segui i miei passi

Photobucket

lunedì 30 maggio 2011

SOGNO ERETICO








 



N.d.A.



di parole se ne sono spese, se ne stanno spendendo e se ne spenderanno su questi ultimi ballottaggi elettorali interessanti città d'importanza strategica come Milano e Napoli e altre città in territorio nazionale.
Io mi lascio accarezzare da quest'aria di bisogno di riscatto e di cambiamento e non dirò una parola di più.

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!


 

sabato 28 maggio 2011

STATO ONIRICO IN VEGLIA






 


Vento caldo e cielo velato da erg del deserto, mio padre alza lo sguardo e dice che non porterà nulla di buono, pioverà sabbia.
Deserto.
Sabbia ocra fina, impalpabile da sollevarsi sospinta verso il cielo inglobata nella condensa di selvagge termoregolazioni atmosferiche e lì avviene la metamorfosi, nuvole di sabbia e vapor acqueo, è nell'aria già la respiro, le nuvole gareggiano spinte dalle correnti aeree in preda ad un'idea di vittoria.
Le mie perturbanze non conoscono confini come quelle nuvole, sono una professionista borderline ciò mi permette di costruire in quel deserto subcoscienziale cattedrali surreali, edifici metafisici e provo nausea per tutto il lavoro che svolgo con diligente abitudine sul tavolo tecnico dell'illusione, progettista archittetto dell'invisibile mondo che si sostituisce ad una realtà statica e con troppo pudore.
Qualche volta sono entusiasta le mie storie migliori si svolgono in quello stato onirico in veglia, non mi vergogno di dire alla mia età che "sogno ad occhi aperti"!
Il vento caldo, un'arsura affettiva congenita, il mio doppio e il tasso tossicologico del veleno che scorre nelle mie vene mi accende di una sensibilità estrema ed eccessiva e come tutte le persone estremamente sensibili non conosco vie di mezzo.
Io non ragiono che in bianco o nero e se su per il recondito arriva un rigurgito creativo di rosso nell'attuale povertà di scosse telluriche d'emozioni che mi hanno sospesa dalle lezioni, è solo perchè i miei stivali non hanno altro luogo dove infangarsi se non camminare su un pavimento ricoperto di moquette in stile optical.

Mic
 

sabato 21 maggio 2011

SATURDEI


 




 



 



La giornata si prospetta lenta.
Piove.
La mia macchina parcheggiata sotto casa é un relitto di lamiera corrosa.

Sono al volante ho venticinque anni l'autoradio spara la voce di Bono Vox e siamo in quattro tutte ragazze che cantano con lui IN THE NAME OF LOVE.

Il mare superato l'incrocio.
Non apro la finestra per guardare i ricordi piove e l'umido entra nelle ossa.

La televisione parla parla, quanto parla, fa solo rumore io non l'ascolto.
Qualcuno è intimorito dalle bandiere rosse, pensa che bello tutti vestiti di rosso, colore che richiama alla passione vera, quella viscerale, autentica il rosso sinonimo di sangue è vita, il tuorlo, il nucleo, il centro, denso il rosso è denso, è inchiostro  per sottolineare, per evidenziare.
RIVOLUZIONE!
(Ho bisogno d'AZIONE - tutto è fermo - tutto è spento)

Come la mia macchina da più di un mese: EMPASSE!

Il rosso (già) come le rose ricevute a San Valentino.
Le ho essicate e non sono più rosse.
Sono bordeaux bordate di un risvolto nero fino come contorno, il limite e il presagio della loro non-vita esibite in un vaso avvolte in un drappo rosso a reticolo fitto, legate fra loro da un nastro di tulle anch'esso rosso, ma fuori è grigio piombo.
Penso a come mi sarei organizzata per iniziare quest'oggi, poi la pioggia, anche se era prevista.

Ho sonno, sara' questo cielo pesante, verrebbe voglia di rimettermi a dormire, forse in sogno potrei trovarmi davanti al mare distesa sulla sabbia rovente con il sole sulla pelle, un ghiacciolo al lampone, sorridere a quell'eta' ignara dove tutto ancora poteva accadere.

BUON WEEK END
(In tHe nAm3 of Lov3)

 





 






... e comunque io ero innamorata di The Edge!!!
 

mercoledì 18 maggio 2011

DISSOMIGLIANZA



E' la seconda o terza volta che apro il blog con l'intenzione di scrivere come sempre ho fatto e non è che non abbia nulla da dire, è probabilmente il contrario ed è come quando le cose si ammucchiano e si catastano l'una sull'altra e creano una barriera che poi è difficile da superare, scavalcare, spostare per fare un varco che non si riesce a creare per andare oltre.



Non è una bella sensazione.



Quando accedo al "mio amato blog" come qualcuno lo ha definito non so se in tono dispreggiativo o in forma del tutto rassegnata come se io preferisca il blog ad un altro tipo di comunicazione interpersonale, bisogna allora che si sappia che a questo luogo ci sono affezionata per tanti motivi, tanti quanti si possono risolvere in uno e se mi sentirò condizionata nella libertà di gestirlo allora non avrebbe scopo proseguire a scriverci sopra.



Sicuramente considerata la mia natura ostica sempre in conflitto con una realtà altrettanto difficile per varie motivazioni, questo luogo assume i contorni di una virtuale seduta in analisi dove mi spoglio di alcune riserve per portare alla luce la mia emotività, i miei umori, le mie esperienze, i miei percorsi e così via discorrendo.



Un'analisi schietta e dura dove scelgo di usare la parola come interlocutore precipuo con me stessa.



Io scrivo a me stessa e se mi avvito in messaggi subliminali ...  non mi aspetto che vengano captati e ricevuti dall'onda ideale, ma spero tanto che non arrivino a chi il destinatario non è, creando contrasti e ambiguità da cui dover prendere le distanze per forza della ragione e d'altra volontà.
Può capitare che leggendo i diari virtuali di questa e altre piattaforme ci s'imbatte in scritti tanto squisiti quanto sciatti, carichi di contenuti quanto liberi e ricreativi e viene spontaneo influenzare l'idea che il carattere dei proprietari sta lì fra le anse delle loro parole, qualche volta per i più intuitivi la si scopre fra gli spazi e gli interstizi.

Non sempre ciò è vero e pochi a dire il vero possono assumersi la capacità di comprendere chi in fondo si affronta per pochi minuti di lettura pregevole o meno.
La conoscenza è un'arte destinata a chi si riconosce e si sceglie per quelle che sono le affinità ed empatie.
Io stessa alzo barriere se mi accorgo che non si instaurano i presupposti per un rapporto confidenziale e di amicizia e tanto meno se non incorrono determinati influssi empatici. 



Ma "qualcuno" non mi conosce a tal punto da comprendere le mie dinamiche esistenziali e quegli sdoganamenti emozionali illudendosi forse che è bastante lo strado superficiale che ho concesso di me per credere d'avere invece in mano le chiavi della mia assoluta disponibilità.
Devo purtroppo deludere chi pensa in questi termini.



Mi dispiace dunque che in qualche caso io venga considerata una persona dura, severa, disumana, ma giustamente è lo scotto da pagare quando due mondi sconosciuti vengono a contatto ma sono di due universi opposti.
Spesso siamo mossi da segnali ai quali non si riesce a dare una spiegazione concreta per i comportamenti che assumiamo come difesa o come attacco, dipende dalle situazioni, in questo caso io sono la persona descritta sopra.
Mi è stato chiesto di spiegare le motivazioni del mio comportamento freddo e distaccato, questa è la risposta:
non sono disposta a far invadere il mio territorio, il tessuto epiteliale della mia quotidianità, l'ingenuità e l'immaturità ha lasciato posto da molto tempo ad una differente visione del mio prossimo, la scorza si è indurita e l'armatura indossata, la selezione naturale è un dovere verso me stessa. 
PUNTO!

Mic





lunedì 9 maggio 2011

... E LA GIORNATA SI E' FATTA LUNGA ...





Ora che le giornate si fanno più lunghe, più lunga è anche la mia attesa perchè la notte avanzi a prendermi sulle ginacchia e m'accarezzi il capo.



... e sono ancora più inquieta.



La luce rivela ogni cosa agli occhi dell'uomo  ma la notte ha il fascino del mistero e accoglie a se tutto coprendo col suo manto di seta nera.



La signora in camice bianco dietro il banco della farmacia ha sorriso materna e mi ha dato un'età che non ho dimenticato ma mi prende in giro alle spalle, appaio così più giovane solo perchè ho cura della memoria, la coltivo ogni giorno e la mia pelle diafana quasi totalmente priva di rughe è solo il risultato della mancanza d'emozioni forti, d'espressioni estreme.



Non è una conquista perchè ciò significa che non ho goduto appieno la vita e avrei pagato per avere rughe segnate dalle risate, grida tracciate agli angoli degli occhi donate da amplessi sublimi, labbra ristrette dal cedimento procurato dagli infiniti baci e diapositive sulla fronte di luoghi ameni che non ho mai visitato.



Questo volto che appare sereno, lo sguardo vivace e aperto sul mondo, incorniciato dalla curiosa moltitudine di riccioli ribelli (unica ribellione visibile)  è la giornata che si è fatta lunga, troppo lunga ed il tramonto è solo cominciato ed è difficile per chi  mi guarda accorgersi dell'ombra dietro i miei occhi e il mio sorriso perchè sono come la notte accogliendo la memoria nascondendola alla luce perchè sia come appena venuta al mondo, priva della stanchezza degli anni e della rassegnazione senile alla separazione. Una memoria coraggiosa nella sua caparbietà d'insitere nel suo percorso alimentandosi dal solo scopo della sua esistenza.
Essere qui e nel tempo a venire.

Mic




 

lunedì 2 maggio 2011

COME SAN TOMMASO: IO NON CREDO!


Pur non condividendo nè il titolo nè la chiusa segnalo quest'articolo il più sensato che abbia letto in occasione del fatto più ecclatante della giornata odierna: L'omicidio di Osama Bin Laden!



http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/02/mio-fratello-osama/108489/


Sull'esecuzione di Osama Bin Laden ho le mie riserve, così orgogliosi gli Americani di aver avuto successo in quest'impresa che gli è mancato di dare al mondo la testimonianza fotografica del cadavere del capo di al Qaeda?


Mi pare troppo risolutivo questo modo di mettere la parola "The End" ad una pagina di storia tanto cruenta per l'America ed il mondo intero in vista delle presidenziali del 2012


La vendetta sul mandante della strage delle Twin Towers dell'ormai tristemente commemorato 11 settembre (2001) appare piuttosto cinematografico, Oliver Stone avrebbe potuto dare al set qualcosa di più? Bin Laden è un esaltato ed il vero ed unico responsabile degli attentati alle Torri? 
Ho invece una sensazione di progetto intercorso fra diverse volontà occulte ma di potere di offrire "l'agnello sacrificale" sepolto in fondo al mare così non ci si pensa più, tutti gioiscono per la "giustizia" finalmente giunta, si creano nuove alleanze, si fa una campagna politica di ritiro dei soldati dall'Afghanistan, perchè una guerra costa al di là delle vite umane s'intende, e forse mi sfugge qualcos'altro... ma non questa sensazione di falso storico un pò come il primo piede dell'uomo sulla luna.
Aspetto di ricredermi prossimamente, sono diffidente per natura e un pò come San Tommaso.
Mic