applaude, il pubblico che annuisce, il pubblico che si perplime... il pubblico siamo noi.
I soldi pubblici sono i nostri.
le tasse le paghiamo noi.
Ma torniamo alla trasmissione e in particolare sul momento che personalmente ritengo sia stato il clou
Questa sera finalmente, se prima non avevo ben compreso nella sua totale consistenza il significato della tanto discussa New Town proposta dal nostro Presidente del Consiglio ,questa sera dicevo per me è giunta la rivelazione.
Siori siori venghino, da questa parte, PREEEGO, potrete ammirare l'esemplare a dire il vero ancora da definire, un primo abozzo che già ci piace:


LADIES AND GENTLEMAN
THE
NEWWWW TOOOOWNN!!!!




Intanto vado su Wikipedia e chiedo di darmi un'idea più precisa su chi e che cosa sono le new town (anche se  nella Milano 2 ci andai per far visita ad una zia diversi anni fa).
Bene, bene... andiamo a leggere:
Le new towns, dette anche "città giardino" (in realtà "figlie" della città giardino), sono sorte in Inghilterra a partire dal 1947 per controllare la crescita preoccupante di Londra. Le new towns inglesi sono ben collegate con la capitale tramite servizi ferroviari ed autostradali provviste di tutti i servizi, dai cinema alle università. Vi vivono attualmente circa un milione di persone.
Le new town seguono generalmente lo stesso schema urbanistico: al centro si trova un'area amministrativa-commerciale, circondata interamente da quartieri residenziali, separati da parchi e piccole aree agricole caratterizzati da colorate villette a schiera con il tradizionale giardino (da cui il nome; in verità Ebenezer Howard, inventore della "città giardino", intendeva, usando tale termine, qualcosa di più sostanziale e complessivo). Le new towns hanno conosciuto un successo internazionale e il loro modello è stato esportato in tutto il mondo.

Le new town in Italia
Negli anni del boom economico per frenare la crescita incontrollata delle grandi città (Roma, Napoli, Milano, Torino) vennero proposti progetti di new town da realizzare anche in Italia. Si parlò molto della costruzione di due new town, una a nord e una a sud di Roma, collegate alla capitale tramite due superstrade ma poi il progetto cadde nel vuoto. Oggi, l’unico esempio di new town italiana è Milano 2 costruita negli anni Settanta dalle imprese edili di Silvio Berlusconi, mentre un tentativo (fallito) in tal senso è rappresentato da Librino, quartiere satellite di Catania.

Pro e contro le new town
Oggi, i pareri degli urbanisti e degli architetti sono discordanti riguardo il modello delle new town. Gli ideatori e i suoi sostenitori hanno sempre sostenuto che le "new town" garantiscono ai suoi abitanti un ambiente ideale perché uniscono le comodità cittadine (presenti nella new town e comunque sempre vicina e ben collegata alla metropoli) all’amenità e alla pulizia della campagna, in quanto buona parte del territorio della new town è tenuto a parchi e giardini. Ma per molti architetti le new town rappresentano una sorta di ghetti moderni con edifici di scarso valore architettonico e soluzioni urbanistiche banali.


Il progetto ancora embrione mostrato in trasmissione aveva le seguenti caratteristiche:
La città si svilupperà in due piani, uno sotterraneo per i parcheggi  auto perchè all'esterno non ne dovrà comparire una per dare l'immagine di città ecologicamente pura... altissima e levissima!
Sarà alimentata da pannelli solari per l'energia, ci sarà molto verde e si svilupperà in una sorta di aree circolari con al centro tutte le strutture essenziali al governo della città.
Fin qui abbastanza coerente con il concetto di new town.

Sì, ok! tutto molto bello e funzionale... mi sfugge un particolare... ma prima della New Town non sarebbe meglio spendere energie, sia in comunicazione che ovviamente finanziarie per progettare e ricostruire ciò di cui quella popolazione ha urgente bisogno?
In dieci giorni si sono tirate su tendopoli e si è già pagato un team di esperti per lo studio e la progettazione di qualcosa di avveniristico.
Ma mi allaccio ad un articolo del Corriere della sera.it

Ricostruire lontano. Nella new town



L’Aquila e l’idea lanciata da Berlusconi. Il sindaco: parliamone Il no degli ambientalisti: meglio recuperare il centro storico



L’AQUILA— L’idea di una città nuova, tra questa gente devastata dal sisma, non passa inosservata. Berlusconi usa il termine inglese, new town, ma il messaggio che passa è quello della traduzione letterale italiana: e una nuova città qui, in queste ore, significa una nuova speranza, quasi una nuova vita. Tanto che circolano già ipotesi, anche se a dir poco premature, sul luogo: c’è chi dice Coppito, frazione vicino all’aeroporto. Ma in ogni caso perfino il sindaco Massimo Cialente, allo stremo dopo giorni ininterrotti di dolore e lavoro, perfino lui, primo cittadino del Pd, non se la sente di chiudere, di dire no, di sbattere la porta in faccia agli investimenti. Ha molte perplessità, certo, ma ripete «valuterò», dice che «è da tenere in considerazione, da capire bene».



Le parole del presidente del Consiglio annunciavano «la prima new town del Piano casa» vicino «all’Aquila vecchia». Ma poi che ne sarebbe del centro storico? Si svuoterebbe? Finirebbe per essere abbandonato? Il dibattito fa discutere architetti, urbanisti, ingegneri. E politici, ovviamente: dicono tutti no, o quasi, dai Comunisti italiani all’Udc, dai Verdi al Pd. Berlusconi ha detto poche parole, l’altra sera: la new town «può essere costruita vicino all’Aquila vecchia, un insediamento da far sorgere accanto al centro storico così da dare continuità alla realtà abitativa e alle radici del posto». L’idea, urbanisticamente parlando, «è vecchiotta— come spiega uno degli architetti più affermati di questo territorio, il settantaseienne Giuseppe Santoro — e può essere considerata purché nel rispetto della storia, che non può essere né abbattuta né sostituita».


l'articolo prosegue al link

http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_08/
alessandro_capponi_ricostruire_lontano_nella_new_town_
8e2dcbd6-23fd-11de-a75a-00144f02aabc.shtm

la mia umile opinione è quella che probabilmente in questo momento la necessità maggiore come tutti d'altronde chiedono e spiegano che sia prioritario ricostruire dove la mano del terremoto ha distrutto per riconsegnare le radici a questa gente sfortunata.
Concludo con l'appello finale del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente estratto dall'articolo succitato:
 «Non c’è neanche una chiesa agibile per la Pasqua, e a noi servono aiuti, aiuti, aiuti ».

C'è molta confusione e lo spettro troppo spesso menzionato della "piovra" che si dice stia già assumendo ragionieri per compilare i propri registri di cassa su possibili vincite al terno secco 27 79 90.
(se li giocate e vincete sul serio contattatemi, è un terno che ho tirato su in questo istante io!)

... e anche per questa notte, fra il ticchettio della mia amica tastiera,e la luce del monitor, tendo un pensiero a chi sta peggio di me e un abbraccio affettuoso a quei cuori sofferenti.
Goodnight
Mic



ops... dimenticavo che si è parlato anche di scudo fiscale per aiutare l'Abruzzo, ma già si dice che il "costo del rientro" di capitali anzitempo estradatti per isole felici, subirà oscillazioni fra il 2 e il 4% ben poca cosa rispetto a quanto si legge su quest'altro articoletto tratto www.tio.ch il portale della svizzera italiana:

SCUDO FISCALE
Il terremoto nell’Abruzzo fa tremare le banche elvetiche


LUGANO - Le prime stime valutano in 8-10 miliardi di euro il costo della ricostruzione e dei lavori necessari per evitare che in futuro un nuovo sisma, in un area ad alto rischio come l’Abruzzo, causi una tragedia analoga a quella che ha colpito in queste ore L’Aquila, Onna e molti altri paesi della regione. Le onde sismiche registrate anche dai sismografi rossocrociati potrebbero causare larghe crepe negli istituti bancari svizzeri; la notizia di un nuovo scudo finanziario, appare oggi sui maggiori media italiani.



L'importanza di reperire soldi per l'Abruzzo - In un momento molto delicato, sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale, l’importanza per il governo italiano di reperire i fondi necessari al risanamento della regione travolta dal terremoto e dell’economia tricolore rappresenta senza dubbio una priorità. Il ministro Giulio Tremonti si è sempre dichiarato contrario ad uno “scudo fiscale 2” per facilitare il rientro di capitali, ciononostante l’analisi e la previsione effettuata dal portale italiano mette senza dubbio sul chi vive le piazze finanziarie elvetiche.


Un tesoretto da 50 miliardi - Secondo quanto scrive italiaoggi.it sono due le aliquote progettate negli uffici del ministero dell’economia. Rispetto al primo, e per ora unico scudo fiscale italico che aveva fissato al 2,5% il “costo del rientro”, la versione sulla quale dovranno probabilmente esprimersi i ministri italiani domani proporrà due tassi, entrambi superiori al 10% ma differenti in base all’effettivo rientro o meno dei capitali. Il tasso maggiore sarebbe riservato ai capitali che, dopo essere stati dichiarati verrebbero comunque mantenuti all’estero; eventualità non da scartare dato il rischio conseguenti al crollo del segreto bancario non sono da scartare. Nonostante le aliquote decisamente superiori rispetto a quelle della prima versione del condono, perchè pur sempre di quello si tratta, i più fiduciosi nei corridoi del governo italiano sperano in un tesoretto di circa 50 miliardi di euro. Sufficienti alla ricostruzione in Abruzzo e molto utili al sostegno all’economia e l’industria della penisola in questa fase di crisi.


(meglio chiudere altrimenti leggo tutta la notte )


clik!


 



giovedì 16 aprile 2009

Sotto il Gran Sasso ci son tre conche...

Quando mi picca che qualcosa attira la mia attenzione divento un segugio e fiuto e seguo tracce e ancora fiuto così da trovarmi davanti all'incredibile ... c"hi l'avrebbe mai detto?"
Ecco che acceso il pc sono entrata sul sito di Vauro a rivedere le vignette incriminate mostrate nella trasmissione Anno Zero del 09/04 e poi digitando "Terremoto - Abruzzo" su Google questa volta ho aggiunto qualcosa del tipo "segreti e misfatti terremoto in Abruzzo"... o similari.
La RETE, non per nulla si definisce tale, ha attirato a se tanti pescetti azzurri e ta tan, i miei occhi si stan facendo piccini dal tanto materiale di lettura per questa volta mi limiterò a fare copia incolla dell'articolo che seguirà., non escludo aggiornamenti.. in esso qualcosa viene detto che accomuna tanti nostri ragazzi sardi morti prematuramente.
Ovviamente nulla viene dato per scontato, la mia curiosità è stata premiata dal fatto che tale notizia io la ignorassi e non mi sta bene, che venga taciuto un eventuale provvedimento di controllo e si rassicuri la gente comune.
Tutto qua, il mio appunto e il mio disappunto!

***

ma prima vorrei ancora ricordare che un intero capoluogo di Provincia lotta di ora in ora, fra scosse continue e tempo impervio per riappropriarsi di un barlume di normalità.
In serata ho seguito la trasmissione EXIT e ancora una volta mi sarei dovuta stupire, ma non ci sono riuscita, sulla denuncia devastante della realtà economica che l'Abruzzo stava affrontando  prima che il  terremoto  colpisse al cuore.
Sempre solidale e vicina a tutti, comprese tutte quelle voci che escono fuori dal coro delle testate giornalistiche di Stato che in questi giorni ho avuto modo di conoscere sempre grazie a questo mezzo di "locomozione" che è INTERNET.

CORAGGIO, NON SIETE SOLI!!!

Mic



...ed ora
BUONA LETTURA


Laboratori nazionali del Gran Sasso




" Dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo vari paesi esteri ci hanno offerto aiuto.
Erano pronti ad inviare uomini e mezzi. Il Governo ha rifiutato affermando che non ne avevamo bisogno.
Berlusconi ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Ringraziamo i paesi stranieri per la loro solidarietà, ma invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di benessere, li ringrazio ma bastiamo da soli”.

Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze? Siamo un popolo fiero e di benessere? Bastiamo da soli? Ma se i terremotati dell'Irpinia è trent'anni che vivono in prefabbricati e cenano con pantegane che sono più grandi del mio cane (che pesa 45 kg).
Poi ho letto che il Governo ha rifiutato gli aiuti di uomini e mezzi, ma accetterà volentieri quelli economici........sempre, ovviamente, perché siamo un popolo fiero e benestante...
 Poi, però, una domanda mi è sorta spontanea: perché l'Italia non vuole personale straniero nelle zone colpite dal terremoto? Così ho provato a cercare di capire cosa potesse esserci di “particolare” in quelle zone.
Due i risultati:
1. Sotto il Gran Sasso, a 1.400 metri sotto terra ci sono i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), i più grandi laboratori scientifici sotterranei del mondo. Detti laboratori sono di proprietà dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
In cosa consistano questi esperimenti è facile immaginarlo trattandosi di FISICA NUCLEARE, comunque qualcosa, solo qualcosa, è consultabile visitando il sito:
http://www.lngs.infn.it/home_it.htm .
Quanto materiale chimico, radioattivo, nucleare era presente nei laboratori al momento del sisma? Quali esperimenti erano in corso? Ma sopratutto quali e quanti danni ha subito la struttura? Perché i media non fanno un solo cenno a tutto ciò? Interi paesi sono distrutti, l'Aquila è una città fantasma e del più grande laboratorio di fisica nucleare del mondo, situato a 1400 metri di profondità sotto il Gran Sasso, zona colpita dal sisma, non si dice nulla? Se le strutture hanno retto perché non dirlo? Cosa successo a 1400 metri di profondità?
2. Vicino a Sulmona, poi, sotto le colline di S. Cosimo vi è un notevole deposito militare, chilometri di tunnel sotterranei con tanto di ferrovia privata. Meno di un anno fa, il deposito di San Cosimo è stato al centro di un'aspra polemica che aveva costretto il generale di Corpo d'Armata Giorgio Ruggeri ad affermare: “Nel deposito militare di San Cosimo non c'è nulla che possa rappresentare un rischio ambientale o una contaminazione radiologica pericolosa per la salute della popolazione residente. Posso affermare con estrema certezza che gli ipotetici casi di malattia non sarebbero assolutamente collegati alla presenza del deposito e che non sarà smantellato perché rappresenta per l'Esercito una presenza strategica sul territorio”. Personalmente non mi fido molto delle rassicurazioni date dall'esercito, sopratutto dopo quanto fatto con i nostri soldati e l'Uranio impoverito: ricordiamo che 2000 nostri soldati che hanno partecipato alle missioni all'estero sono tornati ammalati di tumore. Dal 1977 vi erano circolari e relazioni scientifiche che avvertivano del pericolo dell'esposizione dei militari alle particelle di uranio impoverito, scarto nucleare usato per rafforzare gli armamenti. Dal 1984, erano state emanate, dalla Nato, precise norme di protezione per chi operava nelle zone a rischio. Ma l'Italia, che pure fa parte della Nato, sino al 1999 non recepisce. Ma la vergogna più grande avviene dopo. Infatti, i nostri soldati, una volta ammalati, hanno chiesto un indennizzo al Ministero. Sapete cosa dovevano firmare per poter ottenere l'indennizzo? Dovevano firmare un foglio in cui affermavano di essersi ammalati per paura! Si esattamente così. Non per l'uranio impoverito, la cui pericolosità è provata da innumerevoli relazioni scientifiche, ma per “strizza da sentinella”.
Ora, se l'esercito tiene questo comportamento con i suoi soldati, con buona pace dello “spirito di corpo”, mi riesce difficile pensare che possa comportarsi con maggiore correttezza con la c.d. “popolazione civile”.
Ma, a parte questa mia considerazione personale, la domanda è un'altra: ha subito danni quel deposito? Se si, quali e quanti?
Anche in questo caso, da parte dei media, assoluto silenzio. Segreto di Stato! Dunque, nella zona colpita dal terremoto ci sono: - il più grande laboratorio sotterraneo di fisica NUCLEARE del mondo; - un deposito di armi (non si sa quali) ed esplosivi con tanto di ferrovia privata. Perché nessuno ne parla? Cosa è successo a quelle strutture? Sono state danneggiate? Ci possono essere state fuoriuscite di materiale radioattivo? Nulla, il più assoluto silenzio, meglio fare un servizio giornalistico sulle uova di pasqua nelle tendopoli. "

http://paolofranceschetti.blogspot.com

FONTE http://lombardia.indymedia.org

martedì 14 aprile 2009

Ricorderemo...




Alla fine ricorderemo non le parole


dei nostri nemici

ma il silenzio

dei nostri amici

(Martin Luther King)


 



 


...and now silence please!

domenica 12 aprile 2009

Mi permetti un secondo: Dio?!






Mi hanno insegnato ad amarti... e io ti ho amato!
Mi hanno insegnato a rispettarti... ed io ti rispetto!
Mi hanno insegnato che la tua Legge non si discute... ma vedi carissimo Dio mi hai dotato d'intelligenza offenderei quello che è uno dei tuoi tanti  Doni che mi hai fatto, se accettassi incondizionatamente senza l'onore del dubbio quello che gli uomini in vece Tua hanno evangelizzato per circuire, intimorire, avvilire, consapevoli dell'Arma tagliente che può diventare la FEDE.
Hai mai sentito Dio la bellezza della preghiera che sale e si diffonde in eco dentro una Chiesa vuota?
In mezzo a tanta gente, al contrario, si confonderebbe fra intenzioni e disattenzioni.
Perchè l'erede di Pietro indossa una veste immacolata che non si è sporcata del sangue  e delle rovine di quella  Terra che ha tremato?
Dov'eri mentre lo show mediatico si approfittava del dolore davanti alle bare bianche, avvantaggiandosi in tempo per i prossimi consensi elettorali?
Dov'eri DIO! Perchè non hai messo in salvo i tuoi figli con un presagio, un sogno, un angelo? Ne possiedi eserciti!
Chi Sei? Mi hanno insegnato che sei Buono e Misericordioso e infondi la Compassione nel cuore degli uomini.
Ma nell'aria si respira sadismo, cinismo, morte... morte...morte...
tanto che ci siamo quasi tutti assuefatti.
Caino uccide Abele in ogni parte del mondo, nel modo più efferato senza alcuna considerazione per la Vita che è un bene tanto prezioso quanto necessario.
No, Mio caro Dio... la verità è che sono proprio arrabbiata con Te.
Sono arrabbiata con tutti quelli che si sono inventati il ruolo di Educatori di Massa, di Politici della Parola di Dio, di tutti quelli che senza alcuna vocazione entrano nelle fila del sacerdozio.
Allora mi dici dove stanno gli insegnamenti?
Mi dici da che pulpito arriva la predica?
Chi devo amare IO? Un Dio che ha generato il Figlio, del quale conosceva già il Destino perchè come Padre si era preoccupato di scriverlo in ogni minimo  particolare?
Un destino di fughe, di miseria, di ingiustizia, di dolore e di MORTE!
Qui finisce il mio Credo... potrei sembrare blasfema ma non credo alla Resurrezione!
I miei occhi credono in ciò che vedono, definiscimi una San Tommaso se ti può far sorridere.
Io vedo MORTE, DISTRUZIONE, GUERRE, FAME, MALATTIE, MISERIA... i miei occhi vedono Giuda che si rigenera e si moltiplica... e il tuo antagonista: il dio denaro che miete vittime e fa altri santi...
Dio, Dio Mio! Che Dio puoi essere se lasci che si strappi la vita dal ventre delle madri, che Dio Misericordioso sei se Tu stesso hai sacrificato il tuo Unico Figlio sotto le ingiurie e le percosse, lasciandolo solo con  il Peso della Sua Croce, avvilito e impaurito... vestito solamente dello straccio della sua mortale umanità, fragile davanti al castigo.
Cristo, mio Cristo,  il tuo Destino, un solo Destino... monito per tutti gli Uomini.



"L'Uomo E' Solo Davanti Alla Morte"

Mic

martedì 7 aprile 2009

Il mostro ha un nome: Terremoto!





Ho trascorso gran parte della giornata ad assistere su Rai News24 e altre edizioni gli avvenimenti succeduti al terremoto avvenuto nella notte scorsa alle 03.32 a L' Aquila.
Profondo sgomento per quanto accaduto.
Continuo a chiedermi se le avvisaglie delle giornate scorse, le continue scosse, alcune testimonianze parlano di scosse nella serata precedente al disastro, non fossero sufficienti ad allertare le Istituzioni e la Protezione Civile.
Un episodio alquanto discutibile quello che ha visto protagonista il tecnico ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, professor Giampaolo Giuliani che si è visto denunciato per procurato allarme dopo che nei giorni scorsi aveva annunciato l'arrivo del terremoto, notizia accolta non con poco panico dalla popolazione già tra domenica e lunedì scorso, tanti erano scesi in strada con bagagli e pronti ad evacuare.
In definitiva tutto è rientrato.
Gli esperti asseriscono che un terremoto non si può prevedere.
Ma gli elementi (da assoluta inesperta) mi sembra fossero tutti sulla carta, compreso l'aumento dell'attività sismica registrata dai sismografi a poche ore di distanza dalla forza distruttiva della scossa, di magnitudo 5,8 corrispondente all'ottavo-nono della scala Mercalli che ha devastato il centro del L'Aquila e i paesi limitrofi dei quali nomi oramai sono tristemente noti a tutta la popolazione nazionale.
L'arrivo dei soccorsi è stato precipitoso, l'Unità di Crisi ha immediatamente attivato ogni protocollo perchè si procedesse in maniera razionale.
Ma davanti alle vittime, il cui numero è destinato a salire,niente appare razionale.
Mi sento profondamente colpita. Le scene a cui ho assistito in televisione hanno toccato la mia sensibilità civile e morale.
Penso a tutte quelle persone che hanno perso la propria casa, trovarsi per strada vestiti del solo pigiama, spaventati, feriti, impotenti difronte all'ineluttabile e privati della propria identità, in altri casi, doveroso e triste dirlo, privati dei propri affetti più grandi.
La casa è il punto di riferimento della propria vita, della propria quotidianità, l'affetto benchè un bene materiale che racconta il vissuto di una famiglia. Ora solo macerie.
Piango le vittime, soprattutto mi fa male pensare ai bambini periti fra i loro giochi, in quell'ala che doveva infondergli sicurezza, il loro lettino.
Piango con le madri, le mogli, i mariti, i figli... tutto andato perso irrimediabilmente.
Il patrimonio storico è ora un' ammasso di detriti polverosi che non potranno più testimoniare le loro epoche e la loro bellezza architettonica e d'arte. Desolazione per quei paesini caratteristici che la furia devastatrice della Terra si è portata appresso.
La mia impotente solidarietà va a tutti quelli che sono stati colpiti da questo terribile evento.
Da qui posso solo donare la mano della mia immensa tristezza e preoccupazione.
Il mio abbraccio in questa prima notte all'addiaccio.

Mic




sabato 4 aprile 2009

ADESSO BASTA!



ADESSO BASTA!

PERCHÈ SEI QUI?

PERCHE LEGGI FIN DENTRO LE MIE DEBOLEZZE,
ROVISTI FRA QUELLI CHE SONO I MIEI RIMPIANTI?

CI TROVI GUSTO AD INTINGERE I POLPASTRELLI DENTRO IL CALICE,
DOVE UN LIQUIDO MISTO DI  FIELE SANGUE E LACRIME COLA A GOCCIA
SEGUENDO UN FILO LUNGO E DENSO
.

MI FAI MALEEEEEEEEEEEEEEE!!!!

TI SPAVENTANO LE MIE URLA?
NO, NON TI SPAVENTANO ABBASTANZA...
PERCHE' ALTRIMENTI MI LASCERESTI NELLA  FOLLIA E TE NE ANDRESTI!
AVANTI, DIMMELO IN FACCIA
SE HAI UN PÒ DI CORAGGIO
DIMMELO!
CREDI FORSE CHE IO SIA PAZZA?
AHHAHAHAHAHHAHA!!! SIIIIIIIIIIIIIII!!!
LO SONO...
E ALLORA?

ADESSO BASTA!
COSA VUOI ANCORA DA ME?
NON TI E' SUFFICIENTE  QUELLO CHE TI HO DATO?
NON E' ABBASTANZA QUELLO CHE HAI PRESO?
QUELLO CHE HAI RUBATO?
CHI SEI?
IO NON TI RICONOSCO!
FACILE GUARDARMI E DERIDERMI ... GIA'!
QUANTO E' AMARO QUESTO SPECCHIO CHE CI DIVIDE
NON HO DETTO OPACO, HO DETTO A-M-A-R-O
HAVE YOU UNDERSTAND?
FORSE PARLIAMO LINGUE DIVERSE, IO E TE
TU STAI DALL'ALTRA PARTE
IO STO DA QUESTA...
DICEVO CHE MI TOGLI TUTTO
LA VOGLIA DI RESPIRARE
LA VOGLIA DI RIDERE
GIOIRE
COLORARE
FINIRE CORICATA SOPRA UN PRATO
SENZA AVER PAURA DI SPORCARE D'ERBA LA CAMICIA MIGLIORE
INDOSSATA PER UN'ALTRA OCCASIONE
MI HAI TOLTO LA SPONTANEITA'
IL PIACERE DI GIOCARE
LA SPERANZA DI VINCERE
MI GUARDI SEMPRE COME AVESSI GIA' PERSO IN PARTENZA
E DOPO?
A ME
COSA RIMANE?
SOLO GIORNI CONTENITORI DI AZIONI ORDINARIE,
INVOLONTARIE CONTRAZIONI MUSCOLARI,
ASTENIA, UN UNIVERSO MONOCROMO, MONOCORDE
...
NON C'E' POSTO PER TE NEL MIO UNIVERSO!
VATTENE!!! NESSUN DESIDERIO DI AVERTI ADDOSSO
VA'!

NON FACCIO PIU' NEMMENO ALL'AMORE...
IL SESSO...
OH MIO DIO, IL SESSO E' SCADUTO!
COME LO YOGURT FORSE AVEVA UNA DATA CONTRASSEGNATA
NON MI ERO RESA CONTO!
AHAHHAHAHA!!!
E TU CONTINUI A GUARDARMI CON QUELL'ARIA IMMACOLATA
TU SEI IL SACRO IO IL PROFANO...

TI CHIEDI MAI PERCHE' STO COSI'?
NO?..SI? MAH! FORSE!
DAMMI UNA RISPOSTA
UNA QUALSIASI, FAMMI SENTIRE CONSIDERATA
COMPRESA, APPREZZATA... NO...

S-I-L-E-N-Z-I-O-  T-O-M-B-A-L-E!

SAI CHE TI DICO?
DOVRESTI INVECE PREOCCUPARTI!
MA PREOCCUPARTI TANTO DA ENTRARE NEL VERO PROBLEMA
NON CI STO PIU' CON LA TESTA,
IL VELENO E' SALITO TANTO SU CHE IL SUO RIFLESSO VERDE
STA SULL'IRIDE DI CORTECCIA SCURA DEGLI OCCHI
E QUALCUNO MI DICE:
" DEVI FAR USCIRE TUTTA LA RABBIA, QUEL SENSO
D'IRRISOLTO CHE HAI DENTRO!"
QUALCUN'ALTRO
" AMMETTILO CHE TI PIACE IL RUOLO DI VITTIMA, SEI UN'EGOCENTRICA E PURE UN TANTINO STRONZA, SEI TU LA CARNEFICE"

E SE AVESSERO RAGIONE?
SE FOSSE QUALCOSA D'IRRISOLTO A STRINGERMI NELLA MORSA
CHE MI DIVIDE?
SE FOSSI UN'EGOCENTRICA
UNA STRONZA
UNA PERVERSA MANIACA DEPRESSIVA OSSESSIVA?
SE IO FOSSI QUESTO E L'ESATTO OPPOSTO?
TU CHE CAZZO VUOI ALLORA?
CHE HAI DA GUARDARE?
VUOI VEDERE LA MIA FINE?
VUOI ESSERE PRESENTE PER GIRARE LA SCENA
DOVE SI VEDRA' MENTRE PERDO LA PARTITA?

COSA VUOI?
SE HAI IL CORAGGIO DI PARLARE
AVANTI,
PARLA!
E' DA VIGLIACCHI STARSENE SEDUTI E GODERSI LO SPETTACOLO
ALLORA COME MINIMO DEVI APPLAUDIRE - NON TROVI?
LASCIA STARE! NON DISTURBARTI PER CARITA'!
FINGIAMO INSIEME CHE TU NON ESISTI!
MEGLIO ANCORA,
FINGIAMO CHE NON ESISTIAMO ENTRAMBI

MA IL FATTO E' CHE IO TI SENTO RESPIRARE SAI?
SENTO OGNI NOTTE CHE EMETTI DELLE ONDE ELETTRO-MAGNETICHE
LE SENTO NEL CUSCINO
E HAI UN ODORE CHE IO CONOSCO
STRISCI DENTRO DI ME
HO PAURA DI TE
COSI' IMPERTURBABILE
DURAMENTE INFLESSIBILE
SEI FREDDO E BIANCO MARMO

CHI SEI?
COSA VUOI DA ME?
SEI UN'OPPORTUNISTA
PERSINO PRESUNTUOSA E ARROGANTE
IN QUEI RUOLI CHE CERCHI DI PERFEZIONARE DA SEMPRE
QUELLO DI MOGLIE, MADRE, AMICA, FIGLIA

E ORA SONO IO A GUARDARTI E IO NON SONO TE
SONO QUALCOSA DI DIVERSO DA TE
E SMETTILA DI GUARDARMI DALLO SPECCHIO
IO GUARDO TE
TU GUARDI ME
MA CHE STRAZIO DI GIOCO E' QUESTO
ADESSO BASTA!

LO SO CHE MI COMPATISCI
LO CAPISCO DALLE LINEE ESPRESSIVE DEL TUO VOLTO
ESTREMO E PIATTO
NEMMENO UN FREMITO...
I TUOI OCCHI SONO COSÌ FISSI CHE NEMMENO LE PALPEBRE
SENTONO IL BISOGNO DI SCHIUDERSI.
TU NON VIVI DI EMOZIONI
HAI QUALCOSA DI SOPRANATURALE
NON SEI VIVA
A DIRE IL VERO ... NON SEI NEMMENO MORTA!
MA LA TUA PELLE E' FREDDA.
ORA CHE LE NOSTRE DITA SI TOCCANO SULLA LASTRA CHE CI RIFLETTE
ORA CHE LA TUA MANO E' SCESA SULLE MIE LACRIME PER ASCIUGARLE,
SENTO CHE SEI FREDDA... MI FAI PAURA!
HO PAURA DI TE!
OGNUNO VIVE LE SUE PRIGIONI
LA MIA NON E' LA TUA
TU SEI ME... MA IO NON SONO COME TE!


MIC

.



CARAVAGGIO - NARCISO - 1598





Whay does my heart feel so...

Nello spot  di una nota bibita color catrame si narra del viaggio di un nonnino centenario per assistere all'evento straordinario della nascita della pro-pro- nipotina.
Lei fa la sua dolcissima apparizione con il cordone ombelicale ancora da tagliare, successivamente riposa nella culla con evidente soddisfazione per la missione compiuta in quel giorno memorabile della sua nascita.
Per tutto il tempo in cui scorrono le immagini in sottofondo si sente il monologo del nonnino in varie riflessioni sulla vita. Concludendo con un augurio rivolto alla piccola ma anche a tutti quelli che presenti in quell'istante riceveranno la profondità del senso del messaggio:



La felicità esiste
sei qui
per essere felice!




ma allora...

...whay does my heart
feel so bad (?)







moby





Goodnight

Mic



giovedì 2 aprile 2009

Non credo alle favole

"mamma, vieni a farmi fare la nanna?"
"Amore sto arrivando!"
Rimbocco le coperte alla mia piccola e ci facciamo un pò di coccole e prima di sciogliere il suo forte abbraccio che mi tira i capelli mi chiede:
"mamma mi vuoi bene?"
raccolgo fra i resti buoni di una giornata di detriti un bel sorriso, ci guardiamo occhi negli occhi poi sotto un bacione le rispondo:
"Tu sei l'amore mio, certo che ti voglio bene, anzi di più ti adoro... ed ora sotto le coperte e nanna!"
La mia piccola chiude gli occhi, succhia il pollice e con l'altra mano si accarezza una ciocca boccolosa...
Mi appare ancora più fragile e piccina, lei è la mia bambina.
Lei vuole che le stia accanto finchè i sogni non vengono a chiederle di andare a giocare.
Qualche volta come è accaduto ieri notte, sotto il movimento di suzione, fra le labbra e il dito vedo spuntare un sorrisino birbante.
"Cosa c'è, dai dormi è tardissimo!"
"mamy, perchè non mi racconti più le favole come facevi prima?"
"perchè mamy è tanto stanca, e ancora devo fare in cucina tante cosucce..."
"dai mamy... se non mi racconti una favola io non dormo1"
Detto questo si mette seduta sul letto con le bracine incrociate e l'aria testarda.
Ok! sono momenti questi che mi chiedo dove tiro fuori tanta pazienza, ma lei è la mia piccolina e voglio che viva nel possibile una dolce infanzia.
Così prendo il libro "365 favole della buonanotte - una favola per ogni notte dell'anno" apro il libro a caso e... "no mamy, devi leggermi quella di oggi, quella con la data di oggi!"
"Amore mio, visto che devo leggere e la voglia non è tanta fammi almeno leggere qualcosa che piacia anche a me!"
lei si butta all'indietro sul cuscino sbiasciccando un Ok! come per dirmi ..."vabbè te la lascio passare!"
In genere si addormenta quasi subito, altre volte è così attenta e vigile che mi corregge se io per finire in fretta la favola salto per così dire furbescamente qualche frase o solo qualche termine.
La verità è che da un pezzo non amo le favole. Forse non le ho mai amate,  ma oggi come oggi, con il vissuto che mi appartiene le trovo di un''ipocrisia allucinante.
Ora racconto una favola per fare un esempio.
C'era una volta una giovane donna che si affacciava alla vita, piena di belle speranze, di entusiasmo e volontà. La famiglia la indirizzò negli studi perchè fosse sicuro un domani lavorativo. Divenne ragioniera, nonostante la sua indole propendeva per le Arti.
Cosi fra tante peripezie e lavori precari, concorsi e colloqui arrivò la tanto sospirata assunzione nel posto "fisso".

(continua....)

[...a che serve continuare? NON E' UNA FAVOLA "E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI"!...non lo è nemmeno un pò!]

THE END
 

Aprile





Aprile!

Già... Il tempo va, il tempo scorre.
Come la pioggia che veniva giù e il cielo sembrava contenerne ancora tanto nonostante l'incessante pianto.
Sono arrivata a mezzanotte, un orario simbolo di grandi decisioni.
- corri Cenerentola! l'incanto finirà se rimarrai ancora a bearti in un altro giro di valzer.
- corri Cenerentola, devi fuggire dalla favola, dall'Amore!
Il grande pendolo rintocca anche per te l'ora del passaggio dalla spensierata giovinezza alle responsabilità della donna adulta che sarai.
Aprile... fiori rosa, fiori di pesco!
sorrisi sporchi di cioccolata e tepori rosei sulle guance.
Pensieri disordinati mi trasportano, non confusa e felice come canterebbe l'isolana Carmen, ma più in sintonia in quell'Ultimo Bacio mia dolce Bambina di un Modugno andato via per sempre.
"....
magica quiete
velata indulgenza
dopo l'ingrata tempesta
riprendi fiato con intenso trasporto
celebri un mite insolito risveglio

mille violini suonati dal vento
l'ultimo abbraccio
mia amata bambina
eterno è il ricordo
di una pioggia d'argento
il senso spietato
di un non ritorno

di quei violini suonati dal vento...
l'ultimo bacio mia dolce bambina
brucia sul viso come gocce di limone
l'eroico coraggio di un feroce addio

... ma sono lacrime ... mentre piove.."

Le previsioni ci informano che pioverà fino a venerdì ma adesso il cielo è sereno nonostante le nuvole in assenza di vento stanno lì  a riposarsi prima di riprendere il loro ciclico viaggio.
In assenza di vento, tutto appare statico e quasi privo di rumore.
"Quando guardo il cielo cerco Te... distrattamente guardo il cielo e cerco Te... e mi sollevo"! (Giorgia)
Questa notte ho voglia di cantare, questa notte va così... e scioccamente MI SOLLEVO ... su con te!

Goodnight
Mic

mercoledì 1 aprile 2009

HEAVEN

Che la si sia progettata oppure no, una partenza la senti nell'aria.
Un cambiamento che sradicherà quei gesti, certe situazioni che sono diventate abitudini.
Le abitudini sono le nostre certezze.
Un ancòra salda nel fondale sabbioso del nostro Io.
Così allontano da me il giorno che dovrò andarmene adducendo a scuse ed impegni inesistenti.
Gli amici o meglio specificare, quelli che si facevano chiamare tali, sono andati via da tempo.
Oppure sarebbe molto meglio ammettere che sono stata io quella che in qualche modo si allontanò, presa da un virus che mi rese insofferente e anche intollerante.
Ma in fondo era ciò che volevo. Stare sola.
La confusione non l'ho mai gradita, ma una bella serata spensierata e in allegria non l'ho certo disprezzata.
Sembro essere stata risucchiata tra le maglie della rete della vita, di quella vita anonima e d'ordinaria follia.
Ho nostalgia di molti momenti vissuti accalorata in argomenti e discussioni, e tanto tanto altro.
Ho nostalgia della Poesia che diede il pass a questo percorso.
Sorrido al pensiero che un giorno cercando attraverso un motore di ricerca alcune mie poesie mi meravigliai che alcune frasi estrapolate da alcune delle mie composizioni viaggiassero per siti destinati a cartoline virtuali, frasi per sms e per S. Valentino.
Non me la presi, sono forse mie? Quelle parole, quelle frasi sono sgorgate perchè fossero sorgente d'ispirazione e piacere per chi le avrebbe lette.
Ora non ho Poesia da dare. Qualcosa ha compromesso la libertà della mia anima.
Penso che quando troverò la combinazione per liberarmi dalle catene, lei tornerà.
Intanto devo convincermi a prendermi cura di tutto quello che è stata ed è la mia identità ed iniziare a metterla in una capiente valigia... e sì perchè senza rendermene conto, ora dopo ora, giorno dopo giorno ho costruito un piccolo patrimonio di cui oggi mi rendo conto di non esserne neppure gelosa, potrei lasciare tutto dove sta e appropriarmi di eventuali novità  ed è forse questo distacco che mi procura quest'apatia nel prendere la decisione definitiva.
Sono stata sempre persuasa che il tempo matura l'evento di ogni situazione, in questo caso dovrei, dico dovrei fare leva su sentimenti ed emozioni e imboccare la strada giusta per la soluzione.
Ho quarantacinque anni. Scritto così mi procura una vertigine, presuntuoso dire che non me li sento addosso?
No! In certi momenti no... ma in altri, vorrei già essere arrivata al capolinea...
Già, ma questo fa parte di un altro discorso.
Resta il fatto che in fondo alle scale o in alto, in cima ad un faro, io non perderò la capacità di sognare, certo è magra come consolazione.
Sarà perchè ho già cominciato a farlo da questo preciso istante sotto l'influenza magica di qualcosa che ancora riesce a farmi sentire viva: la musica!
Ed ora se permettete mi concedo un lento abbracciata ad un compagno di danza immaginario e vado via così, sulla scia di una melodia, sui passi di un'illusione e che altro non è la vita se una stramaledetta magnifica illusione.







Bon nuit!!

Mic